Architetto italiano (Firenze 1918 - Venezia 1994). Studiò con G. Michelucci all'univ. di Firenze, dove è stato, dal 1964, prof. di elementi di architettura e poi di urbanistica. Dopo una prima collaborazione [...] in una ricerca volta al superamento di uno sterile razionalismo, emergendo come esponente di un'architettura informale, tra espressionismo ed esistenzialismo: edifici La Nave e La Torre, quartiere di Sorgane, Firenze (1962-70); villaggio Monte degli ...
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Pittore, nato a Yverdon (Svizzera) il 18 agosto 1872. Dopo aver studiato a Londra nella Scuola di belle arti di Kensington, a Parigi con G. P. Laurens e L. O. Merson, e poi anche con J. A. Whistler, espose [...] mostre europee (Parigi, Mosca, Riga, alla Internazionale di Düsseldorf del 1904, ecc.). Si stabilì quindi a Losanna.
Da un espressionismo a tinta simbolistica, mistica e contemplativa (L'Angelus, 1904) la pittura dell'A. si è venuta evolvendo in un ...
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Pittore norvegese (n. Loten 1863 - m. presso Oslo 1944). Nipote dello storico P. A. Munch, è considerato tra i maggiori interpreti della stagione simbolista degli anni Ottanta e Novanta dell'Ottocento, [...] M. unì un senso doloroso dell'amore e della morte, in opposizione ai valori borghesi, influenzando grandemente l'espressionismo tedesco.
Vita
Fu provato fin dalla fanciullezza da gravi disgrazie familiari. Diciassettenne, entrò nello studio dello ...
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Pittrice russa (Tula 1860 - Ascona 1938). Studiò a Pietroburgo con I. Repin; nel 1891 iniziò la sua amicizia con A. Jawlensky e con lui si stabilì a Monaco nel 1896. Fu anche in stretto contatto con A. [...] con il gruppo Der Blaue Reiter. Nel 1914 lasciò la Germania per la Svizzera e dal 1917 visse ad Ascona. Dopo un periodo legato alla tradizione simbolista, a contatto con l'espressionismo tedesco, sviluppò uno stile basato su un violento cromatismo. ...
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L'architettura contemporanea, nellg varietà e complessità dei suoi fenomeni, si pone come netta antitesi a tutta la tradizione figurativa dell'architettura. Questo radicale distacco è generalmente spiegato [...] nazionali, l'architettura gotica, nella quale vede l'espressione del sentimento religioso dei popoli. Se i teorici Accanto al perfetto razionalismo del Gropius va ricordato l'espressionismo architettonico di E. Mendelsohn che, pur muovendo anch' ...
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STRADONE, Giovanni
Pittore, nato a Nola il 10 novembre 1911. A Roma, mentre compie gli studi classici, frequenta lo studio di F. Ferrazzi. Dopo il 1930 i suoi interessi si orientano verso la nascente [...] " che tendeva a un'intensificazione espressionistica della lezione di Scipione e Mafai. È nell'ambito di questo neo-espressionismo tonale e metafisico che s'inseriscono i suoi Colossei e i suoi Notturni romani, visioni allucinate e disfatte, rese ...
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Critico d'arte e scrittore italiano (Trieste 1911 - Bassano del Grappa 1981). Docente di Storia dell'arte contemporanea presso l'Università degli Studi di Padova, coadiutore delle esposizioni d'arte della [...] (tra i numerosissimi saggi critici: Scipione, 1945; Pittura metafisica, 1950; Die Brücke e la cultura dell'espressionismo, 1952; Picasso, 1954; Mondrian, 1965; Mirò, 1969; Carmelo Cappello, 1977). Intellettuale poliedrico e instancabile, primo ...
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Pittore (n. nel Värmland 1882 - m. Oslo 1962), allievo, tra gli altri, di H. Matisse (1909). Ha eseguito quadri monumentali per il duomo di Linköping in Svezia, per il municipio di Oslo, ecc.; numerose [...] private), acquistando una posizione di rilievo nell'arte moderna norvegese alle cui tendenze romantiche (J. C. C. Dahl, E. T. Werenskiold, E. Munch) sostanzialmente aderisce, pur guardando all'espressionismo tedesco e alla pittura francese. ...
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Architetto e storico dell'architettura italiano (Torino 1924 - Firenze 1989). Laureatosi in architettura a Firenze (1950), ha poi insegnato nelle università di Venezia e di Firenze. Fondatore (insieme [...] . Ricordiamo: L'invecchiamento dell'architettura moderna (1963, sulla crisi del razionalismo), L'eredità dell'espressionismo (1967, in Architettura dell'espressionismo, in collab. con F. Borsi), Architettura e comunicazione (1970) e Il design è un ...
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Pittore irlandese (Londra 1871 - Dublino 1957), fratello di William Butler. Figlio di John Butler (Tullylish 1839 - New York 1922), pittore e disegnatore, particolarmente dotato come ritrattista, Y. studiò [...] in modi tradizionali; dopo il 1920, con colori più violenti e pennellate più libere e dense, giunse a una sorta di espressionismo, vicino all'arte di O. Kokoschka. Molte sue opere, che hanno per soggetto la vita rurale e cittadina irlandese, sono ...
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espressionismo
s. m. [der. di espressione]. – 1. Movimento artistico nato e affermatosi in Germania al principio del sec. 20°, con l’intento di contrapporsi sia all’impressionismo francese sia al naturalismo conformista dell’epoca guglielmina;...
espressione
espressióne s. f. [dal lat. expressio -onis, der. di exprimĕre «esprimere», part. pass. expressus]. – 1. L’atto e il modo di esprimere, di comunicare ad altri quanto si sente, si pensa o si vuole: e. di un sentimento; l’e. della...