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Le parole-bauli, nel modo in cui Carroll le utilizza e Deleuze le analizza, prendono forma attraverso espedienti morfologici (in questo caso dell’inglese) raramente giustificabili [...] emergere, dunque, nuove relazioni di significato, che la morfologia derivativa da sola non saprebbe creare. Esse sono espressione non tanto di regole che operano a livello morfologico, quanto di espedienti semantici che stravolgono la morfologia ...
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È cosa nota anche a chi non conosce approfonditamente la linguistica che la lingua che parliamo va incontro a continui cambiamenti. Nascono nuove parole, altre vengono abbandonate, le lingue si evolvono [...] I’m going to work ma non *I’m gonna to work (l’asterisco i linguisti lo usano per segnalare espressioni agrammaticali o non attestate). Il caso di gonna ci fornisce una prova indipendente del suo maggiore grado di grammaticalizzazione segnalato dalla ...
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Possiamo immaginare una riflessione dove l’immagine faccia a tutti gli effetti parte del linguaggio verbale? In effetti, siamo soliti pensare che l’immagine sia solamente una sua illustrazione e un suo [...] supporto figurativo. Siamo propensi a considerarla sul piano dell’espressione artistica, e non crediamo possa partecipare di una teoria della verità. In altre parole, siamo spesso convinti che l’immagine non abbia nulla a che fare con quelle parole ...
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«Se lo sapevo, non ci venivo»: con questo titolo provocatorio Marco Mazzoleni si faceva portabandiera nel 1992 della tesi linguistica circa l’infondatezza di una supposta crisi del modo congiuntivo nell’italiano, [...] , non si applicano alle scelte tra opzioni paritarie; determinano, al contrario, una progressiva selezione tra differenti forme di espressione con diverse esigenze comunicative. Nei casi qui analizzati ciò non è ancora avvenuto nell’italiano, e non è ...
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Il XX secolo fu per l’Europa occidentale l’inizio di una serie di profonde trasformazioni a livello culturale e materiale. La seconda rivoluzione industriale e gli straordinari progressi in campo tecnologico [...] e propria “sfida” lanciata nei confronti della modernità, che si innestò l’esperimento totalitario, tradotto nelle sue diverse espressioni. L’articolo verterà pertanto sul caso dell’Italia fascista, come analizzato negli studi di Emilio Gentile e di ...
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Nel 1932, in un’intervista con uno dei più noti giornalisti europei, Emil Ludwig, Mussolini parve riconoscere delle vere e proprie similitudini tra la rivoluzione fascista in Italia e la coeva rivoluzione [...] Renato Bova Scoppia descrissero “l’abolizione della personalità, i numeri che hanno sostituito l’uomo, i volti senza espressione, gli occhi senza colore” della Russia di Stalin. Lo spirito era stato ucciso. Ciononostante tutto questo poteva sembrare ...
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Come stare al mondo nella sconvolta realtà del Novecento?
«Con non altri che te / è il colloquio». Così si apre Gli strumenti umani, la terza maggiore raccolta poetica di Vittorio Sereni (1913-1983), [...] il reale. Non vorrei sottolineare troppo l’aggettivo “umani”, non vorrei dargli un’intonazione patetica […] ma, semmai, un’espressione più – come dire? – limitativa ed anche amara, al tempo stesso sottintendendo tutto ciò che gli strumenti umani non ...
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Nei secoli intercorsi dal mondo greco-romano fino ai nostri giorni, la pratica sociale relativa all’arte è stata delle più diverse e polimorfe: come ricorda in modo tanto essenziale quanto efficace Gianni [...] la quale le facoltà dell’ingegno umano fossero in grado di fare «matrimoni e divorzi illegali tra le cose», secondo l’espressione di Bacone nel Progresso del sapere del 1605, cioè di connettere ciò che in natura era disgiunto − e viceversa − per ...
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Nell’accostarsi alla lettura di Memorie dal sottosuolo di Dostoevskij si ha l’impressione di lasciarsi trascinare nei meandri della confessione spietata e farneticante di un uomo che sceglie di mettere [...] nudo il proprio animo e la propria coscienza malata, confidando ogni bassezza compiuta in gioventù e compiacendosi del proprio degrado morale, fiero della propria identità di “uomo del sottosuolo”, espressione con cui il protagonista ama definirsi. ...
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Siamo nella sala d’aspetto di uno studio medico, è fine giugno ed entrambe le finestre sono chiuse. Una signora in abito accollato sospira e dice ad alta voce, guardando le finestre: «Fa davvero caldo, [...] tentando al tempo stesso di salvaguardare la relazione sociale.
In parole più semplici: «fa davvero caldo, oggi» è un’espressione più vaga, meno coercitiva di «può aprire quella finestra, per piacere», che è a sua volta più cortese di «apri ...
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espressione
espressióne s. f. [dal lat. expressio -onis, der. di exprimĕre «esprimere», part. pass. expressus]. – 1. L’atto e il modo di esprimere, di comunicare ad altri quanto si sente, si pensa o si vuole: e. di un sentimento; l’e. della...
espressionismo
s. m. [der. di espressione]. – 1. Movimento artistico nato e affermatosi in Germania al principio del sec. 20°, con l’intento di contrapporsi sia all’impressionismo francese sia al naturalismo conformista dell’epoca guglielmina;...
Biologia
Espressione genica
In genetica, processo per cui la sequenza di nucleotidi di un gene viene trascritta in una sequenza corrispondente di acido ribonucleico messaggero (mRNA) e quindi tradotta in una catena polipeptidica (➔ espressióne...
segno Fatto, manifestazione, fenomeno da cui si possono trarre indizi, deduzioni, conoscenze ecc. Qualsiasi oggetto o più spesso figura che sia convenzionalmente assunta come espressione e rappresentazione di un’altra cosa, più astratta, con...