Diritto
Si chiama c. fortuito qualunque accadimento che renda inevitabile il verificarsi di un evento, costituendo l’unica causa efficiente di esso. Non ha valore concreto la distinzione tra c. fortuito [...] perfettamente determinato, così come per i filosofi cristiani convinti dell’esistenzadi un Dio provvidente, si dà c. solamente per l’incapacità della ragione di trovare le cause di un fenomeno. Analoga concezione ritorna in Spinoza, per il quale ...
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necessità Carattere, qualità, condizione di ciò che non può non essere o essere diversamente da come è.
Filosofia
Nel mondo greco, il termine corrispondente a n., ἀνάγκη, è adoperato inizialmente per [...] , della n. tornano a fondersi in virtù delle esigenze poste dal problema teologico della natura diDio. Coincidendo in essa essenza ed esistenza, razionalità e realtà, la n. intrinseca alla sua assoluta perfezione ideale s’identifica con l ...
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Sostantivo greco (λόγος «parola, discorso, ragione»), variamente usato nel linguaggio filosofico e teologico.
Per il più antico pensiero greco, incline a non distinguere l’aspetto verbale dall’aspetto [...] colui che colma l’abisso infinito che separa Dio e il mondo, è l’immagine diDio, l’archetipo del mondo sensibile, la forza dell’‘idea’, la quale dalla pura idealità di esso si aliena nella natura, mondo dell’esistenza inconsapevole, o idea ‘per sé’ ...
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In senso ampio, tutto ciò che arreca danno turbando comunque la moralità o il benessere fisico ed è perciò temuto, evitato, oggetto di riprovazione, di condanna o di pietà, di compassione ecc.
Filosofia
Il [...] essenza della realtà e da quello teologico della natura diDio e della sua azione sul mondo, sia che delle religioni come esperienza concreta di qualcosa che mette in pericolo l’esistenza dell’uomo e come presenza di forze negative che ne minacciano ...
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Filosofo, medico e riformatore religioso (Vilanova de Sixena, Aragona, 1511 - Ginevra 1553). Studente di diritto a Tolosa, si volse ben presto agli studî biblici, patristici e filosofici, venendo così [...] celebrità con i suoi studî di medicina (negò l'esistenza dei pori di comunicazione interventricolari del cuore e forse diDio (Cristo è un uomo che meritò di essere da Dio elevato a proprio figlio e Cristo è Dio non per natura ma per grazia: è Dio ...
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Anatomia
In biologia e in anatomia, materia organica e organo che presentano aspetto omogeneo e limiti ben definiti. S. bianca e s. grigia Le due componenti fondamentali del sistema nervoso centrale, così [...] da parte dell’uomo, dato il fondamento empirico di quest’ultima. Per G. Berkeley non è neppure necessario ammettere l’esistenzadi questo, seppure inconoscibile, sostrato, poiché è Dio stesso a porre tale idea nel nostro spirito, che la potrà ...
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Alice Gonzi
Filosofo, poeta, saggista, drammaturgo romeno (Iaşi, 1898 - Auschwitz-Birkenau 1944). Inizia la sua attività di intellettuale nella nativa Romania, per emigrare a Parigi nel 1923. Qui, incontra, [...] persino al punto di sfidare la volontà diDio e le leggi dell’etica che stringono l’uomo. «Si tratta di vivere la propria ricerca fuori delle categorie del pensiero, fuori del bene e del male, fuori delle prove». Ciò perché «l’esistenza è qualcosa ...
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Filosofo e mistico (Hochheim, presso Gotha, 1260 circa - Colonia 1328 circa), detto anche Meister Eckhart. Di nobile famiglia, entrato nell'ordine domenicano, fu priore e vicario in Turingia (1290-98), [...] molteplicità, ecc. In particolare, la riduzione della totalità dell'essere a Dio e l'affermazione della presenza diDio negli esseri come radice e attualità della loro esistenza hanno sollevato molte polemiche già tra i contemporanei che trovavano il ...
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Psicologo e filosofo inglese (South Shields, Durham, 1860 - Sydney 1944). Esponente di una tradizione illustre, quella della psicologia filosofica, ebbe notevole influenza nell'ambiente psicologico inglese; [...] cui negava la possibilità dell'esistenzadi sensazioni pure, indipendenti dall'attività di pensiero e dalle categorie concettuali), Si occupò anche di filosofia, in specie di etica e di estetica, nonché del problema del finalismo e diDio. Tra le ...
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trascendenza In filosofia, in generale la proprietà o la qualità di qualcosa che si trova al di là, va oltre un determinato ambito, e in questo senso t. è l’opposto di immanenza che indica invece ciò che [...] di t. viene per lo più a coincidere con quello di realtà soprasensibile e, nel cristianesimo, con quello diDio inteso l’esistenza umana nella sua individualità e temporalità scopre infatti il proprio limite nell’impossibilità di una qualsiasi ...
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dio2
dio2 (e Dio, soprattutto nel sign. 1) s. m. [lat. dĕus, pl. dĕi e dī] (pl. dèi, ant. e dial. dii; al sing. l’art. è il, al plur. gli; la d- iniziale ha sempre, dopo vocale, il raddoppiamento sintattico; v. anche iddio). – 1. a. L’Essere...
esistenza
eṡistènza s. f. [dal lat. tardo exsistentia, der. di exsistĕre «esistere»]. – 1. L’esistere, l’esserci: l’e. di Dio, dell’anima, degli uomini, del mondo, delle cose; affermare, negare, provare l’e. di Dio, dell’anima, ecc.; accertare...