Metropoli
Piergiorgio Landini
Le m. contemporanee sono il punto di arrivo di un'evoluzione millenaria che ha riguardato lo sviluppo storico, sociale e giuridico delle aggregazioni umane. Nella voce [...] e con funzioni terziarie banali e ripetitive, le quali, tuttavia, hanno finito col rappresentare l'unico sbocco per l'imponente esodo rurale. Accade, così, che tra le maggiori m. mondiali, dal punto di vista della quantità di popolazione, figurino ...
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VENEZIA
Giuseppe Samonà
Urbanistica. - A V. negli ultimi 25 anni tanti avvenimenti non sono stati favorevoli alla città. Fenomeni fisici di marea e geofisici di bradisismo e di subsidenza, con abbassamento [...] per la difesa di Venezia, Relazione finale, Roma 1971; W. Dorigo, Una laguna di chiacchiere, Venezia 1972; CENSIS, Caratteri dell'esodo della popolazione del centro insulare di Venezia, vol. I, Roma 1973; W. Dorigo, Una legge contro Venezia, ivi 1973 ...
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Megalopoli
AAgostino Petrillo
di Agostino Petrillo
Megalopoli
sommario: 1. Introduzione. 2. Nascita del concetto. 3. Gli anni settanta-ottanta: discussione e crisi del modello. 4. Mega-città, città [...] dinamismo erano dovuti anche a due grandi correnti migratorie interne: la suburbanizzazione della classe operaia bianca e l'esodo dei neri dagli Stati del Sud rurale verso i centri metropolitani del Nord. Essa rappresentava quindi anche il risultato ...
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TOURS
H.L. Kessler
(lat. Caesarodunum)
Città della Francia centrale, capoluogo del dip. Indre-et-Loire (coincidente con l'antica prov. di Turenna), posta sulla riva sinistra della Loira, in corrispondenza [...] modello paleocristiano. Sebbene anch'esso tratto probabilmente da antichi modelli di tipo narrativo, il frontespizio al libro dell'Esodo (c. 25v) introduce originali particolari di tipo esegetico: così Mosè è ritratto con gli stessi tratti del volto ...
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CITTÀ
P. Cuneo
La definizione di Isidoro di Siviglia (Etym., XV, 2, 1), identificando la civitas nel vincolo associativo che lega gli abitanti e l'urbs entro le mura che circondano lo spazio abitato, [...] agricola; fu forse proprio questa forma di ruralizzazione a garantire la sopravvivenza di molte c. tardoantiche (Doehaerd, 1971).L'esodo di buona parte delle classi agiate - che a partire dal sec. 4° si trasferirono nel contado dove potevano ...
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CANDELABRO
C. Barsanti
Il termine c. (lat. medievale candelabrum, cereostata, cerostatum) designa un sostegno di grandi dimensioni per candele o ceri, la cui tipologia veniva di norma adottata - sia [...] manufatti assunsero, oltre a consentire una notevole elevazione del cero, rimandava simbolicamente alla columna ignis dell'esodo biblico, in segno di una liberazione del tutto spirituale, precisata in termini figurativi dalla decorazione vegetale ...
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Milano
"Com'è bella la città, com'è grande
la città, com'è viva la città"
(Giorgio Gaber)
Milano: città anseatica e città infinita
di Aldo Bonomi
31 marzo
Si inaugura nell'area dell'ex raffineria Agip [...] Ottanta il rallentamento dello sviluppo e l'emergenza di nuove realtà produttive nelle tradizionali regioni di esodo assottigliarono il flusso migratorio avviando un fenomeno di calo demografico che assunse poi caratteri di controurbanizzazione ...
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URBANISTICA
Gabriele Scimemi
Giuseppe Lavitola-Paolo Nervi
(XXXIV, p. 768; App. III, II, p. 1037; IV, III, p. 740)
Il processo di progressiva urbanizzazione della popolazione mondiale continua nel [...] stadio di sviluppo. La (parziale) liberalizzazione dell'economia e la ricerca dell'efficienza innescano un inevitabile processo di esodo dalle campagne, che sfocia in una sfrenata corsa alla città durante la crisi rurale della seconda metà degli anni ...
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COPTI
L. D'Adamo
Il termine C. indica gli Egiziani di religione cristiana, gli unici tra gli abitanti dell'od. Egitto che possono essere considerati a buon diritto i discendenti degli antichi Egizi. [...] di al-Bagawāt che annovera il maggior numero di scene vetero e neotestamentarie, in particolare nelle cappelle c.d. della Pace e dell'Esodo: cicli di Mosè, di Giona, di Noè e dell'arca, di Daniele e dei tre fanciulli di Babilonia, di Giobbe, di Isaia ...
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PALERMO
V. Zoric
(gr. ΠάνοϱμοϚ; lat. Panormus; arabo Balarm; Panhormus, Panhormos, Panhormum, Palarmum nei docc. medievali)
Città di origine fenicia, oggi capoluogo della Sicilia e sede metropolitana, [...] nella caduta verticale del potere dell'immagine monumentale. Chiusero i cantieri musivi e gli artisti si avviarono verso un esodo che li vide impegnati fuori della Sicilia (I Normanni, 1994, pp. 255-262; Andaloro, 1995), a eccezione di alcune ...
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esodo1
èṡodo1 s. m. [dal lat. tardo exŏdus, gr. ἔξοδος, comp. di ἐξ «fuori» e ὁδός «via, cammino»]. – 1. Uscita da un luogo; emigrazione volontaria motivata da ragioni morali, religiose o politiche, frazionata o, più spesso, di massa; in partic.,...
esodo2
èṡodo2 (o èxodo) s. m. [comp. di esa- e -odo1]. – In elettronica, tubo a vuoto con sei elettrodi (donde il nome) contenente un anodo, un catodo e quattro griglie, adoperato di solito come mescolatore nei radioricevitori a supereterodina.