L'Ottocento: matematica. Teoria degli invarianti
Leo Corry
Teoria degli invarianti
L'algebra del XIX sec. ebbe uno sviluppo intenso che coprì numerosi domini. Nuove entità matematiche come gruppi, anelli [...] variabili y1 e y2, T(f)=F(y1,y2) con coefficienti bi che sono funzioni razionali, lineari nelle ai e di grado n nelle aij. Un'espressione algebrica n-aria I, si dice un 'invariante' se
[2] I(a1,a2,…an)=δrI(b1,b2,…bn),
dove r è un intero qualsiasi e ...
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Airy Sir George Biddel
Airy ⟨èeri⟩ Sir George Biddel [STF] (Alnwich 1801 - Greenwich 1892) Astronomo reale d'Inghilterra e direttore dell'Osservatorio di Greenwich (1836); socio straniero dei Lincei [...] quale compare nell'equazione di A. sopra citata (v. interferenza della luce: III 273 a); (b) funzione che compare nell'espressione dell'integrale di A. (v. oltre). ◆ [ANM] Integrale di A.: dà la soluzione generale dell'equazione differenziale xy-(d2y ...
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partizione
partizióne [Der. del lat. partitio -onis "divisione in parti", dal part. pass. partitus di partire "dividere"] [LSF] È talora (per es., nella chimica fisica) sinon. di ripartizione. ◆ [ELT][INF] [...] r-esimo; la conoscenza di tale funzione consente di calcolare tutte le altre grandezze statistiche del sistema; per es., per l'espressione di Z nel caso di gas e per la detta derivazione da essa delle altre grandezze, v. gassoso, stato: II 837 ...
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Matematica
Parte della matematica che riguarda lo studio dei numeri, in particolare dei numeri interi. Il termine fu usato per la prima volta dai pitagorici, per indicare la scienza astratta dei numeri, [...] per lo più inclusi nell’algebra, sebbene talvolta se ne faccia oggetto di studio nell’aritmetica.
Economia
A. politica Espressione coniata da W. Petty (1623-1687) e adottata nel suo testo Political Arithmetick (1690) per indicare la disciplina che ...
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Matematica
Termine, derivato dall’appellativo al-Khuwārizmī («originario della Corasmia») del matematico Muḥammad ibn Mūsa del 9° sec., che designa qualunque schema o procedimento sistematico di calcolo [...] accettare il linguaggio in cui l’a. è espresso; le frasi ben formate di questo linguaggio si dicono istruzioni.
Finitezza di espressione. Anche se si possono pensare procedure la cui definizione non finisce mai (per es. la rotta di una nave) per il ...
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Diritto
Si chiama c. fortuito qualunque accadimento che renda inevitabile il verificarsi di un evento, costituendo l’unica causa efficiente di esso. Non ha valore concreto la distinzione tra c. fortuito [...] , e in Leibniz che, distinguendo fra contingenza del sapere umano e necessità di quello divino, fa del c. una espressione della prima e imperfetta forma di conoscenza. In età moderna H. Bergson attribuisce il c. a un’illusione soggettiva determinata ...
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Linguistica
Processo mediante il quale si crea una forma (tema o parola) da una radice o da una parola preesistente. Si distinguono comunemente una d. primaria, quando da una radice o base si formano [...] successione mediante una delle regole d’inferenza. Una d. nel senso ora definito è dunque una successione linearmente ordinata di espressioni.
In topologia, si denomina d. l’operazione astratta che, in un insieme A, permette di associare a ogni suo ...
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Fisica
In analisi vettoriale, di un sistema di vettori, liberi o applicati, si dice r. o somma vettoriale il vettore che si ottiene come risultato dell’operazione di composizione. In particolare, il r. [...] Se
[1] formula
e si indicano con α0, α1, …, αn gli zeri di f(x) e con β0, β1, …, βm quelli di g(x), espressioni analitiche del r. sono:
(nell’ultima di esse il prodotto va eseguito facendo variare gli indici r, s da 0 a n e, rispettivamente, da 0 ...
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Diritto
In diritto costituzionale, proposizione normativa (o enunciato) contenuta in un testo, usualmente distinta dalla norma, che risulta invece dall’attività interpretativa delle diverse disposizioni.
La [...] oggetto del sindacato di legittimità costituzionale sono non sempre le d., quanto proprio le norme: di tale mutamento sono espressione eminente le c.d. sentenze interpretative (di accoglimento e di rigetto) e tutte le nuove tipologie di sentenze ...
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La t. del c. può essere definita come il ramo della statistica che si occupa specificamente delle rilevazioni campionarie nel loro aspetto metodologico. È difficile, se non impossibile, tracciare in modo [...] , indicata con σ²i la varianza di X nello strato i-esimo, si ha, nello schema senza ripetizione:
Da questa espressione si desume che la stratificazione consegue tanto meglio il suo scopo, che è quello di ridurre la dispersione della stima, fissato ...
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espressione
espressióne s. f. [dal lat. expressio -onis, der. di exprimĕre «esprimere», part. pass. expressus]. – 1. L’atto e il modo di esprimere, di comunicare ad altri quanto si sente, si pensa o si vuole: e. di un sentimento; l’e. della...
espressionismo
s. m. [der. di espressione]. – 1. Movimento artistico nato e affermatosi in Germania al principio del sec. 20°, con l’intento di contrapporsi sia all’impressionismo francese sia al naturalismo conformista dell’epoca guglielmina;...