Mano
Rosadele Cicchetti
Marco Bussagli
La mano, ultimo segmento dell'arto superiore, è un'unità funzionale costituita da polso, palma e dita. Il polso, o carpo, è formato da otto ossa, quattro prossimali [...] 1990).
Il medesimo concetto ritorna nella cultura ebraica: infatti il vocabolo iad indica tanto la mano quanto la potenza (per es., Esodo 15, 6: "La tua destra, Yahweh, è illustre per la forza, / la tua destra, Yahweh, frantuma il nemico"). Sia pure ...
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Segmento terminale degli arti superiori dell’uomo e, in anatomia comparata, l’analogo segmento degli arti di animali.
Anatomia
Anatomia comparata
Nel chiropterigio, modello scheletrico dell’arto dei Vertebrati Tetrapodi, la m. corrisponde al segmento distale dell’arto o autopodio, articolato con il ... ...
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Parte terminale dell’arto superiore, dotata soprattutto di capacità prensili e tattili, la cui complessità anatomo-funzionale la rende atta ai lavori più fini e complessi.
Anatomia
Nella m. si distinguono una porzione prossimale, con il palmo e il dorso, e una porzione distale, corrispondente alle ... ...
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mano [Der. del lat. manus -us] [LSF] [ALG] Regole della m. destra: denomin. di varie regole mnemoniche, alcune delle quali sono ricordate qui di seguito e delle quali non si sente peraltro la necessità, perché tutte fanno capo, in definitiva, alla regola del prodotto vettore; questa, infatti, si può ... ...
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(lat. manus; fr. main; sp. mano; ted. Hand; ingl. hand)
Riccardo Dalla Vedova
Nell'uomo è il tratto terminale dell'arto toracico che fa seguito all'antibraccio, e che risulta del carpo, del metacarpo, e delle dita; tratto che, nella pluralità delle raggiere digitali, nel loro proporzionale sviluppo ... ...
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esodo1
èṡodo1 s. m. [dal lat. tardo exŏdus, gr. ἔξοδος, comp. di ἐξ «fuori» e ὁδός «via, cammino»]. – 1. Uscita da un luogo; emigrazione volontaria motivata da ragioni morali, religiose o politiche, frazionata o, più spesso, di massa; in partic.,...
esodo2
èṡodo2 (o èxodo) s. m. [comp. di esa- e -odo1]. – In elettronica, tubo a vuoto con sei elettrodi (donde il nome) contenente un anodo, un catodo e quattro griglie, adoperato di solito come mescolatore nei radioricevitori a supereterodina.