Biblista e teologo protestante (Fröndenberg, Vestfalia, 1802 - Berlino 1869), prof. (dal 1826) a Berlino. Fondò e diresse fino alla morte la Evangelische Kirchenzeitung; di rigido indirizzo luterano, è [...] il maggior rappresentante della teologia ed esegesi "ortodossa" (positiv; positiv-gläubig) protestante; avversario di ogni forma di razionalismo, combatté la filosofia di F. Schleiermacher e della scuola hegeliana. Tra le sue opere: Christologie des ...
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Storico tedesco del cristianesimo (Falkenberg, Berlino, 1857 - Marburgo 1938), prof. di storia della Chiesa a Marburgo (1889), dal 1924 prof. emerito. Fra i suoi lavori, i più importanti sono quelli dedicati [...] alla critica e all'esegesi neotestamentaria (Die Gleichnisreden Jesu, 2 voll., 1888-99; Einleitung in das Neue Testament, 7a ed. 1931). ...
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Teologo e biblista (Madrid 1920 - Salamanca 1998); gesuita (1935), ha studiato al Pontificio Istituto Biblico dove ha tenuto dal 1957, per quasi quarant'anni, corsi di introduzione speciale all'Antico [...] Testamento, di Ermeneutica biblica, di Esegesi e Teologia dell'Antico Testamento. Si è occupato specialmente del linguaggio della Bibbia e degli aspetti letterarî della medesima. Tra le pubblicazioni principali: Estudios de poética hebrea (1963); La ...
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Esegeta biblico e orientalista (Bastida de' Dossi 1875 - Roma 1965), dal 1892 nella Compagnia di Gesù; si diede agli studî biblici e orientalistici nell'univ. di S. Giuseppe a Beirut e nel Pontificio istituto [...] dall'Antico Testamento nello stesso istituto; dal 1929 consultore della Pontificia commissione biblica. Ha pubblicato numerosissimi studî di esegesi biblica e versioni dei libri dell'Antico Testamento. Tra le sue opere: Un commento a Giobbe di ...
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Teologo anglicano (Dublino 1828 - Cambridge 1892); prof. all'Emmanuel College di Cambridge (1872). Insieme a B. F. Westcott e a J. E. B. Mayor fondò il Journal of classical and sacred philology; studioso [...] soprattutto di critica ed esegesi neotestamentaria, curò con Westcott l'edizione del testo greco del Nuovo Testamento (1881) che si staccò definitivamente dal textus receptus, e ne curò l'importante introduzione. ...
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Teologo premostratense (Harveng, Belgio, 1100 circa - Bonne-Espérance 1183). Priore (dal 1130 circa), destituito ed esiliato (1149-52) e poi abate (1158-82) di Bonne-Espérance. Scrisse, con larga cultura [...] classica e patristica, in prosa rimata, di esegesi (commento al Cantico), vite di santi, un importante De institutione clericorum; fu in corrispondenza con s. Bernardo e Rainaldo di Dassel. ...
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PETERSON, Erik
Paolo BREZZI
Teologo, storico e archeologo, nato ad Amburgo il 7 giugno 1890. Studiò teologia protestante a Strasburgo, Berlino, Gottinga e Basilea; nel 1924 divenne professore a Bonn [...] di storia della Chiesa e di esegesi del Nuovo Testamento, è stato sempre contrario all'indirizzo idealistico e alla scuola "comparata" e amico di K. Barth. Convertitosi al cattolicesimo, nel Natale 1929 ricevette il battesimo in S. Pietro a Roma; in ...
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Biblista tedesco (Plauen 1841 - Halle 1910). Fu professore nelle università di Basilea, Tubinga e Halle. Curò il rifacimento della grammatica ebraica di W. Gesenius e scrisse in proprio una Grammatik des [...] Biblisch-Aramäischen (1884). Nel campo dell'esegesi, il suo nome è legato alla traduzione, con introduzioni e note, dei libri dell'Antico Testamento (Die Heilige Schrift des Alten Testaments, 2 voll., 1892-94), che ebbe varie edizioni (la 3a, curata ...
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Biblista e teologo tedesco (n. Francoforte sul Meno 1928), gesuita; sacerdote nel 1956, dal 1964 prof. di teologia biblica dell'Antico Testamento alla Hochschule Sankt Georgen di Francoforte sul Meno (emerito [...] dal 1996) e dal 1966 anche di esegesi dei libri storici dell'Antico Testamento al Pontificio istituto biblico di Roma. Tra le sue opere: Das Hauptgebot (1963); Höre, Israel (1965; trad. it. 1968); Vom Verstehen der Heiligen Schrift (1965); ...
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Canonico regolare (m. Wigmore 1175) dell'abbazia di S. Vittore presso Parigi; inglese di nascita, discepolo e successore di Ugo, divenne primo abate di Wigmore, che dovette lasciare per dissensi interni, [...] ma dove poi ritornò. Conoscitore dell'ebraico e dell'esegesi rabbinica, lasciò un commento all'Antico Testamento, che esercitò grande influenza sebbene la sua interpretazione dell'Emanuele (Isaia, 7, 14) in senso meramente letterale e storico ...
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esegesi
eṡegèṡi (alla greca eṡègeṡi) s. f. [dal gr. ἐξήγησις, der. di ἐξηγέομαι «guidare, spiegare, interpretare»]. – Propriam., l’esposizione dichiarativa di un testo, in cui si compendia e si conclude l’attività critica dell’interprete;...
esegetico
eṡegètico agg. [dal lat. tardo exegetĭcus, gr. ἐξηγητικός] (pl. m. -ci). – Di esegesi, espositivo, esplicativo: note e., commento e., lezioni e.; che concerne l’esegesi: studî, lavori esegetici. ◆ Avv. eṡegeticaménte, con riguardo...