Erinni
Massimo Di Marco
Demoni greci della vendetta
Le Erinni, divinità dall'aspetto pauroso, identificate a Roma con le Furie, perseguitano i colpevoli dei delitti contro i consanguinei, puniscono [...] primordiale generatrice di mostri.
Le Erinni erano tuttavia venerate anche come Eumenidi, cioè "dee benevole". Come tali Eschilo le presenta a conclusione della trilogia dell'Orestea. Le Erinni, cagne rabbiose, perseguitano il matricida Oreste; ma ...
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GIACOMELLI, Michelangelo
Laura Asor Rosa
, Figlio di Sebastiano e di Camilla Jacopetti, nacque a Pistoia l'11 sett. 1695. Fin da piccolo fu instradato nello studio dei classici latini e greci dallo [...] e di Calliroe, libri ottotradotti dal greco, Roma 1752 e 1756, Venezia 1755; Prometeo legato. Tragedia d'Eschilo volgarizzata e con annotazioni sul testo greco illustrata, Roma 1754), giudicate con favore dai critici contemporanei. Tradusse inoltre ...
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ZEUS (Ζεύς)
Giulio GIANNELLI
Guido LIBERTINI
Il dio del cielo luminoso fu in Grecia il sommo degli dei; e, anche se nelle pratiche del culto e nella solennità e magnificenza dei riti fu superato da [...] , Alcmane, Simonide, Pindaro), per i quali Z. è principio di ogni canto, e nelle invocazioni dei tragici, dai quali (e specie da Eschilo) egli fu sempre proclamato il più potente, il più saggio, il più benigno degli dei, non è men vero che l'alto ...
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Politeismo e ‘monoteismo’ pagano, culti misterici ed ermetismo
Il pluralismo religioso imperiale all’epoca di Costantino
Giovanni Filoramo
Oggi si tende a vedere il mondo religioso imperiale dei primi [...] tendenzialmente unitaria del divino. Prescindendo ora dal problema delle lontane scaturigini di questa concezione, dai precorrimenti di Eschilo all’Inno a Zeus di Cleante, che esprimono con pathos religioso una tendenza filosofica all’unità già ...
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Mito
JJean-Pierre Vernant
di Jean-Pierre Vernant
Mito
sommario: 1. Introduzione. 2. Μῦϑος e λόγος. a) Parola e scrittura. b) Dal mito alla storia e alla filosofia. c) Forme e livelli del mito. d) Miti [...] dargli una colorazione specificamente tragica, come nel caso dell'Edipo di Omero - che muore sul trono di Tebe - trasformato da Eschilo e Sofocle in un esule, cieco di propria mano, respinto dal mondo degli uomini. Portato sulla scena, il tema si ...
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ZODIACO (ζῳδιαικός ζῳδιακὸς κύκλος signifer e simili)
H. G. Gundel
È quella parte del cielo in cui gli uomini posero le costellazioni; essa si estende secondo il pensiero degli antichi per una larghezza [...] d'Achille (v. achille). Non è possibile stabilire se sullo scudo di Tideo decorato con il cielo stellato, citato da Eschilo (Sept., 387 s.), fossero raffigurate anche le costellazioni; in Euripide (Jon, 1146 s.), si accenna ad un tessuto usato come ...
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eschileo
eschilèo agg. – Di Èschilo, grande poeta tragico ateniese (c. 525 - c. 455 a. C.), autore di numerose tragedie, di cui sette sono pervenute fino a noi insieme a vari frammenti: l’arte e .; le tragedie e.; e con riferimento all’opera...
lecizio
lecìzio s. m. [dal gr. ληκύϑιον «boccetta» (dim. di λήκυϑος: v. lekythos), che compare nel v. 1200 delle Rane di Aristofane, dove Eschilo ridicolizza i versi delle tragedie di Euripide, aggiungendo, dopo la cesura dei trimetri giambici...