Poeta tedesco (Stoccarda 1878 - Los Angeles 1948). Fece parte dapprima del cenacolo di Stefan George, poi subì l'influsso di Hofmannsthal, fornendo continuità alla sua opera lungo la linea di un'aspirazione [...] estetizzante; e difatti, coerentemente, tradusse in tedesco, oltre a opere di Gaspare Gozzi, Eschilo e Molière, la Francesca da Rimini (1903) e Forse che sì forse che no (1910) di D'Annunzio. Fu quasi esclusivamente autore di drammi storici dall' ...
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Componimento letterario destinato alla rappresentazione sulla scena; comprende quindi, oltre al d. propriamente detto, la tragedia, la commedia, la farsa ecc.
D. satiresco
Antica forma di rappresentazione [...] drammatica greca (σατυρικὸν δρᾶμα o Σάτυροι), in cui il coro era composto stabilmente di ‘satiri’ e che i tragici, da Eschilo in poi, presentavano ai concorsi drammatici dopo la trilogia tragica. Sono rimasti un d. satiresco di Euripide, intero, il ...
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(gr. Βάτραχοι) Commedia del commediografo greco Aristofane (445 a.C. circa - 385 a.C. circa), rappresentata nel 405 a.C., poco dopo la morte di Euripide.
Trama: Dioniso, disgustato dalle cattive tragedie [...] tragici, scende nell'Ade per riportare sulla terra Euripide di cui è fanatico, ma dopo un comico agone fra Euripide ed Eschilo, in cui il dio pesa sulla bilancia i versi che i due poeti citano alternativamente dalle loro tragedie, Dioniso cambia ...
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(gr. ᾿Ηλέκτρα [propr. "la splendente"], lat. Electra) In origine divinità pregreca della luce, poi detta figlia di Oceano, moglie di Taumante e madre di Iride e delle Arpie, o una delle Pleiadi, figlia [...] , di Iasio e di Dardano; passò nelle leggende poetiche, ma non in Omero, come figlia di Agamennone. I tragici greci (Eschilo nelle Coefore, Sofocle ed Euripide nell'Elettra) divulgarono la leggenda che ne fa una specie di Erinni del padre Agamennone ...
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Attore e regista italiano (Struppa, Genova, 1922 - Roma 2000). Esordì nel 1943 nella compagnia di Alda Borrelli; fu primo attore con E. Merlini, L. Adani, E. Maltagliati, poi nella compagnia di P. Stoppa [...] 'arte italiano; nel 1960-61 fondò e diresse la compagnia del Teatro popolare italiano. Tra le sue interpretazioni: I Persiani di Eschilo, Tieste di Seneca, Amleto, Romeo e Giulietta, Otello e Macbeth di W. Shakespeare, Antony e Kean di A. Dumas, Peer ...
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Attore italiano (San Zenone al Po 1868 - Napoli 1912). Filodrammatico nella prima giovinezza, attore in modeste compagnie nomadi, fu poi scritturato in compagnie regolari di buon nome, e solo dopo un faticato [...] , nel 1906 ne divenne direttore, meritandosi il pieno favore del pubblico con splendide esecuzioni (Giulio Cesare di W. Shakespeare, Orestea di Eschilo, I tessitori di G. Hauptmann, I venti dorati di E. Fabre, La Nave di G. D'Annunzio). Fu poi per ...
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Regista francese (n. Boulogne-Billancourt 1939). Ha svolto attività teatrale con il gruppo cooperativistico del Théâtre du soleil (fondato nel 1964), dapprima con spettacoli tradizionali, poi con notevoli [...] si è dedicata soprattutto a Shakespeare, ma ha raggiunto un successo internazionale solo con Les Atrides (1991), dall'Orestea di Eschilo. Per il cinema ha realizzato 1789 (1974) e Molière (1978), tratti dai suoi omonimi spettacoli teatrali, cui sono ...
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Regista rumeno (n. Bucarest 1950). Direttore del Teatro Bulandra di Bucarest (1992-94) e del Centre dramatique national di Limoges (1996-99), le sue regie teatrali, oltre a essere state premiate e ospitate [...] da Seneca ed Euripide, 1993); Decameronul 645 («Decameron 645» da Boccaccio, 1993); Danaidele («Le Danaidi», da Eschilo, 1995); L'Orestie (da Eschilo, 1996); De Sade (2000, contaminazione dai testi di De Sade firmata da Dick McCaw e dall'autore); La ...
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scenografìa Insieme degli elementi, dipinti o plastici, presenti in uno spazio scenico.
Origini e sviluppo
Le origini della s. risalgono alla nascita del teatro. Aristotele considerò l'apparato scenico [...] o di azzurro; ma fu Sofocle che ebbe l'idea dello scenario dipinto, verso il 465 a.C., usato anche da Eschilo. La scena romana, derivata da quella greca ellenistica, raggiunse forme raffinate, soprattutto in funzione ornamentale. Dopo la scomparsa di ...
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Regista francese (n. Grenoble 1947). Artista dalla sensibilità barocca, di un estetismo talvolta decadente, mira alla scomposizione dell'immaginario contemporaneo, traendo suggestioni dal cinema, dal fumetto, [...] 'Europe.
Opere
Fedele alla poetica del frammento e dell'incompiuto, oltre a testi di autori come Shakespeare, Brecht, Pirandello, Eschilo, e di contemporanei come Denis Roche, Jean-Christophe Bailly, J.-M. Le Clézio, ha messo in scena anche collages ...
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eschileo
eschilèo agg. – Di Èschilo, grande poeta tragico ateniese (c. 525 - c. 455 a. C.), autore di numerose tragedie, di cui sette sono pervenute fino a noi insieme a vari frammenti: l’arte e .; le tragedie e.; e con riferimento all’opera...
lecizio
lecìzio s. m. [dal gr. ληκύϑιον «boccetta» (dim. di λήκυϑος: v. lekythos), che compare nel v. 1200 delle Rane di Aristofane, dove Eschilo ridicolizza i versi delle tragedie di Euripide, aggiungendo, dopo la cesura dei trimetri giambici...