Giambattista Vico nacque a Napoli il 23 giugno 1668, in una famiglia di modeste condizioni (il padre era libraio). Intrapresi gli studi di filosofia come esterno presso il collegio dei gesuiti di Napoli [...] » (Fubini 19652: 81-82), l’icasticità e l’esigenza di realismo.
Si può segnalare, infine, che voci ed espressioni (ri)scoperte o reinventate da Vico sono poi rifluite nel linguaggio poetico ottocentesco: candenti (Giosuè Carducci, “Mezzogiorno alpino ...
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I pronomi sono un insieme di forme o classi di parole (➔ parti del discorso) accomunate sul piano funzionale dal fatto che, pur avendo valore referenziale, sono prive di capacità di referenza (➔ definizione [...] le = le forbici che hai in mano, direttamente percepibili nel contesto situazionale: rinvio deittico]
Nel rinvio anaforico l’espressione cui il pronome rimanda (nell’esempio 2, delle forbici) è detta antecedente (Conte 1999). Simone (200819) parla di ...
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Il termine predicato (lat. praedicātu(m) «ciò che è affermato [di qualcosa]») compare per la prima volta all’inizio del medioevo nel commento di Boezio al De interpretatione aristotelico. Aristotele aveva [...] una proprietà e non può pertanto avere valore predicativo. In questo caso, il verbo essere pone un’uguaglianza tra due espressioni pienamente referenziali e svolge la funzione di predicato di identità:
(61) Giovanni è il mio migliore amico
(62) quel ...
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L’italiano di Milano si può definire come una sottovarietà galloitalica dell’➔ italiano regionale settentrionale (che esclude cioè l’italiano regionale del Triveneto). La sua fisionomia va collegata ai [...] », sberla «schiaffo», terrina «zuppiera», verza «cavolo verzotto», ecc. Più ‘milanesi’, ma non esclusive del capoluogo, sono espressioni e forme come andare insieme la vista «confondersi la vista», appena «soltanto» (siamo appena in tre per giocare a ...
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Nell’ambito della frase complessa (costituita cioè da almeno due frasi minori; ➔ frasi nucleari), la frase principale (detta anche, semplicemente, principale; ingl. main clause) è quella che non dipende [...] (45), la lingua della pubblicità (46); in (47) un costrutto nominale privo di verbo è coordinato a un infinito, nell’espressione proverbiale X anni e non sentirli:
(44) andare a Vancouver restando a casa («La Repubblica» 13 febbraio 2010)
(45) capire ...
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MANCINELLI, Antonio
Carla Mellidi
Nacque a Velletri, nel 1452, secondogenito di Giovanni e di Angela Pesanti.
Principali fonti sul M. sono le sue stesse opere, in cui egli profuse notizie autobiografiche. [...] insegnamenti tratti dai principali scrittori antichi di opere grammaticali e l'Emporium, una raccolta delle più comuni espressioni vernacolari con corrispondente forma latina. Il secondo gruppo si apre con la Summa declinationis, che contiene tutto ...
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La Campania non è un’area uniforme dal punto di vista linguistico (Radtke 1997; De Blasi 2006a), poiché nessun dialetto (nemmeno il napoletano, parlato a Napoli e nei dintorni) ha mai raggiunto lo status [...] un lessico più vicino al dialetto, visto che Cammarano (1889) consigliava agli scolari di non ricorrere in italiano a espressioni come vòzzola in canna «fastidio in gola» o rociuliare per gli scalini «scivolare rovinosamente». Oggi è più raro che ...
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Nella grammatica tradizionale il termine attributo indica un aggettivo che serve a determinare o caratterizzare un nome da cui dipende (Dardano & Trifone 1997: 127-129). In un’accezione più ampia (che [...] ➔ Dante tali forme sono usate spesso come nomi propri (Malacoda, Barbariccia, Falsembiante). Nei trattati scientifici in volgare espressioni composte da un nome e da un aggettivo, come febbre cerebrale, dolore renale, mostrano una certa solidarietà ...
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Ogni lingua ha al suo interno differenziazioni collegate con fattori sociali ed extralinguistici ed è articolata in varietà. Le varietà di lingua rappresentano le diverse attualizzazioni, ognuna distinta [...] in cui l’italiano, e altri dialetti, prevedono invece il tipo habēre);
(ii) devo / ho da / tengo a, espressioni del valore deontico via via più marcate regionalmente.
(c) Tratti morfologici:
(i) pigliare / piglià, con passaggio alla forma tronca ...
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Esistono in linguistica concezioni differenti di registro. Un aspetto centrale condiviso è la correlazione tra situazione comunicativa e registro come appare formulata nella seguente definizione lessicografica: [...] superiori a quelle presupposte dal parlante tale comportamento tende invece a esser percepito come iperadattamento o come espressione di un atteggiamento paternalistico e degradante.
Tratti salienti del foreigner talk sono un’elocuzione rallentata e ...
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espressione
espressióne s. f. [dal lat. expressio -onis, der. di exprimĕre «esprimere», part. pass. expressus]. – 1. L’atto e il modo di esprimere, di comunicare ad altri quanto si sente, si pensa o si vuole: e. di un sentimento; l’e. della...
espressionismo
s. m. [der. di espressione]. – 1. Movimento artistico nato e affermatosi in Germania al principio del sec. 20°, con l’intento di contrapporsi sia all’impressionismo francese sia al naturalismo conformista dell’epoca guglielmina;...