esofagogastroduodenoscopia
Esame endoscopico (➔ endoscopia) integrato del tratto superiore dell’apparato digerente (esofago, stomaco, parte prossimale del duodeno), noto con l’acronimo di EGDS. Viene [...] (ad es., stenosi cicatriziali da anastomosi chirurgica, neoplasie), o per eseguire la fotocoagulazione laser di masse esofagee occupanti spazio come trattamento palliativo dei tumori non operabili, al fine di ricreare un lume atto al passaggio ...
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(XIII, p. 961)
Una nuova fase nella e. ha avuto inizio nel 1958 a opera di Hirschowitz, Curtiss e Peters, con la realizzazione di un endoscopio totalmente flessibile, detto anche fibroscopio per la natura [...] endoscopica è possibile effettuare, oltre alla polipectomia, la rimozione di corpi estranei, la sclerosi di varici esofagee (mediante iniezione locale di sostanze sclerosanti), l'emostasi di lesioni sanguinanti (mediante iniezione locale di farmaci ...
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melena
Emissione di feci nere, per la presenza di pigmenti ematici derivanti dalle trasformazioni subite dall’emoglobina durante la permanenza nel tubo gastroenterico. La m. può conseguire a malattie [...] già le cause o no: nel primo caso, specialmente per la rottura di varici esofagee, si interviene con apposita sonda gastrica dotata di palloncini gastrico ed esofageo gonfiabili, per arrestare l’emorragia facendo collabire le vene; in caso di centri ...
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enterale, somministrazione
Metodica di somministrazione di sostanze nutritive (eventualmente associate a farmaci) tramite un sottile sondino naso-gastrico o una sonda per gastrostomia. Il dispositivo [...] stomaco con l’esterno. La somministrazione e. si rende necessaria per compromissione dei meccanismi della deglutizione, stenosi esofagee, esiti di interventi all’esofago e allo stomaco, cachessia neoplastica in cui le facoltà digestive del paziente ...
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(X, p. 139; App. II, i, p. 579; III, i, p. 366; IV, i, p. 427; V, i, p. 619)
Gli orientamenti alla fine del Novecento
di Filippo Asole
Nessuna definizione può rendere l'idea del salto di qualità che la [...] e melena dall'ano). La c. 'aperta' si riprometteva, in un primo intervento, di aggredire direttamente il tratto gastro-esofageo per liberarlo dalle varici e, in un secondo tempo, aprire alla vena porta uno scarico diretto nella cava inferiore (shunt ...
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Alterazione a carattere degenerativo e necrobiotico del parenchima e proliferativo dello stroma di organi vari (fegato, polmone, rene, stomaco ecc.), con tendenza alla sclerosi interstiziale e alla retrazione [...] vene sopra e periombelicali, formando una rete assai ricca (il cosiddetto caput Medusae), e altrettanto accade per le vene esofagee e per le vene mesenteriche ed emorroidarie, donde varici e, per rottura di esse, emorragie (ematemesi e melena) anche ...
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È un sintomo subbiettivo accusato molto frequentemente dalle isteriche (raramente dagli isterici), che lo descrivono come una sensazione più o meno penosa di costrizione, di stringimento, di morsa alla [...] uno spasmo tonico parossistico o duraturo, di natura e origine psicogena, dei muscoli della faringe o delle fibre muscolari esofagee. Anche questo disturbo, come tutti quelli pitiatici, compare dietro stati emotivi, è d'intensità variabile e si può ...
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LOMBRICO (dal nome del gen. Lumbricus L., fr. ver de terre; sp. lombriz; ted. Regenwurm; ingl. earthworm)
Pasquale Pasquini
Genere di Anellidi (v.) Oligocheti del sottordine Neoligocheti di Michaelsen [...] ; pori genitali femminili nel XIV. In corrispondenza dei metameri X, XI, XII l'esofago presenta un paio di tasche esofagee e due paia di ghiandole calcifere; anteriomiente all'intestino, l'apparato digerente si allarga in un'unica saccoccia a pareti ...
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Vomito
Red.
Il termine vomito indica l'emissione rapida e forzata dalla bocca, attraverso l'esofago e la faringe, del contenuto dello stomaco ed eccezionalmente dell'intestino (alimenti o altre sostanze [...] avviene per incontinenza del cardias (che può essere fisiologica, come nel lattante, o patologica) o per alterazioni esofagee (megaesofago, diverticoli ecc.).
L'intero atto del vomito è comandato da un centro nervoso situato nel bulbo (centro ...
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Il più grosso e centrale dei vasi sanguiferi presente negli animali con circolazione sanguigna in sistema vasale chiuso.
Nei Vertebrati è il più grosso vaso sanguifero arterioso del corpo: esiste però, [...] , l’arteria carotide comune sinistra, l’arteria succlavia sinistra, le arterie bronchiali, esofagee, mediastiniche posteriori, pericardiche, intercostali aortiche, diaframmatiche superiori, diaframmatiche inferiori, lombari, celiaca, mesenterica ...
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reflusso
s. m. [variante di riflusso, tratta direttamente dal lat. refluĕre «scorrere all’indietro»]. – 1. letter. o ant. Riflusso: i flussi e reflussi del mare (Galilei). 2. In fisiopatologia, l’abnorme passaggio, in senso retrogrado, del...