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Guido Favati
Il verbo figura solo nella Commedia. Indica un atto di preferenza, che si compie guidati da un determinato criterio. Così Matelda appare a D. sul prato del Paradiso terrestre [...] e canti, avrebbe coperto le sue grida di partoriente, e impedito a Saturno di accorgersi della nascita del suo nuovo figlio. (Diverso, notoriamente, è il racconto di Esiodo Teog. 453-506).
Eguale senso ha il verbo in If XIII 97 e Pd XXVII 102. ...
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Filosofo (Figline Valdarno 1433 - Careggi 1499). Autore di un ampio lavoro di traduzione e di commento dell'opera di Platone, di Plotino e degli scritti ermetici, fece conoscere alla cultura europea un [...] -58); presto iniziò il lavoro di traduttore: gli inni attribuiti a Orfeo, quelli attribuiti a Omero, la Teogonia di Esiodo, gli inni di Proclo; seguirono le versioni del Corpus Hermeticum, dei dialoghi di Platone (alcuni dei quali commentò: famoso ...
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Il complesso delle azioni umane nel corso del tempo, nel senso sia degli eventi politici sia dei costumi e delle istituzioni in cui esse si sono organizzate. Modernamente, anche tutto ciò che le condiziona [...] anche teorie che concepiscono lo sviluppo dell’umanità come un processo di decadenza a partire da un’originaria età dell’oro (Esiodo), o da una costituzione perfetta (Platone); in generale, la storiografia greca e quella romana non si ispirano a una ...
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ITALICI
Francesco RIBEZZO
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. Si designa con questo nome un gruppo di popolazioni che abitarono l'Italia antica, le quali presentano particolari affinità linguistiche che conferiscono loro una posizione [...] prossimamente sentita come nomen Latinum. A sud essa non raggiungeva le Paludi Pontine, mentre p. es., per la geografia di Esiodo (Theog., 1013 segg.), poiché nella leggenda Latino è figlio di Ulisse e di Circe, è un presupposto sicuro che Circei ...
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ORFISMO
Guido Calogero
. La setta religiosa greca degli orfici trae il suo nome dalla leggendaria personalità di Orfeo: ma difficile a determinare (v. per ciò orfeo) è fino a che punto la figura del [...] nozione delle dottrine teogoniche degli orfici: questi infatti, sull'esempio che fin dal sec. VIII a. C. aveva dato Esiodo, elaborarono nella forma di una teogonia le concezioni teologiche e cosmologiche che stavano a fondamento del loro verbo etico ...
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SCOLIO
Ettore BIGNONE
V. D. F.
. La parola σχόλιον nel significato tecnico di "commento a un passo di un'opera" s'incontra per la prima volta in Galeno, XVIII (2), 847; in Cicerone (Epist. ad Att., [...] , 200 di Erodiano, 170 di Tolomeo di Ascalona. Gli scolî a Esiodo sono dovuti a dotti bizantini, specialmente a Cherobosco (sec. VI-VII), (sec. XIV). Quest'ultimo compose scolî anche a Esiodo, Eschilo, Sofocle, Aristofane. Ma in generale gli scolî ...
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RIANO (‛Ριανός, Rhianus)
Augusto Rostagni
Poeta e grammatico dell'età alessandrina, vissuto - a quanto pare - nella seconda metà del secolo III a. C. I biografi antichi lo indicano come contemporaneo [...] astruserie. Queste medesime attitudini si manifestano nelle sue opere poetiche, le quali risentono molto dello studio di Omero, di Esiodo e, in generale, dei classici maggiori.
Scrisse epigrammi, per lo più erotici; una dozzina dei quali ci sono ...
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Le forme dello scambio e i sistemi premonetali e monetali
Carmen Martinelli
Renata Cantilena
Lorenza-Ilia Manfredi
Maria Cristina Molinari
Daniele Castrizio
Richard Hodges
Maria Giovanna Stasolla
Fabrizio [...] nozione di equivalenza, come ad esempio nell'episodio dello scambio delle armi fra Glauco e Diomede nell'Iliade (VI, 230-36) o in Esiodo (Op., 353-55). Lo scambio ha luogo fra oggetti e merci. Il bue compare in vari punti dell'Iliade e dell'Odissea ...
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In generale, conformità del comportamento a una norma, ritenuta a sua volta giusta sulla base di parametri normativi e criteri di valutazione che attingono a sfere diverse: la morale, il diritto, la politica, [...] status sociale. L’etica ‘eroica’ della società guerriera descritta da Omero esclude ogni idea di g. come uguaglianza, ma già con Esiodo (7° sec. a.C.) la prospettiva cambia: il ‘rispetto del limite’ diviene la regola (νόμος) imposta da Zeus a tutti ...
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Leopardi, Giacomo
Domenico Consoli
Nel giudizio fondamentalmente negativo che il compilatore della Crestomazia poetica ancora manteneva tra il 1827 e il 1828 intorno alla letteratura italiana dei secoli [...] , era motivo comune nella saggistica del secondo Settecento. Pertanto più che dal Preambolo alla volgarizzazione della Titanomachia di Esiodo, dove il parallelo è per la prima volta istituito, la nostra attenzione sarà richiamata dal Discorso di un ...
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titanomachia
titanomachìa s. f. [dal gr. Τιτανομαχία, comp. di Τιτᾶνες, i titani, e -μαχία «-machia»]. – Nella mitologia greca, la lotta di Zeus e degli altri dèi dell’Olimpo contro i titani per la conquista del trono celeste, narrata da Esiodo...
georgico
geòrgico agg. [dal lat. georgĭcus, gr. γεωργικός «agricolo», comp. di γῆ «terra» e ἔργον «opera»] (pl. m. -ci). – Relativo alla vita dei campi o alla coltivazione della terra: lavori g.; strumenti georgici. Poema g., poema didascalico...