stomaco Nell’Uomo e nella maggior parte dei Vertebrati, dilatazione del tratto dell’apparato digerente che fa seguito all’esofago e in cui avviene la cosiddetta chimificazione degli alimenti.
Anatomia [...] e più sottile.
Simili condizioni si riscontrano negli Anfibi che tuttavia, come certi Urodeli, hanno s. diritto, distinto dall’esofago. L’organo ha una spiccata funzione digestiva e spesso è tappezzato da distretti di epitelio ciliato come quello che ...
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L’abnorme diminuzione del tono di un muscolo o di un organo contenenti fibre muscolari (esofago, stomaco, intestino, uretere, arterie ecc.). Un’accentuata i. dei muscoli scheletrici si verifica nelle paralisi [...] flaccide ...
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Atto riflesso di difesa, con il quale viene emesso dalla bocca il contenuto dello stomaco ed eccezionalmente dell’intestino. Consiste in un complesso di contrazioni dei muscoli dell’addome e del diaframma [...] , spasmo del piloro e contrazioni antiperistaltiche della parete gastrica. Si ottiene, così, il riflusso del contenuto gastrico nell’esofago e la sua successiva emissione dalla bocca. L’intero atto del v. è comandato da un centro nervoso situato ...
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In anatomia umana, nome tradizionale di alcune cavità: a. del cardias, la porzione dilatata dell’esofago, che funge da vestibolo al cardias; a. di Highmore, lo stesso che seno mascellare; a. del piloro [...] (detto anche vestibolo pilorico), porzione della cavità gastrica corrispondente alla piccola tuberosità dello stomaco, le cui ghiandole sono dette ghiandole antrali (o piloriche); a. timpanico (o mastoideo), ...
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Intervento chirurgico che crea una comunicazione dello stomaco con l’esterno in caso di malattie dell’esofago, cancri inoperabili di laringe, faringe ecc. ...
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L’atto fisiologico per cui il bolo alimentare o il sorso liquido viene sospinto dalle fauci nella faringe e poi nell’esofago, fino allo stomaco. Esso consta di tre fasi: la prima di natura volontaria (sollevamento [...] per impedire il rigurgito del cibo al naso, l’epiglottide si abbassa impedendo la penetrazione degli ingesti nella laringe. Nell’esofago il bolo progredisce in seguito a un’onda peristaltica fino allo sfintere del cardias. Il centro della d. si trova ...
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In radiologia, indagine diagnostica (detta anche röntgencinematografia) usata per lo studio dei movimenti rapidi di alcuni organi (cuore, bronchi, esofago) con l’ausilio di un mezzo di contrasto. ...
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Medicina e chirurgia
Aderenza tra loro dei foglietti, parietale e viscerale, del pericardio, e di questi con uno o più organi circostanti (pleura, esofago, sterno, aorta ecc.) come esito di un processo [...] infiammatorio. La cura, spesso medica, è rivolta a prevenire l’eventuale evoluzione del processo adesivo. Qualora le aderenze siano di entità tale da compromettere irrimediabilmente le funzioni cardiocircolatorie, ...
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esofago
eṡòfago s. m. [dal gr. οἰσοϕάγος, comp. dei temi οἰσ- «portare» e ϕαγ- «mangiare»] (pl. -gi o -ghi). – In anatomia, il tratto muscolomembranoso del canale alimentare, interposto tra la faringe e lo stomaco, lungo circa 25 cm, situato...
esofagismo
eṡofagismo s. m. [der. di esofago]. – In medicina, spasmo dell’esofago, che si manifesta con deglutizione dolorosa e senso di arresto del cibo deglutito; è determinato da lesioni della mucosa esofagea, stati tossici, nevrotici o...