Tragico ateniese (Eleusi 525 circa - Gela 456-455 a. C.), della cui vita poco sappiamo di sicuro. Combatté a Maratona (490), dove cadde suo fratello Cinegiro. Partecipò per la prima volta a un concorso tragico tra il 499 e il 496, ma ebbe il primo premio solo nel 484. Fu (470 circa) a Siracusa, invitato da Gerone. Presto era di nuovo ad Atene, ma poi ritornò in Sicilia dove morì (secondo una leggenda ...
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Inglese (m. 1080), vescovo di Strengnås e apostolo del Soderman, fu lapidato in Strengnås e sepolto nella città, che da lui prese il nome di Eskilstuna. Festa, 12 giugno. ...
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Tragico ateniese, contemporaneo di Eschilo ma di lui più anziano; riportò la prima vittoria nell'olimpiade 67a (512-508 a. C.). Conosciamo 10 o 11 titoli di sue tragedie, tra le quali notevolissime, perché [...] , oltre al divieto di nuove rappresentazioni dell'opera, perché ricordava agli Ateniesi le loro sventure), e Le Fenicie, nella quale, precedendo i Persiani di Eschilo, celebrò la vittoria di Salamina ambientando la scena nella stessa reggia persiana. ...
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1. Figlio (5º sec. a. C.) del grande tragico Eschilo; vinse quattro volte nei concorsi tragici con opere del padre, ma compose egli stesso tragedie proprie. Nel 431 a. C. vinse su Sofocle ed Euripide. [...] Di un suo fratello, anch'egli poeta tragico, ci è noto soltanto il nome: Bione (o Eveone). 2. Poeta e grammatico greco (n. Calcide d'Eubea 276 a. C. - m. 187 a. C.). Visse a lungo ad Atene, poi fu a capo ...
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Letterato spagnolo (Santander 1856 - ivi 1912). Insigne umanista, tradusse da Eschilo, Orazio, Cicerone; fu bibliografo ricco di dottrina e accuratissimo, come appare dal suo più antico lavoro, La novela [...] entre los latinos (1875), e dall'opera della sua maturità, Bibliografía hispanolatina clásica (1902), che contribuì a restaurare la tradizione scientifica spagnola. Alla storia della cultura apportò validi ...
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Letterato e poligrafo catalano (Barcellona 1860 - ivi 1929). Pubblicò traduzioni da Eschilo, Shakespeare, Mistral, una leggenda, Julia (1880), Poesies (1893), un romanzo, Marianeta y Marianita (1897), [...] una serie di saggi bibliografici sopra il rinascimento letterario catalano raccolti in tre volumi, Triunfantes y olvidados (1912), El catalanismo literario en las regiones (1913), De mi rebotica (1921). ...
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Filologo ed epigrafista tedesco (Norimberga 1804 - Berlino 1851). Si occupò spec. di Eschilo e di Lisia; scrisse un trattato di epigrafia greca, Elementa epigraphices Graecae (1840), e collaborò al 3º [...] vol. del Corpus Inscriptionum Graecarum ...
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Poeta tragico ateniese (sec. 5º a. C.); figlio di una sorella di Eschilo, vinse nell'agone in cui Sofocle presentò l'Edipo re. Fu attaccato dai poeti comici, specie da Aristofane; ma i pochi frammenti [...] giunti non ci danno modo di giudicare della sua arte ...
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Filologo (Weimar 1850 - Heidelberg 1919), figlio di Adolf; autore di studî su Euripide, Eschilo, Cicerone, e specialmente su Plauto, di cui curò l'edizione critica (1871-94; 1892 -1901); in collab. con [...] G. Goetz e G. Lowe scrisse Analecta plautina (1877) ...
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Poeta tragico ateniese (4º sec. a. C.), figlio di Morsimo e discendente di Eschilo. Si hanno pochi frammenti delle sue numerose tragedie (secondo alcune fonti sarebbero state 240), spesso confuse con quelle [...] del figlio omonimo. Per la sua tragedia più celebre, Partenopeo (rappresentata in unione col Licaone nel 340 a. C., per cui ottenne la vittoria), ebbe una statua nel teatro di Atene ...
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eschileo
eschilèo agg. – Di Èschilo, grande poeta tragico ateniese (c. 525 - c. 455 a. C.), autore di numerose tragedie, di cui sette sono pervenute fino a noi insieme a vari frammenti: l’arte e .; le tragedie e.; e con riferimento all’opera...
lecizio
lecìzio s. m. [dal gr. ληκύϑιον «boccetta» (dim. di λήκυϑος: v. lekythos), che compare nel v. 1200 delle Rane di Aristofane, dove Eschilo ridicolizza i versi delle tragedie di Euripide, aggiungendo, dopo la cesura dei trimetri giambici...