1. Tribuno della plebe nel 232 a. C., fece approvare una legge per l'assegnazione viritana dell'Agro Piceno e Gallico, nella quale la tradizione aristocratica vide l'inizio della crisi politica interna [...] romana e la causa del tumultus gallico del 225. Console nel 223, riportò sugl'Insubri una vittoria di cui la tradizione ostile imboscata sul Trasimeno, perì con quasi tutto il suo esercito. La tradizione patrizia lo ha perseguitato soprattutto per la ...
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Nobile trevero, servì dapprima nell'esercito romano, ma nel 70 d. C. si unì alla rivolta capeggiata da Civile, aderendo al suo programma di costituzione di un impero gallico. Sconfitto dai Romani e poi, [...] a sua volta, vincitore, combatté anche al fianco dei Batavi; non si hanno ulteriori notizie di lui ...
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FRACASTORO, Girolamo
Arturo CASTIGLIONI
Ca. C.
Nato a Verona nel 1478 (non nel 1483), morto nella paterna villa d'Incaffi l'8 agosto 1553, fu poligrafo così dotto da parere quasi mente universale. [...] rimase per qualche tempo fino a che, sconfitto l'esercito della repubblica, ritornò in patria. Legato in amicizia in versi la più celebre è il poema Syphilis sive de Morbo gallico (Verona 1530), in tre libri d'esametri nel quale tratta dell ...
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SERVITÙ
Giuseppe GROSSO
Luigi RAGGI
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Manlio UDINA
. Con questo termine si indicano modernamente sia le servitù secondo la tradizionale definizione accolta nella compilazione giustinianea (servitù [...] sviluppò a partire dalla ricostruzione di Roma dopo l'incendio gallico, l'uso di case a più piani, che ricevette fine supremo della difesa dello stato e l'approvvigionamento dell'esercito e della popolazione. Non bisogna però annoverare tra questi ...
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TACITO, P. Cornelio (P. Cornelius Tacitus)
Arnaldo MOMIGLIANO
Gino FUNAIOLI
Storico romano, vissuto fra il sec. I e II d. C. Ciò che di lui si sa con sicurezza è ben poco. Il prenome stesso, che da [...] e l'intonazione iniziale della Germania è quella del De bello gallico -, in Sallustio, in Livio, in Plinio il Vecchio, a tacere di minori, e poi da negozianti, da ufficiali dell'esercito, da Germani soggiornanti in Roma, da vie svariate. II volumetto ...
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SENONI (Senŏnes)
Léopold Albert Constans
Popolo celtico, uno dei più potenti della Gallia, che occupava la parte meridionale della Champagne e quella settentrionale della Borgogna, i dipartimenti della [...] Alesia, i Senoni fornirono 12.000 uomini all'esercito venuto in soccorso. Ma Cesare restò sempre padrone due oppida di Senoni sono nominati nel VII libro del De bello gallico: Vellaunodunum (Montargis), presa da Cesare all'inizio della campagna del ...
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RUCELLAI
Antonio Panella
. Dei Rucellai non si hanno notizie, se non dalla metà del secolo XIII con un Alamanno soprannominato Oricellario, dalla scoperta che egli aveva fatta di una tintura per i pannilani [...] di una Historia de bello pisano, di un De bello gallico sulla spedizione di Carlo VIII in Italia, di un trattato sulle vita religiosa sono degni di memoria: Pandolfo di Giovanni, che esercitò a lungo l'arte del cambio (scrisse anche un Trattato ...
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MASSA, Nicola
Pietro CAPPARONI
Insigne anatomista, nato nel 1504 (?) a Venezia, ivi morto nel 1589. Studiò medicina a Padova ed esercitò in patria, ove insegnò anatomia. Sul sepolcro a S. Domenico di [...] 1540, 1556; Examen de venae sectione, et sanguinis missione in febribus, ex humorum putredine ortis, ecc., Venezia 1560, 1568 in-4°; Liber de morbo gallico, Venezia 1536, 1563; Epistolarum medicinalium tomus primus et alter, Venezia 1542, 1550, 1558. ...
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LUERNO
Arturo Solari
. Re della popolazione gallica degli Arverni. Questo popolo, che esercitò dal passaggio di Annibale fin quasi alla conquista romana un'effettiva supremazia sugli altri Galli, ebbe [...] stranieri e specialmente nei Romani l'inizio di quei sospetti che dovevano poi, in parte, condurre alla conquista del popolo gallico.
Bibl.: C. Jullian, Histoire de la Gaule, II, Parigi 1909, pp. 548-50; A. Holder, Altcelt. Sprachschatz, II, p. 293 ...
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LUVIGINI, Aloisio (Luisinus)
Agostino Palmerini
Medico, nato a Udine al principio del sec. XVI; esercitò la professione a Venezia.
Dei suoi scritti, specialmente notevoli: De morbo gallico omnia quae [...] extant apud medicos cuiusque nationis (Venezia 1566-67) e Aphrodisiacus, sive de lue venerea in duo volumina bipartitus, continens, ecc. (ivi 1599); scrisse inoltre: Aphorismi Hippocratis hexametro carmine ...
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luogotenente
luogotenènte s. m. [comp. di luogo e del part. pres. di tenere]. – 1. In genere, chi tiene temporaneamente un ufficio (per lo più una carica altissima) invece di un’altra persona: l. del re, la persona alla quale il re delega,...
drungario
drungàrio s. m. [dal gr. biz. δρουγγάριος, der. di δροῦγγος «schiera», e questo dal lat. tardo drungus, di origine gallica]. – Grado dell’esercito bizantino; in origine, il capo del drùngos, reparto che nell’esercito bizantino poteva...