spazio Sostantivo polisenso che designa in generale un’estensione compresa tra due o più punti di riferimento. Può essere variamente interpretato a seconda che lo si consideri dal punto di vista filosofico, [...] ’ambiente naturale per sviluppare la teoria delle funzioni di variabile reale.
Tipologie di spazi
S. affine. La struttura di s. affine in un insieme è essenzialmente legata all’esistenzadiun sistema di riferimento affine, che si può concepire come ...
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Filosofo greco (Stagira 384-83 a. C. - Calcide 322 a. C.). Fu, con Socrate e Platone, uno dei più grandi pensatori dell'antichità e di tutti i tempi. Nato da una famiglia di medici, si formò nell'Accademia [...] , in cui meglio il mortale si avvicina alla soddisfatta beatitudine diDio. Ciò non toglie che per A. soltanto nella vita sociale ; è necessario in conseguenza ammettere l'esistenzadiun quinto elemento, esclusivo di questi corpi: l'etere. Nella sua ...
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Matematico e filosofo (La Haye-en-Touraine 31 marzo 1596 - Stoccolma 11 febbraio 1650). Nel collegio dei gesuiti di La Flèche, seguì per nove anni (1605-1614) il consueto curriculum delle classi di grammatica, [...] . L'essenza dell'anima consiste dunque nel pensiero, o res cogitans. Di qui occorre muovere, come da una certezza assoluta, per provare sia l'esistenzadiDio, sia l'esistenzadiun mondo esterno, o res extensa. Analizzando il contenuto della nostra ...
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In senso oggettivo, il complesso di norme giuridiche, che comandano o vietano determinati comportamenti ai soggetti che ne sono destinatari, in senso soggettivo, la facoltà o pretesa, tutelata dalla legge, [...] propri tanto del d. interno (per es., l’esistenzadiun sistema accentrato di accertamento e attuazione del d.), quanto del d. al popolo, tramite Mosé, della Tōrāh (legge) da parte diDio sul monte Sinai, e tutte le norme, anche quelle che ...
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Intuizione e rappresentazione della modalità con cui i singoli eventi si susseguono e sono in rapporto l’uno con l’altro (per cui essi avvengono prima, dopo o durante altri eventi), vista o come fattore [...] di due divinità: Chronos, dio greco del t., e Crono, padre di Zeus, che divorava i suoi figli nel timore di essere un Nella fisica classica si postula, con I. Newton, l’esistenzadiun t. assoluto che «fluisce uniformemente e senza rapporto con alcun ...
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Filosofo (Königsberg 1724 - ivi 1804). Di genitori pietisti, K. ricevette, specie dalla madre, una severa educazione etico-religiosa: frequentò il Collegium Fridericianum, diretto dal pastore F. A. Schultz, [...] felicità. Se la legge morale deve peraltro valere, è necessaria un'adeguazione tra merito e felicità; ne segue la postulazione dell'esistenzadiun essere onnipotente (Dio), che possa, proprio perché non sottoposto a limitazioni, effettuare questa ...
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Scrittore e filosofo (Parigi 1694 - ivi 1778). Nato da famiglia borghese, ricevette un'eccellente educazione umanistica al collegio Louis-le-Grand tenuto dai gesuiti. Precocissimo autore di versi leggeri [...] sue posizioni gnoseologiche, vicine a quelle di Locke, fu fautore di una forma di deismo basato sull'ammissione diunDio "primo motore intelligente", eterno autore diun mondo altrettanto eterno; e di una religione naturale riconducibile a una serie ...
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Nel linguaggio filosofico e religioso, il governo del mondo e della storia degli uomini per opera diun essere divino (o diun principio superiore), il quale realizza i suoi piani secondo fini che trascendono [...] della ‘mano invisibile’ con cui A. Smith intese teorizzare l’esistenzadiun ordine naturale provvidenziale che, al di là delle intenzioni dei singoli, realizza il bene comune. L’idea di una p. immanente alla storia sarebbe poi stata articolata dalla ...
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Se guardiamo al numero altissimo di trattati e saggi dedicati formalmente all'e. nel secolo scorso e nei primi decenni del Novecento, pubblicati appunto sotto l'etichetta ufficiale di "estetica", lo confrontiamo [...] interveniva anche il peso di una tradizione estetica "progressista" e l'esistenzadiun marxismo già "positivizzato", come modo intransigente), un'e. metafisica ed esternamente sistematica: "Dopo aver sistemato la Verità e Dio - egli scriveva ...
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Filosofo e teologo (Roccasecca 1225 o 1226 - Fossanova 1274). Fanciullo, oblato nel monastero di Montecassino, studiò poi a Napoli ove ebbe maestri (la notizia è di G. Tocco) Martino di Dacia e Pietro [...] dottrina diDio. L'esistenzadiDio non è dimostrabile a priori (con l'argomento di s. Anselmo, detto poi ontologico) perché tale argomento comporterebbe un illecito passaggio dall'ordine del pensiero all'ordine dell'essere. L'esistenzadiDio si ...
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esistenza
eṡistènza s. f. [dal lat. tardo exsistentia, der. di exsistĕre «esistere»]. – 1. L’esistere, l’esserci: l’e. di Dio, dell’anima, degli uomini, del mondo, delle cose; affermare, negare, provare l’e. di Dio, dell’anima, ecc.; accertare...
dio2
dio2 (e Dio, soprattutto nel sign. 1) s. m. [lat. dĕus, pl. dĕi e dī] (pl. dèi, ant. e dial. dii; al sing. l’art. è il, al plur. gli; la d- iniziale ha sempre, dopo vocale, il raddoppiamento sintattico; v. anche iddio). – 1. a. L’Essere...