Ameche, Don
Francesco Costa
Nome d'arte di Dominic Felix Amici, attore cinematografico statunitense, di origine italiana, nato a Konosha (Wisconsin) il 31 maggio 1908 e morto a Scottsdale (Arizona) [...] Charles Brackett e Billy Wilder. Gli Stati Uniti, intanto, erano entrati in guerra e il pubblico voleva distrarsi con un esotismo privo di implicazioni: l'attore fu così costretto, malgrado il fine talento già dimostrato, a fare da spalla a Betty ...
Leggi Tutto
Young, Victor
Paolo Patrizi
Compositore statunitense, nato a Chicago l'8 agosto 1900 e morto a Palm Springs, California, il 10 novembre 1956. Autore di circa trecento colonne sonore, realizzate nell'arco [...] Y. potrebbe aver tenuto a mente l'opera omonima di Saint-Saëns, all'epoca assai popolare, con il suo florilegio di esotismo e decadentismo. Ancora per DeMille Y. scrisse le musiche di Unconquered (1947; Gli invincibili) e di The greatest show on ...
Leggi Tutto
Lewin, Albert
Altiero Scicchitano
Regista, sceneggiatore e produttore statunitense, nato a New York il 23 settembre 1894 e morto ivi il 9 maggio 1968. Autore anomalo nel panorama del cinema americano [...] la presenza di L. divenne sempre più rara: realizzò nel 1953 Saadia, storia di mistero e di amour fou calata nel clima esotico di un Marocco d'invenzione; e, assieme a René Cardona, The living idol (1957), fiammeggiante film gotico girato in Messico ...
Leggi Tutto
Cacoyannis, Michael
Silvana Silvestri
Nome anglicizzato di Michalis Kakoghiannis, regista cinematografico e sceneggiatore greco, nato a Limassol (Cipro) l'11 giugno 1922. È stato il primo regista greco [...] risultò la versione, adatta al gusto di un pubblico internazionale, di una Grecia travolgente e venata di esotismo, all'interno della quale viene disegnata un'indimenticabile icona cinematografica. La colonna sonora di Mikis Theodorakis contribuì ...
Leggi Tutto
Korda, Vincent
Sabina Tommasi Ferroni
Nome d'arte di Vince Kellner, scenografo cinematografico ungherese, naturalizzato britannico, nato a Turpásztó il 22 giugno 1897 e morto a Londra il 5 gennaio 1979. [...] di intenti dei tre fratelli si legge in ogni loro opera, e la tendenza alla spettacolarità di Alexander o le fantasie esotiche di Zoltan trovarono in Vincent un interprete unico e di grande efficacia. Ottenne nel 1941 un Oscar per The thief of ...
Leggi Tutto
MERRILL, James Ingram
Andrea Mariani
Poeta statunitense, nato a New York il 3 marzo 1926. A un'adolescenza agiata, povera di affetti ma ricca di esperienze intellettuali (simbolisti, Proust, Rilke, [...] 1971; A. Mariani, J. Merrill, in Novecento Americano, a cura di E. Zolla, Roma 1981; Id., Il luogo esotico nella poesia di J. Merrill, in L'esotismo nella letteratura angloamericana, a cura di E. Zolla, ivi 1982; R. Labrie, J. Merrill, Boston 1982; A ...
Leggi Tutto
Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Tecnica (2013)
L’architettura barocca e le nuove sfide del costruire
Gianfranco Gritella
Nascita, sviluppo e caratteristiche dell’architettura barocca
L’età del Barocco è caratterizzata da un mutamento profondo dell’estetica [...] nuovo classicismo, intersecato nella sua fase estrema dalle mode decorative dell’ultimo barocchetto, con i motivi ornamentali dell’esotismo e del frantumarsi della rocaille, mentre si sviluppa e si afferma la nuova filosofia del positivismo, che apre ...
Leggi Tutto
LEOPARDI, Giacomo
Achille Tartaro
Primogenito del conte Monaldo e di Adelaide dei marchesi Antici, nacque il 29 giugno 1798 a Recanati, alla periferia dello Stato pontificio. Visse gli anni della fanciullezza [...] .
L'esperienza letteraria degli scritti puerili si prolunga nelle tragedie in tre atti La virtù indiana (1811, che riprendeva l'esotismo del Montezuma di Monaldo) e Pompeo in Egitto (1812). Sulla scia dei più recenti studi filosofici, il L. confutava ...
Leggi Tutto
CIELO D'ALCAMO
MMargherita Spampinato Beretta
Il contrasto Rosa fresca aulentissima attribuito a C. apre il quarto fascicolo del ms. Vat. Lat. 3793 (V), dedicato al genere 'mediocre' (non necessariamente [...] al v. 67: "che tu vadi adomànnimi a mia mare e a mon peri" si eleva da un medesimo volgarismo (adomànnimi) a un esotismo della stessa specie (mon peri). Alle forme nobili e gallicizzanti con cui la donna indica suo padre, il corteggiatore al v. 23 ...
Leggi Tutto
INNOCENTI, Camillo
Sergio Cortesini
Nacque a Roma, il 14 giugno 1871, secondogenito di Augusto, avviato architetto, e di Enrica Santarelli. Solo dopo il completamento degli studi classici al liceo E.Q. [...] Il gusto per il folclore e per il soggetto popolare, emerso in Spagna e a Chioggia, trovava ora nuovi pretesti nel vicino esotismo rurale della Ciociaria. Nel 1904 l'I. era socio del Gruppo dei XXV della Campagna Romana e realizzò alcuni dipinti sull ...
Leggi Tutto
esotismo
eṡotismo s. m. [der. di esotico, sull’esempio del fr. exotisme]. – 1. Con sign. concr., ogni elemento forestiero che appare nella letteratura o nell’arte. In linguistica, ogni elemento lessicale introdotto in una data lingua da una...
esotico
eṡòtico agg. [dal lat. exotĭcus, gr. ἐξωτικός, der. di ἔξω «fuori»] (pl. m. -ci). – 1. (anche s. m.) Che proviene, che è importato da altre regioni, forestiero, straniero: termini, locuzioni, modi, costumi e. (in queste e altre simili...