Critico d'arte e riformatore sociale (Londra 1819 - Brantwood, Lake District, 1900). La sua formazione è riferita nelle belle pagine autobiografiche di Praeterita (pubbl. tra il 1885 e il 1889; rimasto [...] O. Rood, Modern chromatics, 1879, tradotto in francese nel 1881, Théorie scientifique des couleurs). Lo studio dei 84); Munera pulveris (1872). L'apostolato sociale di R. si esercitò anche nel campo pratico: entrato, alla morte del padre, in possesso ...
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Pittore francese (Montauban 1780 - Parigi 1867). Direttore dell'Accademia di Francia a Roma (1834-41), esercitò, anche attraverso il suo frequentatissimo studio, una profonda influenza sulla pittura francese [...] accanto ai temi desunti dalla tradizione classica e mitologica, I. amò interpretare anche episodî della storia medievale francese ma soprattutto soggetti esotici ispirati alla iconografia delle miniature persiane o ai resoconti dei viaggiatori del 19 ...
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Poeta tragico francese (Rouen 1606 - Parigi 1684). Fu allievo dei Gesuiti (1615-22), poi studiò diritto ed esercitò per varî anni la professione d'avvocato; visse semplicemente. La sua prima composizione [...] casistica. Dalle discussioni che nacquero dalle prime rappresentazioni del Cid, uscì in forma definitiva la poetica della tragedia classica francese. Sulla via da lui stesso aperta il C. diede tre altri capolavori: Horace (1640), Cinna ou La clémence ...
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Uomo politico (Arras 1758 - Parigi 1794). Fu tra le maggiori personalità della Rivoluzione francese. Divenuto capo del club dei giacobini, si oppose con intransigenza alle forze rivoluzionarie moderate. [...] richiedeva atti estremi.
Vita e attività
Studente borsista (1769-81) del collegio Louis-le Grand, terminati gli studi, esercitò l'avvocatura ad Arras. Nel 1789 fu eletto deputato agli Stati Generali; intransigente nei suoi principi democratici, si ...
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Generale italo-austriaco (Parigi 1663 - Vienna 1736); figlio di Eugenio Maurizio e di Olimpia Mancini, destinato alla carriera ecclesiastica, chiese invano (1683) a Luigi XIV di entrare nel suo esercito. [...] 1701), sconfiggendo poco dopo F. Villeroi a Chiari. Il nuovo comandante francese, L.-J. Vendôme, fu battuto (1702) a Luzzara, ma vicario d'Italia nel 1724, attese a riordinare l'esercito. Scoppiata la guerra di successione polacca (1733-35), al ...
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Uomo di stato francese (Parigi 1641 - Versailles 1691). Segretario di stato per la Guerra, contribuì alla formazione di un esercito moderno e nazionale con una serie di provvedimenti, tra cui un generale [...] con il solo criterio dell'anzianità e del merito. Creò nove corpi di cadetti, aperti anche alla gioventù borghese; riordinò l'esercito dando a tutte le armi un'uniforme, simbolo di ordine e di eguali doveri. Dotò la fanteria di baionetta (1678 ...
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Inventore francese (Chitenay, presso Blois, 1647 - Londra 1714). Medico e cultore di fisica a Parigi; passato in Inghilterra, collaborò con R. Boyle, fu accolto nella Royal Society di Londra e infine divenne [...] tra i maggiori precursori della moderna macchina a vapore.
Vita e opere
Studiò medicina a Parigi, vi prese la laurea. Medico, esercitò per qualche tempo la sua professione; poi, a Parigi, si dedicò a ricerche di fisica sotto la guida di Ch. Huygens ...
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Filosofo francese (Montrouge 1845 - Parigi 1921); prof. dal 1888 di storia della filosofia moderna alla Sorbona, presidente dcll'Accademia di scienze morali e politiche, membro dell'Accademia di Francia; [...] capo a un Dio creatore e provvidenziale) rifacendosi alla tradizione del pensiero francese da Ravaisson-Mollien a Lachelier. Notevole influsso, anche in Italia, esercitò pure il saggio Science et religion dans la philosophie contemporaine (1908), che ...
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Filosofo francese (Lilla 1805 - Montreux 1872). Scrittore e oratore di rara finezza, esercitò larga influenza sulla spiritualità francese della fine del 19º secolo. Il suo pensiero è in diretta polemica [...] con il razionalismo moderno: egli sostiene che le prove tradizionali dell'esistenza di Dio vanno integrate da un più profondo fondamento umano; l'uomo nella sua stessa finitezza ha il senso dell'infinito ...
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Figlia (Versailles 1727 - ivi 1759) di Luigi XV. Si adoperò perché al marito Filippo di Borbone venisse assegnato il ducato di Parma e Piacenza, nel quale esercitò la sua influenza per orientarne la politica [...] , appoggiando l'afflusso, oltre che di uomini di governo, di artisti, letterati e artigiani francesi. Curò che francese fosse l'educazione dell'infante Ferdinando sotto la guida di E. de Condillac e di altri, e protesse G.-L. Du Tillot, che riuscì ...
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ordine
órdine s. m. [lat. ōrdo ōrdĭnis]. – 1. a. Disposizione regolare di più cose collocate, le une rispetto alle altre, secondo un criterio organico e ragionato, rispondente a fini di praticità, di opportunità, di armonia, e sim.: mettere,...
legione
legióne s. f. [dal lat. legio -onis, der. di legĕre «raccogliere, scegliere»]. – 1. Nella Roma antica, nome con cui era indicata originariamente la leva dei cittadini, quindi l’intero esercito, e infine l’unità tattica e organica dell’esercito,...