Pseudonimo della cantante olandese Caroline Esmeralda van der Leeuw (n. Amsterdam 1981). Diplomatasi in canto jazz al Conservatorio di Amsterdam (2005), nel 2007 è stata chiamata dai discografici D. Schreurs [...] e J. Wieringen (della GrandMono) a interpretare la canzone Back it up (il suo primo singolo) e tre anni più tardi ha lavorato con loro all’uscita dell’album d’esordio Deleted scenes from the cutting room ...
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Nacque a Torino il 1° ott. 1872, in una famiglia israelita, unico figlio di Giacomo e di Maria Esmeralda Todros, di nazionalità francese.
Il nonno paterno, Abramo, protomedico del bey di Tunisi, aveva [...] ottenuto nel 1866 da Vittorio Emanuele II il titolo di barone per meriti scientifici e per speciali benemerenze. Il padre del L., Giacomo, era nato a Bardo, in Tunisia, nel 1844. Ellenista e papirologo ...
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Musicista (Genova 1802 - Pietroburgo 1870). Studiò al conservatorio di Milano (1815-22) con A. Rolla (violino) e B. Asioli (composizione). Divenne celebre come compositore di musica per balletti, collaborando [...] con coreografi quali J. Perrot (La Esmeralda, 1844; Pas de quatre, 1845), A. Saint-Léon (La fille de marbre, 1847), M. Petipa (La fille du pharaon, 1862). Trasferitosi a Pietroburgo nel 1851, fu nominato compositore ufficiale dei balletti del Teatro ...
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Compositore (governatorato di Tula 1813 - Pietroburgo 1869). Dal 1835 in poi visse a Pietroburgo e divenne, specialmente dopo la Rusalka, il maestro spirituale del Gruppo pietroburghese dei giovani musicisti [...] o dei cinque. Esordì con l'opera Esmeralda (1847) e con l'opera-ballo La festa di Bacco (1848), ove seguiva l'orientamento di M. I. Glinka; con la Rusalka (1856, dalla leggenda di A. Puškin) si volse a forme nuove e assai più libere, iniziando quell' ...
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Ballerina russa (Mosca 1876 - ivi 1962); esordì (1894) al Grande Teatro di Mosca e ne divenne ben presto prima ballerina, contribuendo con le sue interpretazioni al successo delle messe in scena di A. [...] : Coppelia (di L. Delibes); La bella addormentata e Il lago dei cigni (di P. I. Čajkovskij) nel periodo precedente la rivoluzione; Esmeralda (di C. Pugni) e Il papavero rosso (di R. M. Glier) nel successivo. Ha ottenuto successo anche all'estero. ...
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Musicista (Parigi 1838 - Bougival 1875). Figlio di un maestro di canto, studiò al conservatorio di Parigi con E. Marmontel (pianoforte) e con J.-F.-É. Halévy (composizione). A 15 anni ebbe il Prix de Rome [...] e vinse il concorso Offenbach con l'operetta Le docteur Miracle. A Roma scrisse un'opera buffa, Don Procopio, e una seria, Esméralda (poi ridotta a sinfonia con cori sotto il titolo Vasco de Gama), e una Suite per orchestra. Tornato a Parigi fu ...
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Ballerino e coreografo (Lione 1810 - Paramé, Ille-et-Vilaine, 1892). Figlio di un tecnico di scena, studiò a Lione e a Parigi, alla scuola di A.-A. Vestris. Esordì nel 1830 all'Opéra, dove danzò con M. [...] si esibì a Pietroburgo (con F. Elssler), alla Scala (Faust, 1848, mus. E. Panizza), a Berlino, Varsavia, Bruxelles, Lione, Parigi. Tra le sue coreografie sono da ricordare La Esmeralda (1844) e Pas de quatre (1845), entrambe con musica di C. Pugni. ...
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POCHINI, Carolina
Noemi Massari
POCHINI (Pocchini), Carolina. – Nacque a Milano l’8 marzo 1835, figlia primogenita del tenore Ranieri Pochini e di Angiola Filippini, cucitrice. Il fratello Romeo, nato [...] , 209).
Nello stesso anno fu per la prima volta allo Her Majesty’s Theatre di Londra: riscosse grandi apprezzamenti in Esmeralda, ma nel ricordo della ballerina che aveva creato il ruolo un critico esclamò: «[she] is a spirited, airy, quaint little ...
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Pittore (Limoges 1841 - Cagnes-sur-Mer 1919). Stabilitosi a Parigi con la famiglia (1844), dopo gli studî presso l'École de dessin et d'arts décoratifs e una parallela esperienza artigiana come decoratore, [...] condividendo la ricerca di un più diretto approccio alla natura. Nel 1864 fu ammesso per la prima volta al Salon (Esmeralda che danza, 1864, poi da lui stesso distrutta) e ottenne commissioni per alcuni ritratti (Romain Lancaux, Cleveland, Museum of ...
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DAL FAVERO, Antonio
Giuseppe Pavanello
Figlio del pittore Vincenzo, nacque a Ceneda (oggi Vittorio Veneto, in prov. di Treviso) il 24 giugno 1842.
Vincenzo risulta iscritto, a diciotto anni, all'Accadernia [...] , le medaglie e gli accessit ottenuti negli anni 1862-1864. Come scultore, eseguì un altorilievo, scomparso, rappresentante Esmeralda, grande al vero, già sullo scalone del palazzo reale di Venezia, realizzato su commissione del marchese di Breme ...
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bambino-operaio
(bambino operaio), loc. s.le m. Bambino utilizzato come operaio. ◆ «è uno scandalo enorme che in una società evoluta e dove si inneggia alla modernità tutti i giorni esistano i bambini operai come nell’Inghilterra descritta...