MANNUCCI, Michele
Enrico Ciancarini
Nacque a Massa il 25 apr. 1823 da Francesco e da Domenica Riani. Della giovinezza trascorsa nella sua città, il M. rievocò poi gli anni passati nel liceo dei barnabiti, [...] dopo, il 26 marzo.
Intanto era nata la Repubblica Romana cui il M. aderì con entusiasmo. Il 20 marzo 1849 il Comitato esecutivo - o primo triumvirato - lo nominò preside di Civitavecchia. Si presentò alla città il 23, con un proclama che incitava la ...
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LIGNANI (Legnani), Vincenzo
Giampiero Brunelli
Figlio di Giovanni, nacque a Bologna intorno al 1519.
Apparteneva a una famiglia che si diceva discendere da nobile lignaggio milanese, ma che in realtà [...] Il gonfaloniere, carica di origini medievali, era il capo del Comune e presiedeva il Collegio degli anziani, organo esecutivo di governo. Suoi compiti precipui erano la giurisdizione sulle controversie tra le corporazioni bolognesi e il coordinamento ...
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GHISI, Nicola
Giorgio Ravegnani
Figlio di Marino, appartenente al ramo di S. Geremia della famiglia patrizia veneziana (in seguito si trasferì dalla parrocchia natale a quella di S. Moisè), fu nipote [...] i contadini che nei suoi domini si erano rifugiati o che lo avessero fatto in futuro. Non si sa se tale decreto divenne esecutivo, ma è più probabile l'ipotesi contraria, a giudicare dal fatto che, dopo la morte del G., a Creta vivevano ancora suoi ...
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BENTIVEGNA, Francesco
Francesco Brancato
Nato a Corleone (Palermo) il 4 marzo 1820, da Giliberto e da Teresa de Cordova dei marchesi della Giostra, appartenne a cospicua famiglia e, avviato dapprima [...] Mezzogiorno. In questo senso s'adoperarono Rosalino Pilo e gli altri seguaci del Mazzini, in relazione con il Comitato centrale esecutivo di Sicilia, con il quale anche il B. ebbe rapporti. Accresciutosi però il rigore poliziesco, e sventate le trame ...
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GENTILE, Giuseppe
Patrizia Mengarelli
Nacque a Sant'Agata di Militello (Messina) il 19 ott. 1879 da Giovanni e da Carlotta Faraci. Laureatosi in giurisprudenza il 12 luglio 1901 presso l'Università [...] che curò il progetto, poi divenuto la legge n. 100 del 31 genn. 1926, sull'attribuzione al potere esecutivo della facoltà di legiferare in alcune materie.
Fu fervente sostenitore dell'espansione coloniale italiana, come dimostrano i suoi discorsi ...
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DOVARA, Egidio (Gilio) da
François Menant
Figlio di Alberto, fratello del vescovo di Cremona Oberto, fu vassallo del vescovato cremonese come il padre e il nonno. Entrò nella vita pubblica durante gli [...] indica probabilmente ancora in quest'epoca cambiamenti ben precisi nel sistema politico, ma una semplice tendenza a rafforzare il potere esecutivo nei momenti critici. In ogni modo il nome del D. è sempre in testa alle liste dei magistrati comunali ...
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Stato dell’Africa orientale, compreso fra l’Etiopia a NO e SO, la Somalia a SE e il Golfo di Aden a E. Si estende a semicerchio intorno al Golfo di Tadjoura, una profonda insenatura triangolare che si [...] ; l’intesa stabilì l’integrazione di una parte delle forze militari del FRUD nell’esercito nazionale e l’ingresso nell’esecutivo (1995) di esponenti dello stesso movimento, che si trasformò nel 1996 in partito politico e divenne forza di governo nel ...
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socialismo Nel senso storicamente più vasto, ogni dottrina, teoria o ideologia che postuli una riorganizzazione della società su basi collettivistiche e secondo principi di uguaglianza sostanziale, contrapponendosi [...] proprio ruolo, esercitando un potere condizionante sulla formazione delle maggioranze di governo. Nel 1983 Craxi formò il primo esecutivo a presidenza socialista, mantenendo la carica di primo ministro fino al 1987. Sul piano elettorale il PSI vide ...
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Storia
Presso gli antichi Romani, ciascuno dei membri del collegio a carattere giuridico-sacerdotale presieduto da un p. massimo. Il termine pontifex (da pons «ponte» e tema di facere «fare») inizialmente [...] tutta la Chiesa.
Il p. romano è sovrano dello Stato Vaticano, dove ha la pienezza dei poteri legislativo, giudiziario ed esecutivo. Il diritto italiano riconosce al p. romano una serie di prerogative, più ampie di quelle degli altri capi di Stato ...
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SVIZZERA
Claudio Cerreti
Livio Tornetta
Hartmut Ullrich
Giovanni Busino
Giulia Baratta
Walter Schönenberger
Piero Spagnesi
Nicola Balata
Stefania Parigi
(XXXIII, p. 73; App. I, p. 1041; II, [...] , è significativo che, a distanza di 25 anni dalla sua inaugurazione, il meccanismo principe del proporzionalismo elvetico, applicato all'esecutivo, la ''formula magica'', sia stato per la prima volta messo in crisi, per la mancata elezione di una ...
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esecutivo
eṡecutivo agg. [der. del lat. exsecutus, part. pass. di exsĕqui «eseguire»]. – 1. Che ha facoltà di eseguire (leggi, disposizioni e sim.): potere e., la funzione o la potestà sovrana, spettante al governo e alla pubblica amministrazione,...
comitato2
comitato2 s. m. [dal fr. comité, e questo dall’ingl. committee, der. del lat. committĕre «affidare»]. – 1. Gruppo di persone delegate a rappresentare gli interessi di una comunità, a risolvere o studiare problemi di varia natura,...