Filologo (Weimar 1850 - Heidelberg 1919), figlio di Adolf; autore di studî su Euripide, Eschilo, Cicerone, e specialmente su Plauto, di cui curò l'edizione critica (1871-94; 1892 -1901); in collab. con [...] G. Goetz e G. Lowe scrisse Analecta plautina (1877) ...
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Retore greco (1º sec. a. C.); avversario di Pompeo e da lui esiliato. È rappresentante, con Eschilo di Cnido, della scuola asiana della seconda maniera, della quale è caratteristica l'ampollosità e la [...] ricercatezza delle espressioni ...
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Filologo classico (Gänheim, Baviera, 1843 - Monaco di Baviera 1926). Si volse soprattutto alla critica del testo di tragici greci dandone ottime edizioni rimaste fondamentali: Eschilo (in collab. con G. [...] Vitelli, 1885-93), Euripide (id., 1878-1902); curò anche, tra l'altro, un'edizione dell'Odissea (1916) ...
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Filologo classico, morto a Firenze il 12 agosto 1953.
Tra le ultime opere del B., oltre Le tragedie di Eschilo tradotte in versi italiani, 2 voll., Firenze 1939, discusse come le altre traduzioni del B. [...] medesimo, è una vasta Storia della letteratura latina, 3 voll., Firenze 1942-50, che abbraccia tutta l'età repubblicana e merita di essere considerata, assieme all'Aristotele perduto, la maggiore opera ...
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Filologo inglese (Sydney, Australia, 1866 - Oxford 1957); prof. di greco nelle univ. di Glasgow (1889-99) e di Oxford (1908-36). Autore delle edizioni oxoniensi di Eschilo e di Euripide, di cui tradusse [...] in versi inglesi le tragedie; tradusse anche da Sofocle, Aristofane e Menandro. Altre opere: History of ancient greek literature (1897), The rise of the greek epic (1907), Euripides and his age (1913; ...
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MURRAY, Gilbert (XXIV, p. 73)
Filologo inglese, morto a Oxford il 20 maggio 1957.
Tra le sue ultime opere: Aristophanes, a study (Oxford 1933), l'edizione critica oxoniense di Eschilo (Aeschyli septem [...] quae supersunt tragoediae, Oxford 1937; 2ª ed. 1955), e Aeschylus, the creator of tragedy (Oxford 1951); aveva inoltre raccolto varî saggi in Greek Studies (Oxford 1946).
Bibl.: Necrologi di E. R. Dodds, ...
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Filologo classico (n. Varsavia 1900 - m. 1981); trasferitosi negli USA nel 1941 e naturalizzato nel 1946, insegnò nell'univ. di Urbana (Illinois) dal 1945. Si occupò della tradizione manoscritta di Pindaro, [...] Eschilo, Sofocle, Euripide. Tra le opere: De codicibus Pindaricis (1932); Pindari carmina cum fragmentis (1948; 2a ed. 1952); Studies in the manuscript tradition of Sophocles (1952); The byzantine manuscript tradition of the tragedies of Euripides ( ...
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Filologo ed epigrafista tedesco (Berlino 1826 - ivi 1908). Si occupò specialmente della composizione dell'Odissea (Die homerische Odyssee und ihre Entstehung, 1859, e Die Komposition der Odyssee, 1869); [...] curò edizioni di Plotino, Euripide, Eschilo; importanti i suoi studî sulla storia dell'alfabeto greco (4a ed. 1887); collaborò al Corpus Inscriptionum Graecarum e al Corpus Inscriptionum Atticarum. ...
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Umanista bizantino (n. Salonicco fine sec. 13º - m. 1330 circa), autore di opere teologiche, storiche e filosofiche; tra queste una Scelta di nomi e verbi attici (᾿Εκλογὴ ὀνομάτων καὶ ῥημάτων ᾿Αττικῶν) [...] e scolî a Eschilo, Sofocle, Euripide, Aristofane. ...
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eschileo
eschilèo agg. – Di Èschilo, grande poeta tragico ateniese (c. 525 - c. 455 a. C.), autore di numerose tragedie, di cui sette sono pervenute fino a noi insieme a vari frammenti: l’arte e .; le tragedie e.; e con riferimento all’opera...
lecizio
lecìzio s. m. [dal gr. ληκύϑιον «boccetta» (dim. di λήκυϑος: v. lekythos), che compare nel v. 1200 delle Rane di Aristofane, dove Eschilo ridicolizza i versi delle tragedie di Euripide, aggiungendo, dopo la cesura dei trimetri giambici...