Scultore italiano (Messina 1929 - Napoli 2000). Influenzato da M. Marini e da G. Manzù, esordì con alcune grandi sculture in cui l'esperienza realistica era superata dall'interesse per la materia e dalle [...] sue qualità emblematiche. Successivamente trattò tematiche fantastiche e surreali ...
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Scultore (Decatur, Indiana, 1906 - Bennington 1965). Studiò pittura all'Art students league (1926-32) di New York ma fondamentale fu anche un'esperienza (1925) nelle officine Studebaker a South Bend che [...] gli consentì di acquisire abilità nella lavorazione dei metalli e sensibilità per le loro valenze espressive. Influenzato dal cubismo e dalle opere in ferro di P. Picasso, J. Gonzalez e A. Giacometti, ...
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Pittore (Roma 1589 circa - Venezia 1623); fu allievo di L. C. Cigoli, ed ebbe anche rapporti con A. Elsheimer e C. Saraceni; esperienza fondamentale fu per lui la conoscenza dell'opera di P. P. Rubens. [...] A Mantova, dove dal 1611 fu pittore della corte ducale, eseguì affreschi nel duomo e in S. Andrea, e cominciò a dipingere i suoi celebrati quadretti, nei quali, con una pennellata sicura e spiritosa e ...
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Pittore (n. Sandy, Bedfordshire, 1900 - m. 1971). A Londra, dopo gli studî presso il Royal college of art (1919-23) e una breve esperienza come disegnatore di tessuti, si dedicò alla pittura esordendo [...] con opere di matrice surrealista, tendenti, dopo il 1935, all'astrazione ...
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CAPPELLIN, Giacomo
Rosa Barovier Mentasti
Nato a Venezia il 29 maggio 1887 da Antonio e da Giacomina Trevisan, deve una meritata fama alla esperienza di imprenditore vetrario a Murano, esperienza breve [...] ma intensa non solo per l'alto livello della produzione della sua ditta, cui chiamò a collaborare designer di valore ma anche per la funzione di stimolo che il suo intervento ebbe sull'ambiente vetrario ...
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Scultore francese (Parigi 1885 - ivi 1954). Iniziò come decoratore e dopo aver conosciuto G. Braque partecipò (1912) al movimento cubista; legati a questa esperienza sono dei collages e numerose costruzioni [...] geometriche in legno, ferro e materiali varî (Guitare, 1919; Bouteille et journal, 1919). Verso il 1925 si discostò dal cubismo per cercare una maggior libertà di forme plastiche organiche, prevalentemente ...
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D'ANDREA, Antonio
Clara Gelao
Nacque a Lecce il 23 luglio 1908 da Consolato e da Giuseppina Ciancio, napoletani: dopo una breve esperienza al ginnasio Palmieri di Lecce passò alla scuola artistico-industriale [...] G. Pellegrino, nella stessa città, dedicandosi alla scultura e, con particolare entusiasmo, al ferro battuto. Allievo fra i più meritevoli, partecipò a diversi viaggi premio istituiti dal ministero della ...
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Architetto (Lione 1510-15 circa - Ivry 1570), fra i maggiori del Rinascimento in Francia; figlio di un capomastro, dopo aver acquistato giovanissimo un'esperienza diretta dei materiali tecnici, si formò [...] una vasta cultura letteraria e scientifica. A Roma (1533) si dedicò allo studio dell'antichità, com'è evidente nella palazzina in rue de la Juiverie, a Lione (1536). Nel 1540 il card. du Bellay gli affidò ...
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Pittore italiano (Castelfranco Emilia 1902 - Roma 1996). Laureato in architettura, dal 1940 si volse alla pittura: la sua ricerca formale, nutrita all'inizio dell'esperienza di G. Morandi, si indirizzò [...] in seguito a un astrattismo materico. Dalla fine degli anni Settanta si dedicò alla fotografia ...
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OMICCIOLI, Giovanni
Margherita ABBRUZZESE
Pittore, nato a Roma il 25 febbraio 1901; ha cominciato a dipingere dopo il 1935, maturando lentamente la sua esperienza pittorica. Attivo nell'ambiente romano, [...] e certamente partecipe delle ricerche tonali della "Scuola Romana" e segnatamente di Scipione e di Mafai, O. rivela peraltro in ciò assai più un semplice orientamento di gusto che una programmatica adesione ...
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esperienza
esperiènza (ant. esperiènzia, speriènza, speriènzia) s. f. [dal lat. experientia, der. di experiri: v. esperire]. – 1. a. Conoscenza diretta, personalmente acquisita con l’osservazione, l’uso o la pratica, di una determinata sfera...
sapere2
sapére2 (ant. o dial. savére) v. tr. [lat. volg. *sapēre, per il lat. class. sapĕre «aver sapore; esser saggio, capire», che in epoca tarda ha sostituito nel sign. il lat. class. e letter. scire] (pres. indic. so 〈sò〉 [radd. sint.;...