Retore greco (1º sec. a. C.); avversario di Pompeo e da lui esiliato. È rappresentante, con Eschilo di Cnido, della scuola asiana della seconda maniera, della quale è caratteristica l'ampollosità e la [...] ricercatezza delle espressioni ...
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Poeta della commedia attica antica (sec. 5º a. C.), contemporaneo, ma più giovane, di Epicarmo e di Eschilo; secondo la tradizione riportò undici o tredici vittorie (di cui una nel 472 a. C.). Ne abbiamo [...] una diecina di frammenti. Di lui parla Aristofane nella parabasi dei Cavalieri, da cui si ricava che in qualche commedia di M. i componenti del coro erano camuffati da animali ...
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Filologo classico (Gänheim, Baviera, 1843 - Monaco di Baviera 1926). Si volse soprattutto alla critica del testo di tragici greci dandone ottime edizioni rimaste fondamentali: Eschilo (in collab. con G. [...] Vitelli, 1885-93), Euripide (id., 1878-1902); curò anche, tra l'altro, un'edizione dell'Odissea (1916) ...
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Pittore greco (sec. 5º a. C.), figlio di Eudemo di Samo, visse ad Atene tra il 465 e il 420 a. C., dove dipinse scene per Eschilo, e compilò un trattato di scenografia, che sarebbe servito di esempio ad [...] Anassagora e Democrito per i loro libri sulla prospettiva. Pare che dipingesse anche per Alcibiade ...
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Filologo inglese (Sydney, Australia, 1866 - Oxford 1957); prof. di greco nelle univ. di Glasgow (1889-99) e di Oxford (1908-36). Autore delle edizioni oxoniensi di Eschilo e di Euripide, di cui tradusse [...] in versi inglesi le tragedie; tradusse anche da Sofocle, Aristofane e Menandro. Altre opere: History of ancient greek literature (1897), The rise of the greek epic (1907), Euripides and his age (1913; ...
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Poeta tragico greco, di Atene (forse 497-406), figlio di Sofillo, del demo di Colono agoràios. Secondo la tradizione che riconnetteva la vita dei tre grandi tragici ateniesi alla battaglia di Salamina [...] schema è stato poi naturalmente abbandonato, e la poesia altissima di S. non si considera più in un inutile paragone con Eschilo ed Euripide, bensì nei suoi valori autonomi e originarî. E S. è certamente degno della fama che lo ha sempre accompagnato ...
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Scrittrice italiana (n. Macchia di Giarre, Catania, 1952). Apprezzata come filologo classico, scrittrice di racconti, romanzi e pièce teatrali, collabora con diverse testate e insegna presso il liceo "Eschilo" [...] di Gela. Tra i suoi libri: Nebbie di ddraunàra (1993), Il bastardo di Mautàna (1994), Ninna nanna del lupo (1995), L’albero di Giuda (1997), La pupa di zucchero (2001), Disìo (2005), 7 uomini 7. Peripezie ...
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Scrittore (Roma 1901 - mare della Corsica 1931), figlio di Adolfo. Studioso dei classici, tradusse l'Edipo re (1924) e l'Antigone (1927) di Sofocle, il Prometeo incatenato (1930) di Eschilo. Trasferitosi [...] negli USA, fu (1928-30) segretario della Italy-America Society di New York. Curò varie traduzioni dall'inglese, tra cui Il ramo d'oro (1925) di J. G. Frazer, ma il suo maggior lavoro letterario resta un ...
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Grecista (Reading, Berkshire, 1908 - Tarset, Northumberland, 1978), prof. univ. a Cambridge (1950-73), autore di numerosi e pregevoli studî sul mondo omerico, sulla poesia greca arcaica (Alcmane, poeti [...] eolici), su Eschilo, di cui dette una edizione (1972). Nell'ultimo decennio della vita pubblicò e commentò parecchi epigrammi della Antologia palatina. ...
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eschileo
eschilèo agg. – Di Èschilo, grande poeta tragico ateniese (c. 525 - c. 455 a. C.), autore di numerose tragedie, di cui sette sono pervenute fino a noi insieme a vari frammenti: l’arte e .; le tragedie e.; e con riferimento all’opera...
lecizio
lecìzio s. m. [dal gr. ληκύϑιον «boccetta» (dim. di λήκυϑος: v. lekythos), che compare nel v. 1200 delle Rane di Aristofane, dove Eschilo ridicolizza i versi delle tragedie di Euripide, aggiungendo, dopo la cesura dei trimetri giambici...