Si chiama così un gruppo di sostanze al quale appartengono i sali basici (fosfati trimetallici), i sali ad acido debole (carbonati, bicarbonati, borati) e le basi libere (calce, magnesia). Anche i sali [...] appare coperta da escare biancastre, molli, che si formano anche nell'esofago e nello stomaco, ovunque il caustico, vinta la difesa del punti lesi una profonda cicatrice, che nell'esofago determina facilmente gravi restringimenti (stenosi), con ...
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Posizione anormale d'un organo o d'una sua parte, per turbamenti dell'embriogenesi, dell'organogenesi o del definitivo sviluppo dell'organo stesso (e. congenita): esempî sono dati rispettivamente dal situs [...] interrenale nel paraganglio surrenale, ecc.), o in altri visceri (isole di mucosa gastrica in quella dell'esofago, particelle di tessuto interrenale nel rene, nel fegato, nei legamenti larghi, ecc.). Quando particelle discretamente voluminose ...
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OLOTUROIDI (dal gr. ὁλοϑούριον, organismo marino intermedio fra gli animali e le piante, secondo gli antichi autori; lat. scient. Holothurioidea)
Silvio RANZI
Giuseppe CHECCHIA-RISPOLI
Classe del [...] un certo numero (di solito 10) di tentacoli più o meno lunghi e ramificati entro cui si continua l'apparato acquifero. L'esofago mette in un lungo stomaco che forma un'ansa rivolta verso l'estremità anteriore del corpo. Allo stomaco segue l'intestino ...
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PENSA, Antonio
Anatomico, nato a Milano il 15 settembre 1874. Allievo della scuola anatomica pavese, ebbe maestri Camillo Golgi, Giovanni Zoia e Luigi Sala. Fu assistente in istituti di istologia e di [...] e pubblicò ricerche di morfogenesi dell'albero bronchiale e delle arterie polmonari, del pancreas, delle vie biliari, dell'esofago. Studiò la struttura del cervelletto. Dedicò buona parte della sua attività a ricerche di citologia. Mise in rilievo ...
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OTORINOLARINGOLOGIA (XXV, p. 765)
Rodolfo BORMIOLI
I recenti numerosi progressi nel campo otorinolaringoiatrico sono stati in gran parte facilitati dalla penicillina, che ha ridotto al minimo le complicanze [...] (nelle emoftoe), ecc. Enormi progressi diagnostici e terapeutici si sono avuti anche nel campo delle affezioni dell'esofago e dei bronchi. La chirurgia dell'orecchio interno ha segnato recentemente grandi progressi: già da oltre quaranta anni ...
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Tessuto che riveste la superficie esterna o tappezza cavità interne del corpo degli organismi animali e vegetali pluricellulari. Il tessuto epiteliale è quello che più d’ogni altro conserva i caratteri [...] di cellule, lamellari o appiattite negli strati superficiali e cubiche negli strati profondi (epidermide, epitelio della mucosa dell’esofago ecc.). Nell’epidermide lo strato profondo, formato da cellule cubiche, è detto strato basale o germinativo in ...
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SPRUE
Aldo Castellani
. È un'infiammazione catarrale cronica del tubo digerente, a ignota etiologia; è caratterizzata da uno speciale aspetto della lingua e della bocca e da deiezioni intestinali biancastre, [...] lucida, liscia, atrofica. Le lesioni primitive si verificano in corrispondenza della mucosa della bocca, della lingua, dell'esofago, dello stomaco e dell'intestino e sono rappresentate da una desquamazione superficiale e da uno stato catarrale; nell ...
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diagnostica
Complesso di dottrine e tecniche, manuali, strumentali e di laboratorio, tese a formulare la diagnosi.
Diagnostica interventistica
Le tecniche chirurgiche della d. interventistica includono [...] riguardano stenosi benigne o maligne inoperabili di tutte le vie anatomiche raggiungibili con l’endoscopia: digestive (esofago, dotto biliare e pancreatico, retto e colon inferiore), urinarie (soprattutto in caso di cancro prostatico inoperabile ...
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Sono piccoli tunicati pelagici, formanti un gruppo, che è stato denominato anche dei Perennichordata, Larvacea, Copelata. Furono scoperte nel 1821 da A. v. Chamisso, al quale si deve il nome (Appendicularia [...] delle piccole appendicularie) e, con il movimento delle loro ciglia, li trasportano all'apertura esofagea per l'ingestione. L'esofago conduce in una dilatazione stomacale, alla quale segue un breve intestino (int) la cui apertura anale (a) sbocca ...
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SAUERBRUCH, Ferdinand
Chirurgo, nato a Barmen il 3 luglio 1875. Laureato a Lipsia nel 1901, fu dal 1901 al 1910 allievo di R. Langherans (Erfurt, Berlino), poi di J. v. Mikulicz a Breslavia, di P.L. [...] della cosiddetta dieta di Gerson. Fra i suoi lavori più importanti citeremo quelli sulla chirurgia dell'esofago, sulla parabiosi, sul trattamento della tubercolosi polmonare, nel quale campo ha dato impulso soprattutto alla frenicectomia ...
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esofago
eṡòfago s. m. [dal gr. οἰσοϕάγος, comp. dei temi οἰσ- «portare» e ϕαγ- «mangiare»] (pl. -gi o -ghi). – In anatomia, il tratto muscolomembranoso del canale alimentare, interposto tra la faringe e lo stomaco, lungo circa 25 cm, situato...
esofagismo
eṡofagismo s. m. [der. di esofago]. – In medicina, spasmo dell’esofago, che si manifesta con deglutizione dolorosa e senso di arresto del cibo deglutito; è determinato da lesioni della mucosa esofagea, stati tossici, nevrotici o...