JUVALTA, Erminio
Piergiorgio Donatelli
Nacque a Chiavenna, in Valtellina, il 6 apr. 1862 dal barone Corrado e da Teresa Sacchetti. Frequentò il ginnasio presso l'istituto religioso Gallio di Como, il [...] in una posizione decisamente estranea all'ambiente filosofico italiano, peraltro prossimo a essere assorbito quasi per intero nell'esperienza idealistica dominata da B. Croce e G. Gentile. Tale carattere della filosofia dello J. ne avrebbe segnato la ...
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CONCUBLET (Conclubet, Concubletto), Andrea
Augusto De Ferrari
Nacque probabilmente nel feudo paterno di Arena, in Calabria, agli inizi del sec. XVII, da Francesco marchese di Arena e da Felicia Caracciolo. [...] e al lago di Agnano (ottobre 1664), per sfatare i racconti mitici su tali località o andare alle radici dell'esperienza. Tali ed altre osservazioni ebbero enorme importanza per diversi studiosi: G. A. Borelli affermò che il suo libro De motionibus ...
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Stato dell’Europa centrale, confina a N con la Danimarca, a E con la Polonia e la Repubblica Ceca, a SE e a S con l’Austria, a SO e a O con la Francia, la Svizzera il Belgio e il Lussemburgo, a NO con [...] sviluppò un largo movimento trobadorico, detto Minnesang. Tra il 15° e 16° sec. la musica tedesca si arricchì delle esperienze polifoniche nel Lied ma anche nel mottetto. Si sviluppò anche un’abbondante pratica organistica e liutistica, mentre l’arte ...
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Individuo della specie umana, senza distinzione di sesso, età, condizione sociale ecc., considerato sia come elemento a sé stante sia come facente parte di un gruppo o di una collettività.
Antropologia
A [...] contesto da una precisa identità sociale, non sia facilmente adoperabile. Le diverse identità personali si costruiscono nell’esperienza sociale, mutano nel corso della vita individuale e possono variare in relazione al contesto sociale.
Bioetica ...
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Ogni cosa che il soggetto percepisce come diversa da sé ed esterna, quindi tutto ciò che è pensato, in quanto si distingue sia dal soggetto pensante sia dall’atto con cui è pensato (per lo più contrapposto [...] reale degli stessi. Lo stesso rifiuto di concezioni psicologistiche, la stessa indipendenza dagli aspetti soggettivi dell’esperienza caratterizzano anche le posizioni husserliane. Per E. Husserl l’o. è semplicemente il correlato intenzionale di ...
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L’attività e l’operazione di rappresentare con figure, segni e simboli sensibili, o con processi vari, anche non materiali, oggetti o aspetti della realtà, fatti e valori astratti, e quanto viene così [...] , equivalente al teorema di Lindenbaum-Tarski).
Psicologia
In psicologia si indica con r. il rinnovarsi dell’esperienza percettiva in assenza dello stimolo sensoriale.
In psicopatologia il termine è usato col significato di «elemento strutturale ...
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La Rivoluzione scientifica: i domini della conoscenza. Corpi, materia e spazio
Roger Ariew
Eric P. Lewis
Corpi, materia e spazio
Autore di un trattato filosofico di grande successo, 'storico del re' [...] maturità, Sennert aveva asserito che il suo scopo era correggere la dottrina di Aristotele attraverso la ragione e l'esperienza: "Non sono uno di quegli sconsiderati innovatori, paracelsiani o chimici, o in qualsiasi altro modo si voglia chiamarli ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Gioacchino da Fiore
Gian Luca Potestà
Esegeta del testo biblico, Gioacchino dette forma ed espressione a una simbolica teologica e a un’ermeneutica storica complesse, con ampio ricorso a figure e diagrammi. [...] a pochi compagni, un eremo concepito come il «fiore» (donde il nome di S. Giovanni in Fiore) di una nuova esperienza monastica. «Cistercense, ma ben poco sottomesso ai cistercensi» lo definì il cronista Ralph di Coggeshall dopo il severo richiamo a ...
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MALANIMA (Magnanima), Luca
Marco Cini
Nacque a Calci, presso Pisa, da Francesco e da Luigina Rossi; fu battezzato nella locale prepositura il 3 marzo 1737. Pur non laureandosi, è certo che frequentò [...] ha osservato F. Venturi (1965, pp. 793 s.), nel primo dei due tomi il M. apparve persuaso che l'esperienza riformatrice inaugurata da Pietro Leopoldo avesse dimostrato un'intrinseca superiorità rispetto alle pratiche democratiche che erano state alla ...
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Calvino, Giovanni
(propr. Jean Cauvin) Riformatore religioso francese (Noyon, Oise, 1509-Ginevra 1564). Figlio di Gérard Cauvin, notaio e segretario del vescovo Charles de Hangest, C. studiò a Parigi [...] C. che, dopo aver a lungo esitato, ubbidendo alla «vocazione» vi ritornò nel sett. 1541, più ricco di esperienza e con accresciuta autorità. Subito impose le Ordonnances ecclésiastiques e ottenne che fosse riveduta la legislazione cittadina, dando ...
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esperienza
esperiènza (ant. esperiènzia, speriènza, speriènzia) s. f. [dal lat. experientia, der. di experiri: v. esperire]. – 1. a. Conoscenza diretta, personalmente acquisita con l’osservazione, l’uso o la pratica, di una determinata sfera...
sapere2
sapére2 (ant. o dial. savére) v. tr. [lat. volg. *sapēre, per il lat. class. sapĕre «aver sapore; esser saggio, capire», che in epoca tarda ha sostituito nel sign. il lat. class. e letter. scire] (pres. indic. so 〈sò〉 [radd. sint.;...