LETTERARIA, STORIOGRAFIA
Andrea Battistini
Italia. − Finché, negli anni Trenta e Quaranta, prevaleva negli studi l'indirizzo neoidealistico, contrastato al più dall'impostazione divergente della cultura [...] e culturale ha provveduto l'acume filologico di G. Contini, artefice impeccabile di restauri testuali e di esegesi ricche di esplicazioni dialettologiche, metriche, glottologiche. Con lui, altri studiosi di filologia romanza (A. Monteverdi, A ...
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La scienza bizantina e latina prima dell'influsso della scienza araba. La struttura del sapere
Alfonso Maierù
La struttura del sapere
La classificazione delle conoscenze
Gli elementi fondamentali adottati [...] alle altre filosofie e religioni; poiché l'indagine filosofica ormai consisteva nell'esegesi dei testi dei filosofi del passato, anche il discorso cristiano si poneva come esegesi di un testo, quello rivelato, per interpretare il quale erano messe a ...
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CORBINELLI, Iacopo
Gino Benzoni
Nacque a Firenze, il 12 dic. 1535, da Raffaello (di Pandolfò di Tommaso, forse quel "conte Raffaello Corbinelli" che spedisce, il 3 genn. 1537, da Pisa una lettera al [...] E. Cecchi-N. Sapegno, III, Milano 1966, p. 765; IV, ibid. 1966, pp. 143, 614; V, ibid. 1967, p. 57; A. Vallone, ... esegesi dantesca nei secc. XVI e XVII..., Lecce 1966, p. 114; Id., ... Dante nel Cinquecento..., Firenze 1969, pp. 45 n. 1, 113, 133 ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Niccolò Machiavelli
Gennaro Maria Barbuto
«Essendo voi sempre stato ut plurimum extravagante di opinione dalla commune, et inventore di cose nuove et insolite» (Guicciardini a Machiavelli, Modena, 18 [...] o la rovina o il fragello (Discorsi, I, 12, cit., t. 1, pp. 85-86).
L’errore era scaturito da un’esegesi ‘quietistica’ del cristianesimo, che aveva indotto gli uomini a deporre le loro virtù eroiche e patriottiche. Machiavelli riteneva che la ragione ...
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CALDERINI (Calderinus, Caldarinus, de Caldarinis), Domizio (Domitius, Domicius, Dominicus)
Alessandro Perosa
Nacque a Torri del Benaco agli inizi del 1446 da Antonio e da Margherita di Domenico Pase. [...] Licofrone, Pausania, Strabone, Apollonio e il suo scoliaste. Il C. riuscì spesso a superare la barriera costituita dall'esegesi medievale, attingendo a nuove fonti greche e latine, e alle parafrasi dei commentatori tradizionali cercò di sostituire il ...
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ACCURSIO (Accorso), Mariangelo
Augusto Campana
Nato ad Aquila, come sembra, nel 1489 da Giovan Francesco, cancelliere del Comune aquilano, e da una Tebaldeschi di Norcia. Anche il padre non era aquilano [...] polemiche umanistiche sullo stile latino: ma non è mai stata sottoposta a un esame filologico analitico e ad una precisa esegesi che soli potrebbero rivelarne compiutamente il significato.
È probabile che ancora per molti anni l'A. si trattenesse in ...
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MANFREDI, Muzio
Franco Pignatti
Discendente da un ramo ravennate della famiglia degli antichi signori di Faenza, il M. nacque a Cesena (M. Manfredi, Lettere brevissime, Venetia 1606, nn. 187, 292), [...] che regolano i rapporti tra i due sessi, a partire dal sincero riconoscimento delle doti umane e intellettuali femminili: l'esegesi del sonetto è circoscritta alle ultime pagine.
Nello stesso anno e ancora per i tipi di Benacci il M. diede fuori ...
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CIMA, Antonio
Piero Treves
Nato a Valmadrera (Como) da Carlo e da Angelica Rossi il 29 nov. 1854, naturalmente partecipò dei frutti, del retaggio, dei propositi e degl'impegni della coeva cultura lombarda, [...] 1885 e la seconda "interamente rifusa" del 1900 (ristampata, Torino 1921-1923), dove difetta qual si voglia tentativo di esegesi storico-psicologica, di rispondere dunque al duplice quesito di cos'è, per Cicerone, l'oratore e del perché, e proprio ...
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FERRANTI, Mauro
Franco D'Intino
Nacque a Ravenna il 9 apr. 1805 da Gaspare e Peppina Ghirardi.
Sacerdote, insegnante privato di eloquenza e filosofia, i suoi studi gli permisero di concorrere alla cattedra [...]
Ad una suggestione del pensiero di V. Gioberti è dovuto invece lo sviluppo di un altro punto cardine della sua esegesi dantesca, la concezione della Commedia come "Idea" ("Il lavoro di Dante propriamente parlando, non ha protagonista; o più tosto il ...
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CARDUCCI, Giosue
Mario Scotti
Nacque a Valdicastello, frazione di Pietrasanta nella Versilia lucchese, primogenito del dottor Michele e di Ildegonda Celli, il 27 luglio 1835 alle undici di sera. Gli [...] mancanza di questa distinzione e perché su di essi si è esercitato il virtuosismo dei linguaioli e non l'utile esegesi dello storico. La fecondità di questa impostazione, che richiamava la filologia al suo ufficio di scienza storica, si potrà vedere ...
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esegesi
eṡegèṡi (alla greca eṡègeṡi) s. f. [dal gr. ἐξήγησις, der. di ἐξηγέομαι «guidare, spiegare, interpretare»]. – Propriam., l’esposizione dichiarativa di un testo, in cui si compendia e si conclude l’attività critica dell’interprete;...
esegetico
eṡegètico agg. [dal lat. tardo exegetĭcus, gr. ἐξηγητικός] (pl. m. -ci). – Di esegesi, espositivo, esplicativo: note e., commento e., lezioni e.; che concerne l’esegesi: studî, lavori esegetici. ◆ Avv. eṡegeticaménte, con riguardo...