Bartók, Béla
Raffaele Pozzi
L'incontro tra musica colta e canto popolare nel Novecento
Compositore, pianista, studioso di musica popolare e insegnante, l'ungherese Bartók è tra le figure più importanti [...] Per i bambini (1908-09), che offre 85 elaborazioni per pianoforte di canti popolari ungheresi e slovacchi.
Primitivismo ed espressionismo
Tra il 19° e il 20° secolo l'arte europea si interessò alle culture delle popolazioni primitive, che venivano ...
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Pittore (Groot-Zundert, Brabante, 1853 - Auvers-sur-Oise 1890). La vita di questo grande artista olandese fu tragica come la sua arte. Sembra che fin dall'infanzia avesse una vita psichica inquieta, resa [...] e dai motivi dell'impressionismo si staccò decisamente, rinunciando a ogni suggestione naturalistica e facendo del colore mezzo dell'espressione immediata, della sua interna passione. Divenuto in seguito amico di P. Gauguin, van G. lavorò con lui ad ...
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Pittore francese (Parigi 1848 - Dominica, isole Marchesi, 1903). Entrato nel 1868 nella marina militare, visitò la Svezia e, nel 1870, la Danimarca. Di ritorno a Parigi, con alcune felici operazioni di [...] fece sentire su M. Denis e P. Bonnard, ma anche sullo sviluppo dello stile detto floreale e sugli inizî dell'espressionismo tedesco. Egli contribuì decisamente al formarsi di quell'interesse per l'arte dei neri e dei popoli primitivi, che tanta parte ...
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IACOMETTI, Pietro Paolo
Davide Righini
Nacque a Recanati nel 1580 da Giovan Battista e da Francesca Calcagni, sorella dello scultore Antonio. Avviatosi allo studio del disegno sotto la guida dello zio [...] di S. Francesco di Recanati (ora Montelupone, Pinacoteca civica).
Tali opere sono caratterizzate da una sorta di controllato espressionismo e dalla costruzione quasi scultorea delle figure, in cui l'artista rivela una discreta facilità di disegno, ma ...
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Curtiz, Michael (forma anglicizzata di Kertész, Mihály)
Lorenzo Esposito
Regista cinematografico ungherese, di famiglia ebrea, naturalizzato statunitense, nato a Budapest il 24 dicembre 1888 e morto [...] sperimentale per semplice abilità esecutiva di sceneggiature più o meno riuscite. Al contrario, la produzione di C. risulta espressione emblematica della sintesi tra temi di grande fascino per il pubblico e uno stile teso alla sperimentazione di ...
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Savio, Francesco
Lorenzo Pavolini
Nome d'arte di Francesco Pavolini, critico cinematografico e regista teatrale nato a Roma il 15 dicembre 1925 e morto ivi il 26 ottobre 1976. È stato uno dei maggiori [...] ; la via americana da David Griffith a Orson Welles; la via italiana dal muto al Neorealismo; la via tedesca dall'Espressionismo a Max Ophuls; la via scandinava dalle origini a Ingmar Bergman, la via britannica, limitatamente al periodo di Alfred ...
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BASALDELLA, Dino (Dino Aldo)
Valerio Rivosecchi
Nacque a Udine il 26 apr. 1909 da Leo e da Virginia Angeli. Compì i primi studi a Venezia (dal 1919) con i fratelli minori, Mirko e Afro. Al liceo artistico, [...] per l'edificio degli uffici dell'E42, l'attuale EUR (Centauro eil leone, Ercole e Chimera): il loro potente espressionismo riporta alle radici più autentiche della sua poetica.
Seguì un lungo periodo (1943-54) contrassegnato prima dall'impegno nella ...
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Palermi, Amleto
Stefania Carpiceci
Regista, sceneggiatore e soggettista cinematografico, nato a Roma l'11 luglio 1889 e morto ivi il 20 aprile 1941. Autore eclettico, spaziò dalla commedia al melodramma, [...] di L. Pirandello, nonché diverse commedie e alcune versioni italiane di film tedeschi; vi assimilò anche alcune lezioni dell'Espressionismo, com'è evidente in Le confessioni di una donna (1928), unico film da lui girato in quegli anni in Italia ...
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Architetto italiano, nato a Bucarest il 19 gennaio 1931. Insegna alla facoltà di Architettura del Politecnico di Milano dal 1970, ha fondato la rivista Hinterland (1977-85) ed è direttore di Zodiac (dal [...] accoglie anche l'identità culturale e rappresentativa della città. Ma la peculiarità del costrutto storicista che alimenta l'espressionismo dell'architettura di C. è comprensibile in una più allargata dimensione nord-europea, di cui Milano ha fatto ...
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DORIGNY, Louis (Ludovico)
Francesca D'Arcais
Nacque dal pittore Michel e da Giovanna Angelica Vouet, figlia di Simon Vouet, a Parigi il 14 giugno 1654; fu fratello del pittore Nicolas. La sua prima educazione [...] grandiosa opera restano solo alcuni frammenti di teste nel Museo del castello del Buonconsiglio, in cui colpisce l'accentuato espressionismo dei volti.
Nel 1741 il D. si apprestava ad eseguire decorazioni per palazzo Allegri a Verona: ne restano solo ...
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espressionismo
s. m. [der. di espressione]. – 1. Movimento artistico nato e affermatosi in Germania al principio del sec. 20°, con l’intento di contrapporsi sia all’impressionismo francese sia al naturalismo conformista dell’epoca guglielmina;...
espressione
espressióne s. f. [dal lat. expressio -onis, der. di exprimĕre «esprimere», part. pass. expressus]. – 1. L’atto e il modo di esprimere, di comunicare ad altri quanto si sente, si pensa o si vuole: e. di un sentimento; l’e. della...