. Nome spesso usato per un gran numero di serpenti molto diversi fra loro, ma più esattamente riservato ai rappresentanti del genere Coluber L. sensu stricto. Anche di questo si conoscono nondimeno oltre [...] avere alcune delle prime vertebre toraciche provviste di ipoapofisi fortemente sviluppate, le quali attraversano la parete dell'esofago e formano una serie di dentelli sporgenti utilizzati in particolare per schiacciare le uova di uccelli, principale ...
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Sistema nervoso autonomo
UUlf S. von Euler e Alberto Cangiano
di Ulf S. von Euler e Alberto Cangiano
Sistema nervoso autonomo
sommario: 1. Organizzazione generale: a) il sistema parasimpatico; b) il [...] organi che ricevono la loro innervazione parasimpatica attraverso il vago sono: il cuore e i polmoni (i bronchi), l'esofago, lo stomaco, il piccolo intestino e la metà prossimale del grosso intestino, il fegato e il pancreas, la porzione prossimale ...
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FERRARI, Ambrogio
Mario Crespi
Nacque a Borgo San Donnino, l'attuale Fidenza in provincia di Parma, l'8 luglio 1854, da Giuseppe, agricoltore, e da Maria Aimi. Conseguita la maturità classica, frequentò [...] ardui e complessi; il Billroth, l'ardito operatore del canale digerente, era noto per avere eseguito la prima resezione dell'esofago e la prima pilorectomia, il Volkman doveva la sua fama alla prima resezione del retto per cancro e alla descrizione ...
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GUATTANI, Carlo
Antonello Pizzaleo
Nacque nel comune di Bannio Anzino località Bannio, Parrocchia di San Bartolomeo, nell'attuale provincia di Verbania fu Novara, da Pietro e Maria Zanni Dal Fra'. Di [...] su animali dal G. a Parigi "per mezzo di un'apertura nella sinistra parte del collo longitudinalmente tagliando l'esofago" (Flajani, p. 7), una metodica originale messa a punto apportando modifiche e perfezionamenti a quella allora impiegata dai ...
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VECCHIA UBRIACA
P. Moreno
La conoscenza di un capolavoro del realismo ellenico, realizzato in ambiente asiano durante una fase d'influenza alessandrina, è stata compromessa da un malinteso di antica [...] nelle statue ha molti punti di contatto con Maronide: la vecchiaia, lo stimolo del bere nell'enfasi dell'esofago, la parlantina espressa dalla bocca aperta, e l'attingere direttamente a un grande contenitore destinato alla conservazione del ...
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vaiolo
Gabriella d’Ettorre
La malattia che lascia il segno
La trasmissione del vaiolo umano può avvenire dal malato al soggetto sano oppure attraverso oggetti contaminati. La malattia, una delle principali [...] sono generalmente localizzate sulla pancia, alle ascelle, all’inguine e anche a livello di bocca, naso, trachea, esofago, retto, organi genitali, e quindi causano disturbi differenti a seconda della localizzazione. Dopo qualche giorno il liquido ...
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La più elevata e specializzata fra le cinque classi nelle quali vien ripartito il tipo dei Molluschi. Il nome di Cefalopodi e la pertinenza di questi animali ai Molluschi ebbero il riconoscimento definitivo [...] più file di denti (fig. 7); ogni fila contiene generalmente un dente centrale e tre paia di cuspidi laterali, indi un esofago, dilatato a ingluvie negli Octopodi, e accanto o al disotto dello stomaco un cieco avvolto a spirale. Come ghiandole boccali ...
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GELATO (fr. glace; sp. helado; ted. Geforenes; ingl. ice-cream)
I gelati si cominciarono a fabbricare probabilmente in Toscana (sec. XVI). Taluno ha voluto attribuirne l'invenzione a Bernardo Buontalenti, [...] quelli aciduli. A ogni modo i gelati vanno sorbiti con prudenza e senza fretta, per evitare troppo forti squilibrî di temperatura nell'esofago e nello stomaco.
Bibl.: G. Ciocca, Gelati, Milano 1926; G. E. Grifoni, Trattato di gelateria, Milano 1928. ...
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Assorbimento
Luigi A. Cioffi
In fisica, la parola assorbimento indica il trasferimento di materia o energia in una struttura, dovuto al lavoro svolto da un gradiente di forza diretto verso l'interno. [...] dall'attività comportamentale a quella viscerale (passaggio dal muscolo striato a quello liscio, al terzo superiore dell'esofago). La terza fase è considerata prevalentemente viscerale ed è molto complessa, comprendendo la digestione e l'assorbimento ...
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FLAIANI, Giuseppe
Ettore Giammei
Nacque ad Ancarano (oggi in provincia di Teramo) allora nello Stato della Chiesa, diocesi di Ascoli Piceno, da Domenico e da Monica Castagneti, il 4 luglio 1739 (non [...] , della laringe, dell'orecchio, ed eseguì interventi di tracheostomia e di estrazione di corpi estranei dall'esofago), oftalmologico (fu autore di interessanti riflessioni su alcune affezioni delle vie lacrimali, sullo pterigio e sull'operazione ...
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esofago
eṡòfago s. m. [dal gr. οἰσοϕάγος, comp. dei temi οἰσ- «portare» e ϕαγ- «mangiare»] (pl. -gi o -ghi). – In anatomia, il tratto muscolomembranoso del canale alimentare, interposto tra la faringe e lo stomaco, lungo circa 25 cm, situato...
esofagismo
eṡofagismo s. m. [der. di esofago]. – In medicina, spasmo dell’esofago, che si manifesta con deglutizione dolorosa e senso di arresto del cibo deglutito; è determinato da lesioni della mucosa esofagea, stati tossici, nevrotici o...