Mosè (ebr. Mōsheh) Nella Bibbia, liberatore del popolo d’Israele dall’Egitto e suo legislatore nel deserto. Secondo il racconto dell’Esodo, nacque dalla stirpe di Levi, mentre gli Ebrei in Egitto erano [...] la tesi che essa sia il 13° sec. a.C. Il faraone persecutore può essere Ramesse II (1279-12 ca.) e quello dell’Esodo Merenptah (1212-02).
Le storie di M., rappresentate in cicli narrativi o in singoli episodi, trovano già dal 3° sec. d.C. compiute ...
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Il pane di farina impastato senza lievito, usato dagli Ebrei durante la Pasqua (secondo le prescrizioni dell’Esodo) e dai cristiani di rito latino nella celebrazione della Messa; i cristiani orientali [...] (tranne Armeni, Maroniti e Malabaresi) usano invece il pane fermentato. Circa il pane usato da Gesù nell’ultima cena, i Vangeli sinottici sembrano avvalorare la prima consuetudine, Giovanni la seconda.
Nell’11° ...
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Nakba (ar. «la catastrofe»)
Nakba
(ar. «la catastrofe») Nome con cui si indica, nella storiografia araba contemporanea, l’esodo forzato di ca. 700.000 arabi palestinesi dai territori occupati da Israele [...] nel corso della prima guerra arabo-israeliana (➔ ) del 1948 e della guerra civile che la precedette. Israele impedì l’esercizio del diritto di rientrare, sancito dalla risoluzione 194 delle Nazioni unite, ...
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Ricorrenza celebrata il 10 febbraio in memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell'esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra e della [...] più complessa vicenda del confine orientale. La data ricorda il giorno in cui, nel 1947, fu firmato il trattato di pace che assegnava alla Iugoslavia l'Istria e la maggior parte della Venezia Giulia. È ...
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Nel senso cristiano, ciascuno dei precetti generali che riguardano ogni fedele. Dieci c. (o decalogo) I precetti che, secondo il Pentateuco (Esodo e Deuteronomio), Dio diede a Mosè sul Monte Sinai e che [...] costituiscono la legge fondamentale, morale e religiosa, dell’alleanza. Il testo dell’Esodo recita: «Io sono l’Eterno, l’Iddio tuo, che ti ho tratto dal paese d’Egitto, dalla casa di servitù, non avere altri dei nel mio cospetto. Non ti fare scultura ...
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Presso gli Ebrei, la solennità con cui si celebra la liberazione dalla schiavitù dell’Egitto; il nome viene dalla tradizione biblica messo in rapporto con il verbo pāsaḥ «passare oltre», a commemorazione [...] ’anno liturgico.
La P. ebraica
L’istituzione della P. è basata sulla narrazione biblica della liberazione degli Ebrei dall’Egitto (Esodo, 12). Secondo tale racconto, il faraone impediva agli Ebrei di lasciare la terra d’Egitto, né le prime 9 piaghe ...
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Nome foggiato sul modello di Pentateuco e usato soprattutto dagli studiosi cattolici per designare i primi otto libri dell’Antico Testamento (Genesi, Esodo, Levitico, Numeri, Deuteronomio, Giosuè, Giudici, [...] Rut) ...
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Fratello maggiore di Mosè, che si serviva di lui come portavoce presso il faraone e presso il popolo d'Israele. Durante l'esodo accompagnò Mosè sul Monte Sinai e fece fondere il vitello d'oro per soddisfare [...] la richiesta del popolo di un visibile oggetto di adorazione. A. fu capostipite del sacerdozio ereditario fra gli israeliti; avendo mancato, come Mosè, di fiducia in Dio, non poté entrare nella Terra promessa ...
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sĕlīḥāh Preghiera penitenziale ebraica che, secondo il Talmūd, Dio stesso avrebbe insegnato a Mosè quando, sul Sinai, gli manifestò la sua misericordia (Esodo 34, 6-7). Il suo nucleo essenziale è costituito [...] da versetti biblici recitati nei giorni di digiuno e nel periodo penitenziale (prima del Capodanno e tra questo e il kippūr). I paiṭānīm (compositori di piyyūṭīm) ampliarono lo schema della s., inserendovi ...
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ZELOTI (greco Ζηλώτης)
Il termine significava genericamente in ebraico (qannā') la qualità di colui che è "zelante" ("geloso") per una cosa (cfr. Esodo, XX, 5; XXXIV, 14; I Maccabei, II, 50). Al tempo, [...] poi, della dominazione romana in Giudea, designò gli adepti a un'associazione politico-religiosa di "zelanti" della legge ebraica, i cui ideali erano astrattamente l'osservanza rigorosissima di detta legge ...
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esodo1
èṡodo1 s. m. [dal lat. tardo exŏdus, gr. ἔξοδος, comp. di ἐξ «fuori» e ὁδός «via, cammino»]. – 1. Uscita da un luogo; emigrazione volontaria motivata da ragioni morali, religiose o politiche, frazionata o, più spesso, di massa; in partic.,...
esodo2
èṡodo2 (o èxodo) s. m. [comp. di esa- e -odo1]. – In elettronica, tubo a vuoto con sei elettrodi (donde il nome) contenente un anodo, un catodo e quattro griglie, adoperato di solito come mescolatore nei radioricevitori a supereterodina.