(pol. Wisła; russo Visla; ted. Weichsel) Fiume dell’Europa centro-orientale (1047 km; bacino di 194.300 km2) che scorre interamente in Polonia, della quale è il principale corso d’acqua. Nasce nei Beschidi [...] San. La portata alla foce ha una media di 1120 m3/s, con minimi in estate (500 m3/s o meno) e massimi in aprile (oltre 10.000 m3/s).
Legione della V. Legione polacca costituita da Napoleone I nel 1807; fece parte dell’esercitofrancese fino al 1814. ...
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Rivoluzionario e scrittore russo (Vilnius 1879 - Mosca 1925). Membro del partito socialista rivoluzionario dal 1903, fu a capo della sua organizzazione terroristica e durante la prima guerra mondiale combatté [...] nell'esercitofrancese. Tornato in Russia, dopo la rivoluzione del febbr. 1917 fu viceministro della Guerra, ma fu obbligato alle dimissioni per il suo appoggio al tentativo insurrezionale di L. G. Kornilov (ag. 1917). Successivamente, avverso alla ...
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Generale (Moulins, Borbonese, 1670 - Philippsburg, Baden, 1734). Figlio naturale di Giacomo di York (poi Giacomo II d'Inghilterra), educato in Francia, passò in Inghilterra all'avvento al trono del padre [...] Fiandra (Neerwinden, 1693, dove fu preso prigioniero); in Spagna (1704), durante la guerra di successione spagnola, comandava l'esercitofrancese. Ceduto il comando al maresciallo R. de Tessé, represse duramente la rivolta dei Camisardi, e (s'era già ...
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Giacobino italiano (Sortino 1768 - Napoli 1799). Medico, legato a Napoli all'ambiente democratico filo-francese, tra il 1792 e il 1793, accusato di aver consegnato all'ammiraglio francese i piani delle [...] fortificazioni del porto e della città, dovette emigrare a Roma, da qui a Genova e infine a Nizza. Entrato nell'esercitofrancese, partecipò valorosamente alla campagna d'Italia, dapprima col gen. Laharpe, poi col gen. Joubert, cui salvò la vita nel ...
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Uomo politico haitiano (n. presso Cap Français, od. Cap Haïtien, 1743 - m. Fort de Joux, Pontarlier, 1803), partecipò attivamente all'insurrezione degli schiavi (1791). Colonnello dell'esercito spagnolo, [...] ; quando la Francia repubblicana proclamò la libertà degli schiavi (1794) passò nell'esercitofrancese e divenne comandante supremo delle truppe di Haiti. Combatté contro gli Inglesi, che (1798) dovettero ritirarsi, sconfisse quindi A. Rigaud, capo ...
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Maresciallo di Francia (n. seconda metà sec. 14º - m. 1462). Capitano di Genova nel 1409, combattente con il duca di Borbone dal 1410 al 1414 contro gli Inglesi e i Borgognoni, governatore del delfino, [...] d'Arco, uno dei sostenitori più convinti della guerra contro gli Inglesi e uno dei maggiori fautori delle riforme dell'esercitofrancese. Fu coinvolto nei disordini della nobiltà contro il sovrano: in disgrazia nel 1429, ribelle col duca Carlo di ...
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Nome con cui è noto il generale Giuseppe Vanini (n. Elba - m. ivi 1866). Rapito da corsari barbareschi e condotto a Tunisi, divenne il segretario del bey. Fu poi al servizio della Francia e partecipò alla [...] ; batté (1831) i Cabili, spingendosi fino a Miliana, e s'impadronì di Bona. Fu bey di Costantina finché (1835) l'esercitofrancese non venne respinto. Propose un piano di pacificazione dell'Algeria, cui s'ispirò poi il gen. Th.-R. Bugeaud, del quale ...
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Uomo politico e scienziato (forse Teano 1753 circa - Parigi 1835); frate scolopio, si occupò di scienze fisiche e matematiche e si diede all'insegnamento in Napoli, diffondendo i principî giacobini tra [...] del 1794, la cui scoperta lo costrinse però alla fuga. Tornato a Napoli (1799) come farmacista in capo dell'esercitofrancese, divenne capo del governo provvisorio ma fu vivamente contrastato per le sue idee radicali. Caduta la repubblica, riprese il ...
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Frazione del comune di Alessandria, in Piemonte (od. Spinetta Marengo). È nota per la battaglia che vi fu combattuta il 14 giugno 1800 tra l’esercitofrancese, comandato da N. Bonaparte, e gli Austriaci [...] del maresciallo F.M.B. Melas. La vittoria diede a Bonaparte la possibilità di un consolidamento politico del suo consolato e creò le premesse dell’Impero.
Si chiamò marengo la moneta d’oro coniata a Torino ...
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Generale e politico (Parigi 1678 - ivi 1766); figlio di Anne-Jules; comandò l'armata del Roussillon nella guerra di Spagna (1704) riportando brillanti successi sugli Inglesi e reprimendo l'insurrezione [...] inviato in Italia (1735), dove batté a più riprese le forze imperiali; ebbe poi (1742) il comando di tutto l'esercitofrancese, che durante la guerra di successione austriaca condusse alla vittoria nella battaglia di Fontenoy, nel 1745. Fu in seguito ...
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ordine
órdine s. m. [lat. ōrdo ōrdĭnis]. – 1. a. Disposizione regolare di più cose collocate, le une rispetto alle altre, secondo un criterio organico e ragionato, rispondente a fini di praticità, di opportunità, di armonia, e sim.: mettere,...
legione
legióne s. f. [dal lat. legio -onis, der. di legĕre «raccogliere, scegliere»]. – 1. Nella Roma antica, nome con cui era indicata originariamente la leva dei cittadini, quindi l’intero esercito, e infine l’unità tattica e organica dell’esercito,...