Poeta e critico spagnolo (Pliego, Murcia, 1831 - Madrid 1905). La sua poesia (Dolores, 1889; Horizontes, 1897), meditata nella maturità dell'esperienza e del dolore, rappresenta una pacata reazione all'esuberanza [...] del romanticismo ...
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Poeta ungherese (Bős 1703 - Fölbár 1764); nelle sue melodiose liriche d'amore fresche e giocose, ritmiche e rimate, continua l'esperienza letteraria di B. Balassa, corroborata da elementi della canzonetta [...] popolare ...
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LEVINAS, Emmanuel
Marco M. Olivetti
Filosofo francese, nato il 30 dicembre 1905 a Kaunas, in Lituania, dove visse l'esperienza della rivoluzione russa. Ha compiuto gli studi universitari a Strasburgo [...] (dal 1923) e a Frigurbo i.B. (1928-29). Professore, successivamente, a l'École normale israélite orientale, all'università di Poitiers, all'università di Parigi-Nanterre e alla Sorbona (fino al 1975), ...
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Fotografo (Kolín 1896 - Praga 1976). Dedicatosi inizialmente alla fotografia pubblicitaria e al ritratto, focalizzò la sua ricerca sulle immagini dell'esperienza quotidiana. Le strade di Praga così come [...] il giardino o gli oggetti personali dell'artista boemo diventano specchio di emozioni rese ancora più vive dall'atmosfera e dalla luce che pervade la realtà fotografata ...
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Pittore, illustratore e incisore (Bruxelles 1879 - Saint-Lambert, Bruxelles, 1957). Allievo di C. Montald nell'Accademia di Bruxelles, dopo un'esperienza impressionista, influenzato dalla pittura di H. [...] Rousseau, ha dato vita a una pittura ingenua, lineare, dai leggeri arabeschi disposti con implacabile simmetria, dai tenui ed evanescenti colori, e si è affermato come uno dei più importanti artisti belgi ...
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Pittore (Jönköping 1826 - Göteborg 1866). Studiò a Stoccolma, a Monaco e a Parigi; insegnò all'Accademia di Stoccolma. Da un'esperienza di viaggio in Lapponia (1850) trasse spunto per una serie di paesaggi [...] e di scene folcloristiche. Nel campo della pittura storica fu considerato il maggior artista svedese del sec. 19º insieme con G. von Rosen; dipinse anche scene di genere ...
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GUINEA
Guido Barbina
Giampaolo Calchi Novati
(App. III, I, p. 801; IV, II, p. 124)
Con la fine dell'esperienza marxista (1984), la G. ha modificato sensibilmente la sua strategia economica, restituendo [...] ai privati le terre che erano state espropriate e favorendo in tutti i modi gli investimenti stranieri.
La popolazione conta 6.710.000 ab. (1989), con una densità di 27 ab./km2. La capitale, Conakry, con ...
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Wu Nella scuola Chan del buddhismo cinese, la folgorazione finale che fa seguito alla lunga disciplina della scuola. Caratteristica dell’esperienza del W. (e del satori, suo corrispondente giapponese) [...] è l’essere del tutto scissa dal precedente itinerario meditativo: il W. non si pone cioè come culmine o coronamento di un’ascesi di pensiero, ma sopraggiunge istantaneamente e improvvisamente con la stessa ...
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SPERIMENTALE, GEOMETRIA
Eugenio Giuseppe Togliatti
. Le origini della geometria hanno carattere sperimentale; l'uso di esperienze nello studio della geometria può essere più o meno esteso. Le usuali [...] della geometria ha in realtà una grande importanza; basta pensare che l'uso d'una figura geometrica è già in ultima analisi un'esperienza, e lo stesso si dica dell'uso dei varî modelli di gesso, di legno, di carta, di metallo, di fili tesi, ecc., che ...
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Corporeità
Bruno Callieri
Dal latino medievale corporeitas, derivato di corporeus, "corporeo", il termine indica l'avere un corpo e anche l'essere corpo. Questa polarità è centrale nell'analisi del [...] a diaframma tra l'Io e le cose, che non vengono più sentite 'a disposizione' ma appaiono irraggiungibili, non rapportabili alla propria esperienza vissuta; il corpo (Leib) si svuota, come in certi autismi; il corpo non è più il mio partner, non mi ...
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esperienza
esperiènza (ant. esperiènzia, speriènza, speriènzia) s. f. [dal lat. experientia, der. di experiri: v. esperire]. – 1. a. Conoscenza diretta, personalmente acquisita con l’osservazione, l’uso o la pratica, di una determinata sfera...
sapere2
sapére2 (ant. o dial. savére) v. tr. [lat. volg. *sapēre, per il lat. class. sapĕre «aver sapore; esser saggio, capire», che in epoca tarda ha sostituito nel sign. il lat. class. e letter. scire] (pres. indic. so 〈sò〉 [radd. sint.;...