Kieślowski, Krzysztof
Serafino Murri
Regista e sceneggiatore polacco, nato a Varsavia il 27 giugno 1941 e morto ivi il 13 marzo 1996. Rivelatosi all'attenzione internazionale grazie al monumentale film [...] testamento nella vita attuale: situazioni estreme, moralmente irrisolvibili, che mettono a dura prova l'idea dell'esistenzadiDio mentre ne evidenziano la necessità umana. I primi due episodi, realizzati indipendentemente con la Tor per finanziare ...
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Barth, Karl
Teologo protestante elvetico (Basilea 1886 - ivi 1968). Dal 1909 pastore in varie comunità, fu dal 1921 prof. onorario a Gottinga, dal 1925 prof. ordinario a Münster, dal 1930 a Bonn; dovette [...] B. a respingere la dottrina dell’analogia entis e ad accogliere la prova ontologica dell’esistenzadiDio (➔) quale unica possibile. In nome di un ritorno all’esperienza cristiana originaria – intesa come profezia e fede – B. sottolinea polemicamente ...
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fideismo
Sistema od orientamento filosofico o teologico che considera la fede come forma di conoscenza anteriore e superiore alla ragione, ritenuta incapace di attingere le più alte verità. Tale sfiducia [...] riconosciuta alla fede in senso stretto, in quanto si farebbe dipendere da questa la conoscenza della stessa esistenzadiDio (giudicata pertanto non dimostrabile razionalmente), o si attribuirebbe (semifideismo) a quello che la ragione afferma il ...
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La grande religione monoteistica fondata in Arabia nel 7° sec. da Maometto e, collettivamente, il sistema sociale, culturale e politico che ne assume i principi.
L’i. è l’ultima delle grandi religioni [...] (sunna) si sono tratti 99 epiteti, da cui la corrente teologica maggioritaria ha desunto i 13 attributi (ṣifāt) diDio: esistenza, eternità nel passato, eternità nel futuro, dissomiglianza da ogni cosa creata, indipendenza, unicità, vita, onniscienza ...
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PALEARIO, Aonio (Antonio Della Paglia)
Giuseppe Borgiani
Nato a Veroli verso il 1503, fu da giovane a Roma, e dopo il 1527 andò a Perugia; fu poi varie volte a Padova e a Siena, ovunque frequentando [...] , II, 95-144), ma è un'organica trattazione, fatta con precisi intenti religiosi, d'importanti questioni: esistenza, attributi, opere diDio; esistenza e natura dell. anima; sorti e sedi delle anime dopo la morte. Le dottrine, interamente ortodosse ...
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Filosofo (Wrington, Somersetshire, 1632 - Oates, Essex, 1704), uno dei promotori dell'Illuminismo inglese ed europeo, il primo teorico del regime politico liberale, l'iniziatore dell'indirizzo critico [...] puramente razionali, accanto alle conoscenze assolutamente certe (la certezza dell'esistenza dell'io; quella, per via dimostrativa, dell'esistenzadiDio; quelle riguardanti la conoscenza di rapporti fra le idee) devono trovar posto quelle la cui ...
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Filosofo (Breslavia 1679 - Halle 1754). Autore di riflessioni sull'etica e la morale, W. più che per le sue dottrine ha avuto importanza per l'esigenza, posta e sostenuta, che la filosofia debba avere [...] deduttivi" o "dogmatici" del Seicento, e culminante in un teismo fondato sulla dimostrazione "cosmologica" dell'esistenzadiDio. Nella filosofia morale W. seguì la tradizione della rinnovata scolastica aristotelica fiorita nel mondo delle università ...
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Monaco benedettino (m. 1083) del monastero di Marmoutier presso Tours. La sua fama è affidata al suo Liber pro insipiente, pubblicato anonimo per combattere l'argomento ontologico dell'esistenzadiDio, [...] sviluppato da s. Anselmo nel Proslogion. Alla dimostrazione dell'esistenzadiDio, che s. Anselmo deduceva dalla definizione diDio come aliquid quo maius nihil cogitari potest, G. obiettava come l'argomento importasse un indebito salto dall'esse in ...
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Filosofo (Parigi 1638 - ivi 1715). Seguace di R. Descartes, se ne discostò poi per alcuni aspetti. La sua tesi principale è che la mente umana, attraverso l'illuminazione, vede le idee (cioè le cose e [...] generale). Coerentemente alla sua teoria delle idee, M. modificò poi la prova cartesiana dell'esistenzadiDio, basandola sull'idea di infinito (e sulla distinzione tra pensiero e rappresentazione). Criticò quindi le argomentazioni cartesiane per l ...
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Termine filosofico usato per la prima volta al principio del 17° sec. da J. Lorhard (1606) e R. Goclenio (1613) e divulgato soprattutto da C. Wolff (1730) per designare la scienza dei caratteri universali [...] .) è il più celebre degli argomenti per dimostrare ‘a priori’ l’esistenzadiDio. La sua prima formulazione si trova in s. Anselmo d’Aosta: anche chi nega l’esistenzadiDio, ammette che Dio sia l’ente del quale non sia dato pensare ente maggiore; ma ...
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dio2
dio2 (e Dio, soprattutto nel sign. 1) s. m. [lat. dĕus, pl. dĕi e dī] (pl. dèi, ant. e dial. dii; al sing. l’art. è il, al plur. gli; la d- iniziale ha sempre, dopo vocale, il raddoppiamento sintattico; v. anche iddio). – 1. a. L’Essere...
esistenza
eṡistènza s. f. [dal lat. tardo exsistentia, der. di exsistĕre «esistere»]. – 1. L’esistere, l’esserci: l’e. di Dio, dell’anima, degli uomini, del mondo, delle cose; affermare, negare, provare l’e. di Dio, dell’anima, ecc.; accertare...