L’insieme delle truppe combattenti a piedi.
Gli eserciti antichi
La f. costituì il nerbo degli antichi eserciti greci, ellenistici e romani, nei quali la cavalleria ebbe sempre funzioni ausiliarie. Le [...] ancora affidato a masse di cavalleria, tenute in riserva e lanciate al momento opportuno.
La Rivoluzione francese apre l’epoca degli eserciti moderni, nei quali la f. si dimostra veramente regina delle battaglie. Nel periodo napoleonico la divisione ...
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Insegna militare che distingue i soldati di uno stesso corpo da quelli di altri Stati o di altri corpi; per estensione raggruppamento di soldati raccolti sotto un’unica insegna o di volontari, che esercitano [...] feudali e i Comuni medievali vi erano nell’esercito corporazioni non militari di musicisti che segnavano la cadenza contrafagotto e serpentone). Ulteriore impulso si ebbe dalla Rivoluzione francese, che impiegava spesso la b. nelle feste civiche. La ...
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In origine freccia per balestre; nell’esercito di Carlo V (1530) arma da fuoco portatile molto pesante, appoggiata su una forcella piantata nel terreno; era affidato a soldati di eccezionale prestanza [...] morte di quest’ultimo, passò al servizio reale. Soppressi dalla Rivoluzione francese, riapparvero nel 1814 per sparire definitivamente nel 1815. Nell’esercito sardo si chiamarono moschettieri i soldati destinati alla vigilanza dei militari condannati ...
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Armi
Richard A. Gabriel
Introduzione: dalla preistoria al Medioevo
I ritrovamenti archeologici inducono a ritenere che le prime armi usate dall'uomo abbiano fatto la loro comparsa durante l'ultima glaciazione, [...] di questo tipo. Essa ebbe inizio come uno scontro tra eserciti feudali e terminò quando ormai la guerra aveva assunto i un bersaglio distante oltre 9 km.
Già nel 1870 i Francesi avevano impiegato la mitrailleuse, una mitragliatrice a 25 canne molto ...
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Missili
Nicola Nosengo
Da fuochi artificiali ad armi micidiali
I missili, o razzi, sono oggetti che volano sfruttando la combustione di una sostanza propellente, solida o liquida, e vengono lanciati [...] volta armi simili.
I razzi sviluppati da Congreve entrarono nella dotazione dell’esercito e della marina britannici, che li usarono già nel 1805 per attaccare la flotta francese a Boulogne, e poi ancora durante le guerre napoleoniche. Restavano però ...
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servizio In senso astratto, rapporto di soggezione o sudditanza; in particolare, in epoca feudale, l’obbligo del vassallo di rendere tutti i servigi che fossero compatibili con la sua qualità di uomo libero.
Lavoro [...] , la milizia mobile, adibita soprattutto alla difesa delle fortezze. Nel 1791 l’Assemblea costituente francese riordinò l’esercito, sulla vecchia base dei professionisti volontari; il principio del reclutamento obbligatorio generale fu introdotto ...
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tattica Branca dell’arte e della tecnica militare che indica i principi e studia le modalità per schierare le truppe e farle manovrare sul campo di battaglia allo scopo di sopraffare il nemico. Non è una [...] al 1914. Mutamenti radicali si ebbero però soltanto a seguito della Rivoluzione francese, con il ritorno degli eserciti nazionali e quindi delle masse al posto dei mercenari. Le armate rivoluzionarie, dopo qualche successo iniziale, misero ben ...
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Unità tattica di fanteria, istituita durante la guerra dei Trent’anni da Gustavo di Svezia, replicata in Francia dal maresciallo H. de Turenne e poi adottata in tutti gli eserciti europei. Alla sua costituzione [...] formata da battaglioni e tale rimase fino alla Rivoluzione francese, quando, divenuto anche il reggimento unità tattica, il 1938.
Nell’organizzazione attuale dell’Esercito italiano, come in tutti gli altri eserciti occidentali, la b. è una grande ...
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Soldati a piedi o a cavallo, con armatura leggera. La milizia dei c. ebbe per la prima volta un proprio ordinamento nell’esercito prussiano con Federico II e in quello francese quando il maresciallo V. [...] in compagnie (1760) poi in reggimenti. I primi c. dell’esercito piemontese si costituirono in Piemonte nel 1786 e in Toscana nel 1794 e ricomparvero una volta cessata l’occupazione francese nel 1814. Nuclei o reparti volontari di c. si formarono ...
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La Rivoluzione scientifica: luoghi e forme della conoscenza. Arsenali, miniere e botteghe
Pamela O. Long
Arsenali, miniere e botteghe
Nei secc. XVI e XVII le città e i territori di tutta Europa contavano [...] , che proveniva da una facoltosa famiglia di Lione, era collegato ad alcuni intellettuali francesi di spicco a Parigi, tra i quali Marin Mersenne, ed esercitò un forte influsso perfino su Blaise Pascal, che sosteneva di essere stato suo discepolo ...
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ordine
órdine s. m. [lat. ōrdo ōrdĭnis]. – 1. a. Disposizione regolare di più cose collocate, le une rispetto alle altre, secondo un criterio organico e ragionato, rispondente a fini di praticità, di opportunità, di armonia, e sim.: mettere,...
legione
legióne s. f. [dal lat. legio -onis, der. di legĕre «raccogliere, scegliere»]. – 1. Nella Roma antica, nome con cui era indicata originariamente la leva dei cittadini, quindi l’intero esercito, e infine l’unità tattica e organica dell’esercito,...