GALVANI, Giovanni
Francesca Brancaleoni
Nacque a Modena il 24 giugno 1806, figlio secondogenito di Giuseppe e Giuseppina Conti. Precocissimo, ancora fanciullo studiò la geometria, la retorica e la fisica, [...] italiano, VIII [1845], pp. 229-766), inizialmente proposta a N. Tommaseo. Alla versione, discussa per l'uso di espressioni arcaiche e classiche, egli premise un Discorso del traduttore sulla precedenza dei volgari francesi rispetto a quelli italiani ...
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Il punto (o punto fermo) è il segno d’interpunzione dotato del valore demarcativo più forte tra quelli che fungono da marche di confine sintattico.
Serve per indicare una pausa forte (intendendo con pausa [...] e al risultato di “mettere a dimora” i segni paragrafematici» (Mortara Garavelli 2003: 59).
In questo senso, una varietà di espressioni idiomatiche fanno riferimento al punto come indicatore di arrivo o di cambiamento: fare punto, fare punto e a capo ...
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Stato interno dell’Europa orientale, confinante con la Slovacchia a N, l’Ucraina a NE, la Romania a E, la Serbia e la Croazia a S, la Slovenia e l’Austria a O.
Il territorio ungherese si presenta per [...] .
La caduta della ‘cortina di ferro’ ha determinato nell’architettura una decisa reazione verso gli stili ufficiali e l’espressione di nuove libertà è stata individuata in forme postmoderne: da un lato con l’adesione a forme internazionali e con ...
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MINORANZE NAZIONALI
Guido Barbina
Ester Capuzzo
(v. minoranza, XXIII, p. 404; minoranze nazionali, App. II, II, p. 327; III, II, p. 127)
Il problema dell'esatta definizione delle m.n. ha raggiunto [...] comunità etniche non può essere assimilata a quella delle m.n., in quanto le prime chiedono il rispetto delle loro espressioni culturali e la possibilità di valorizzarle, mentre le m.n. chiedono o di essere ricongiunte alla nazione madre (mediante ...
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Le lingue dei segni nel mondo
Mauro Mottinelli
Virginia Volterra
A differenza delle lingue vocali, che usano il canale acustico-vocale, le lingue dei segni si servono della modalità visivo-gestuale. [...] di articolatori non manuali che entrano in gioco nel discorso segnato: la posizione del busto e delle spalle, l’espressione facciale, l’articolazione con la bocca di movimenti labiali e lo sguardo. Ognuno di questi elementi può servire a veicolare ...
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Assieme ai ➔ nomi, i verbi sono una categoria di parole (➔ parti del discorso) cruciale nell’organizzazione lessicale e grammaticale delle lingue, al punto da essere considerati un universale linguistico: [...] (➔ predicato, tipi di), le entità a cui la predicazione si applica sono chiamate ➔ argomenti. Il predicato è un’espressione linguistica incapace di funzionare da sola, che deve essere completata da un certo numero di argomenti per poter dare luogo a ...
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L’area linguisticamente meridionale d’Italia comprende in realtà anche zone che, dal punto di vista geografico, sono ancora centrali, come una parte della provincia di Ascoli Piceno, a sud del fiume Aso, [...] , il prefisso re-, in certi casi fino a logorare il suo valore semantico, nelle altre aree al suo posto si trovano espressioni che valgono «un’altra volta», «indietro», o perifrasi con il verbo tornare. A Monte San Biagio (Lt), ad es., si dice ...
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In pochi casi, come in quello dell’italiano moderno, nel fare la storia di una lingua ci si imbatte in un termine cronologico preciso che abbia segnato un cambiamento netto di situazione ambientale generale [...] sperimentalismi, tra il toscanismo e l’espressivismo dialettale) e l’apparire di un buon numero di testate giornalistiche nazionali, espressione, l’una e le altre, anche di un nuovo apparato editoriale. Accenniamo appena al fatto che accanto ai nomi ...
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La classe delle parole interrogative comprende aggettivi (tecnicamente, determinanti) e pronomi (tecnicamente, sostituti del nome) usati nelle interrogazioni dirette e indirette.
Le domande parziali o [...] (8), ove quale è inglobato nella locuzione per quale motivo (equivalente a perché), o in (9), in cui quale è integrato in un’espressione idiomatica:
(8) per quale motivo non sei venuto?
(9) qual buon vento ti porta?
Si noti in (8) l’uso della forma ...
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Il termine anfibologia indica ogni espressione che presenti almeno due significati diversi. La figura retorica corrispondente, detta anfibolia, è chiamata nella latinità anche ambiguum e ambiguitas (Lausberg [...] – che chiama ambiguitas – e non la condanna del tutto (VI, 3, 48), specie quando sotto al significato ovvio di un’espressione se ne cela un altro che può esser prova di ingegno, come nelle battute di spirito.
Quando l’anfibologia riguarda le singole ...
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espressione
espressióne s. f. [dal lat. expressio -onis, der. di exprimĕre «esprimere», part. pass. expressus]. – 1. L’atto e il modo di esprimere, di comunicare ad altri quanto si sente, si pensa o si vuole: e. di un sentimento; l’e. della...
espressionismo
s. m. [der. di espressione]. – 1. Movimento artistico nato e affermatosi in Germania al principio del sec. 20°, con l’intento di contrapporsi sia all’impressionismo francese sia al naturalismo conformista dell’epoca guglielmina;...