Filologo classico (Lipsia 1772 - ivi 1848), prof. all'univ. di Lipsia (dal 1794), fu il maggior rappresentante dell'indirizzo formale della filologia classica. Diede notevole contributo alla scienza filologica [...] ampliamenti di due poemi primitivi unitarî; i suoi lavori più importanti sono le edizioni critiche di testi poetici greci (Eschilo, Sofocle, 13 tragedie di Euripide, ecc.), con una critica divinatoria piuttosto che volta a dare la recensio della ...
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Regista francese (n. Boulogne-Billancourt 1939). Ha svolto attività teatrale con il gruppo cooperativistico del Théâtre du soleil (fondato nel 1964), dapprima con spettacoli tradizionali, poi con notevoli [...] si è dedicata soprattutto a Shakespeare, ma ha raggiunto un successo internazionale solo con Les Atrides (1991), dall'Orestea di Eschilo. Per il cinema ha realizzato 1789 (1974) e Molière (1978), tratti dai suoi omonimi spettacoli teatrali, cui sono ...
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Regista rumeno (n. Bucarest 1950). Direttore del Teatro Bulandra di Bucarest (1992-94) e del Centre dramatique national di Limoges (1996-99), le sue regie teatrali, oltre a essere state premiate e ospitate [...] da Seneca ed Euripide, 1993); Decameronul 645 («Decameron 645» da Boccaccio, 1993); Danaidele («Le Danaidi», da Eschilo, 1995); L'Orestie (da Eschilo, 1996); De Sade (2000, contaminazione dai testi di De Sade firmata da Dick McCaw e dall'autore); La ...
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Drammaturgo francese (Douai 1892 - Montsoreau, Maine-et-Loire, 1975). Giunto al successo con La souriante Madame Beudet (1921; trad. it. 1922), adattamento di una sua novella scritto in collab. con D. [...] o storico: Noë (1931); Vénus et Adonis (1932); Le trompeur de Séville (1937); L'homme de cendres (1949); Une fille pour du vent (1953). Firmò adattamenti da Eschilo, Shakespeare e T. Williams, oltre ad alcuni romanzi (Le jouer de triangle, 1928). ...
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BALDACCHINI GARGANO, Michele
Mario Quattrucci
Fratello di Francesco Saverio, nacque a Barletta l'11 febbr. 1803; morto dopo pochi anni il padre, si trasferì con il resto della famiglia a Napoli. La [...] della scuola purista, come si può rilevare sin dai suoi primi componimenti giovanili (alcuni versi e traduzioni da Eschilo) pubblicati su riviste dell'epoca. Pur mantenendosi lontano dalle polemiche letterarie, il B. fu sostenitore e collaboratore ...
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Regista francese (n. Grenoble 1947). Artista dalla sensibilità barocca, di un estetismo talvolta decadente, mira alla scomposizione dell'immaginario contemporaneo, traendo suggestioni dal cinema, dal fumetto, [...] 'Europe.
Opere
Fedele alla poetica del frammento e dell'incompiuto, oltre a testi di autori come Shakespeare, Brecht, Pirandello, Eschilo, e di contemporanei come Denis Roche, Jean-Christophe Bailly, J.-M. Le Clézio, ha messo in scena anche collages ...
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Scenografo, regista e scrittore tedesco (Sangerhausen 1944 - Berlino 2001). Formatosi come pittore alla Scuola d'arte di Berlino Est, esordì come scenografo alla Volksbühne con il Don Gil von den grünen [...] si mise in luce con allestimenti controversi del repertorio classico e contemporaneo, che suscitarono scandalo e dissensi: Mütter da Eschilo ed Euripide (1986); Vor Sonnenaufgang di G. Hauptmann (1987); Ur-Götz (1989) e Faust di Goethe (1990); Wessis ...
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Musicista (Aix-en-Provence 1892 - Ginevra 1974). Studiò al conservatorio di Parigi con A. Gédalge, Ch. Widor e V. d'Indy. Intorno al 1920 cominciò ad affermare le proprie possibilità musicali e si strinse [...] du monde (1923), Salade (1924); le musiche di scena per il Protée di P. Claudel, quelle per l'Orestiade di Eschilo; la Suite provençale (1936) e Saudades do Brasil (1920-21); 11 sinfonie, oltre moltissime altre pagine per orchestra, per canto ...
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Regista (n. Monaco di Baviera 1937). Allievo di F. Körtner e seguace delle teorie brechtiane, debuttò nel 1967 mettendo in scena Saved di E. Bond, e si segnalò col Torquato Tasso di Goethe (1969), di cui [...] di B.-M. Koltès, 1990), mettendone in luce gli aspetti più dichiaratamente politici. Dopo la discussa versione dell'Orestea di Eschilo (1980) e le emozionanti edizioni di Tre sorelle (1984) e Il giardino dei ciliegi (1989) di Čechov, ha lasciato la ...
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Scrittore e operatore artistico italiano (n. Barcellona Pozzo di Gotto 1937). Dopo le prime opere di poesia, in cui ancora si avvertono gli echi della tradizione illustre (Fiere del sud, 1956, e L'anteguerra, [...] di Emilio Isgrò (1975) e Marta de Rogatiis Johnson (1977), diversi testi drammatici, tra cui l'Orestea di Gibellina da Eschilo (Agamènnuni, 1983; I Cuèfuri, 1984; Villa Eumènidi, 1985), il romanzo Polifemo (1989). Nel 2017 l'artista ha pubblicato il ...
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eschileo
eschilèo agg. – Di Èschilo, grande poeta tragico ateniese (c. 525 - c. 455 a. C.), autore di numerose tragedie, di cui sette sono pervenute fino a noi insieme a vari frammenti: l’arte e .; le tragedie e.; e con riferimento all’opera...
lecizio
lecìzio s. m. [dal gr. ληκύϑιον «boccetta» (dim. di λήκυϑος: v. lekythos), che compare nel v. 1200 delle Rane di Aristofane, dove Eschilo ridicolizza i versi delle tragedie di Euripide, aggiungendo, dopo la cesura dei trimetri giambici...