I pronomi sono un insieme di forme o classi di parole (➔ parti del discorso) accomunate sul piano funzionale dal fatto che, pur avendo valore referenziale, sono prive di capacità di referenza (➔ definizione [...] le = le forbici che hai in mano, direttamente percepibili nel contesto situazionale: rinvio deittico]
Nel rinvio anaforico l’espressione cui il pronome rimanda (nell’esempio 2, delle forbici) è detta antecedente (Conte 1999). Simone (200819) parla di ...
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Fra le diverse tipologie del prestito (➔ prestiti), il calco (nella sua accezione linguistica il termine è usato la prima volta in Francia alla fine del XIX secolo, ma furono poi A. Meillet e Ch. Bally [...] che di sostanza. E anche in questo caso, quando non sia chiaro l’atteggiamento che sta dietro all’interferenza e l’espressione straniera abbia già un corrispettivo nella lingua d’arrivo, si può restare nel dubbio, come per tavola rotonda, che sul ...
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Linguistica
In riferimento ai sistemi di scrittura, si dice scrittura lineare ogni sistema grafico adoperante segni a sviluppo l. non interpretabili come pittogrammi; in particolare, in archeologia si [...] alla seconda metà del secondo millennio a.C. (➔ cretese-micenea, civiltà).
Matematica
Si dice lineare un’equazione o un’espressione algebrica in cui l’indeterminata o le indeterminate compaiono al primo grado: si parla così di combinazione lineare ...
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In generale, un linguaggio settoriale è il modo di esprimersi (parole, espressioni, termini tecnici, ecc.) proprio di un ambito specialistico, in particolare (ma non soltanto) di natura tecnica o scientifica. [...] che permetta di distinguere a priori tra tecnicismo e parola comune. Sul piano semantico tra l’accezione comune di un’espressione e il suo valore come termine tecnico ci sono rapporti scalari, all’interno dei quali si distinguono almeno i seguenti ...
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indessicalità In etnometodologia, il fenomeno per cui ogni descrizione è connessa al contesto della sua produzione e indica in genere molto di più di ciò che esprime letteralmente. Così come il significato [...] e simboli che definiscono l’intelligibilità delle espressioni, gli studiosi di etnologia ritengono che non esistano espressioni dotate di un significato univoco e universale, avendo ogni espressione un senso unicamente all’interno di una qualche ...
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La grammaticalizzazione è il fenomeno per cui forme linguistiche libere (per es., parole) perdono gradualmente l’autonomia fonologica e il significato lessicale, fino a diventare forme legate con valore [...] indebolimento semantico s’intende la perdita di tutto (o quasi) il contenuto semantico di una parola o espressione. Quando un’espressione passa da un significato lessicale a uno grammaticale, è probabile che perda gli elementi morfologici che erano ...
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Botanica
La forma i. (o stato i. o stadio i.) di certi funghi è la fase del ciclo di sviluppo in cui la riproduzione avviene mediante conidi (perciò è detta anche forma conidica) o in altro modo asessuale. [...] non prevalgono gli assiomi semplificatori usati dalla teoria per descrivere il funzionamento del sistema economico. In particolare, l’espressione viene usata per descrivere i casi in cui le misure proposte per risolvere particolari problemi, pur se ...
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HJELMSLEV, Louis Trolle
Amedeo De Dominicis
Linguista danese, nato a Copenaghen il 3 ottobre 1899, morto ivi il 30 maggio 1965. Studiò la linguistica comparativa indoeuropea con H. Pedersen all'università [...] quadro opera la distinzione tra sistemi linguistici e sistemi simbolici. Un simbolo è un non-segno, nel quale l'espressione e il contenuto si identificano e non si possono scomporre in parti, cioè sono isomorfi. La novità del contributo hjelmsleviano ...
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GRATIS O A GRATIS?
La forma corretta è quella senza a, che deriva da una parola latina (forma contratta di gratiis ‘per i favori’, ‘grazie alle benevolenze’)
Computer da 100 dollari, telefonate a prezzi [...] bassi di lingua, è sbagliata. Nella diffusione dell’errore avrà contato il parallelismo con l’espressione opposta a pagamento, ma anche la somiglianza con espressioni simili che contengono la preposizione a (a sbafo, a scrocco, a ufo).
VEDI ANCHE a ...
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Fonemi rappresentati nella scrittura (di regola, come residuo di una pronuncia antica), ma non pronunciati. Per es., è m. l’iniziale di ho, hai, ha, che non ha avuto mai suono proprio ed è scritta solo [...] , affricate, fricative) che non possono (a differenza delle nasali, laterali, vibranti) valere come sonanti. Più spesso ricorre nell’espressione muta più liquida per indicare i gruppi consonantici costituiti da un’esplosiva (p, b, t, d, k, ġ) o ...
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espressione
espressióne s. f. [dal lat. expressio -onis, der. di exprimĕre «esprimere», part. pass. expressus]. – 1. L’atto e il modo di esprimere, di comunicare ad altri quanto si sente, si pensa o si vuole: e. di un sentimento; l’e. della...
espressionismo
s. m. [der. di espressione]. – 1. Movimento artistico nato e affermatosi in Germania al principio del sec. 20°, con l’intento di contrapporsi sia all’impressionismo francese sia al naturalismo conformista dell’epoca guglielmina;...