CISTA (κίστη, cista)
G. A. Mansuelli
Recipiente di uso assai comune nell'antichità, in origine soltanto di vimini intessuti, più tardi di legno, cuoio e metallo, di forma quasi sempre cilindrica, più [...] quando nella decorazione del corpo e del coperchio si riscontrano una libertà e scioltezza di schemi e di scorci che presuppongono esperienze più tarde. Un esempio assai noto è una c. vulcente in cui la scena figurata è un'amazzonomachia, con schemi ...
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ANGELO di Michele, detto il Montorsoli (in religione Giovanni Angelo)
Stefano Bottari
Nacque a Montorsoli (Firenze) nel 1507, e fece il tirocinio, attento principalmente alle forme di Iacopo Sansovino, [...] di ascendenza sansovinesca, e tra un momento e l'altro, mettendo a profitto quella che ormai può dirsi la sua duplice esperienza, la tomba del generale dei serviti Angelo Aretino, nella chiesa di S. Pietro di Arezzo, tomba che sarà poi riecheggiata ...
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BARRACCO, Giovanni
Cecilia Pericoli Ridolfini
Nacque a Isola di Capo Rizzuto, presso Crotone, il 28 apr. 1829 dal barone Luigi, di antica famiglia cosentina, e da Chiara Lucifero. Il padre, gentiluomo [...] umanistici, sia con la lettura dei classici sia con la conoscenza accurata dei poeti italiani, specie di Dante. L'esperienza più significativa fu però dal B. compiuta attraverso l'amicizia col Fiorelli, che aveva reso noti i risultati degli scavi ...
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CREMA, Giovambattista
Salvatore Puglia
Nacque a Ferrara il 13 apr. 1883 da Carlo e da Maria Cottica. Avviato dal padre, avvocato, agli studi classici, manifestò una decisa tendenza all'espressione figurativa, [...] p. 75). Partecipò alla guerra mondiale come tenente di fanteria riportando ferite che gli costarono un'invalidità permanente. L'esperienza bellica gli ispirò negli anni successivi varie opere; ricordiamo fra queste La vampata (Municipio di Napoli) e ...
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FONTANA, Salvatore
Laura Mocci
Non si conosce l'anno di nascita di questo pittore, che, figlio di Pietro, nacque a Venezia (Baglione, 1639) e fu attivo a Roma, dove è attestata la sua presenza dal nono [...] 30) sull'ingresso della cappella di S. Gerolamo. In entrambe le scene appare chiara l'influenza muzianesca filtrata dall'esperienza del Nebbia che, se nella prima resta sul piano dell'ispirazione, nella seconda diviene richiamo puntuale. La posizione ...
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Berta, Renato
Stefano Masi
Direttore della fotografia svizzero, nato a Bellinzona il 2 marzo 1945. Con il suo gusto per la luce naturale ha lasciato una profonda impronta nella nouvelle vague svizzera [...] ans en l'an 2000 (1976; Jonas che avrà vent'anni nel 2000), per Tanner; Violanta (1977) per Schmid. Partecipò all'esperienza coo-perativistica del Filmkollekt di Zurigo e più tardi, dopo il tramonto di questo gruppo, si lasciò coinvolgere nella Film ...
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ACCINELLI, Francesco Maria
Nilo Calvini
Nacque a Genova il 23 apr. 1700 da padre oriundo di Varazze. Compiuti i primi studi letterari, si dedicò alla pittura e alla cartografia. Nel 1732 fu inviato [...] che condusse sino al 1777, anno in cui registrò l'elezione del doge G. Lomellini. Anche in questo suo ultimo lavoro l'esperienza decisiva dell'anno 1746 riappare con forza nelle accuse rivolte al doge M. Durazzo, per aver ceduto di fronte ai Savoia e ...
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Vedi ABIDO dell'anno: 1958 - 1994
ABIDO (῎Αβυδος; eg. e' bôṣe, 'bṣ.w., copto ebōt)
S. Donadoni
Al limite meridionale del Medio Egitto, è città di antiche tradizioni e centro funerario già per i re arcaici. [...] non è difficile scorgere in essi una certa freddezza dovuta al voluto ritorno a schemi classici, in contrapposto all'esperienza amarniana della generazione precedente. Il tempio di Ramesses II, dedicato ad Osiride, è assai danneggiato. Un cortile con ...
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Nome con cui è noto il pittore Francesco Mazzola (Parma 1503 - Casalmaggiore 1540). Fu tra i più importanti artefici del manierismo, di cui rappresentò l'ideale di grazia, di raffinatezza. Meglio che nei [...] ), oltre che attestare una piena maturità, dimostra la notevole influenza esercitata non solo dai grandi maestri, ma anche dall'esperienza dei giovani manieristi toscani presenti a Roma, prima del 1527. Dalle giovanili premesse, la pittura del P. si ...
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Scrittore e giornalista italiano (Roma 1871 - Firenze 1946), figlio di Raffaele. Novelliere e romanziere fino al dopoguerra, critico d'arte, giornalista e saggista, i pregi più evidenti e maggiori dell'opera [...] a ogni secolo e a ogni arte, sia nelle brevi note sotto a ogni opera, il criterio, il gusto, la vasta esperienza di O, si rivelano interi, e spesso con epigrammatica evidenza. Postumi sono usciti I taccuini 1914-1943 (1954); D'Annunzio, amico ...
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esperienza
esperiènza (ant. esperiènzia, speriènza, speriènzia) s. f. [dal lat. experientia, der. di experiri: v. esperire]. – 1. a. Conoscenza diretta, personalmente acquisita con l’osservazione, l’uso o la pratica, di una determinata sfera...
sapere2
sapére2 (ant. o dial. savére) v. tr. [lat. volg. *sapēre, per il lat. class. sapĕre «aver sapore; esser saggio, capire», che in epoca tarda ha sostituito nel sign. il lat. class. e letter. scire] (pres. indic. so 〈sò〉 [radd. sint.;...