COEFORE, Pittore delle
A. Stenico
Il primo pittore vascolare lucano riconosciuto è denominato Pittore delle C. per la predilezione che mostra per l'episodio della prima scena delle Coefore di Eschilo [...] che egli riproduce in versioni più o meno ampie e spesso svuotate del loro contenuto, sì da diventar generici incontri presso la tomba.
Scolaro del Pittore di Creusa, da lui assimilò molto dello stile: ...
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Vedi HELLAS dell'anno: 1960 - 1960
HELLAS (῾Ελλάς)
L. Rocchetti
Personificazione della Grecia in quanto unità nazionale ed etnica, che ha la sua più celebre e bella espressione nei Persiani di Eschilo.
Pausania [...] (v, 11, 5) ricorda H. e Salamis dipinte da Panainos sui fianchi del trono dello Zeus a Olimpia; Plinio (Nat. hist., xxxxiv, 78) ricorda un gruppo di Euphranor con H. ed Arete; ancora Pausania (vi, 16, ...
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Vedi TEISIKRATES dell'anno: 1966 - 1973
TEISIKRATES (v. vol. vii, p. 664)
Red.
Una nuova firma di questo scultore, seguita dall'epoiesen, è stata rinvenuta su di una base da Eretria, con dedica, da parte [...] della città di Delfi, di una statua onoraria di Eschilo, figlio di Antandrides. Eschilo è un noto personaggio politico, polemarco in Eubea conosciuto da numerose iscrizioni e la statua può datarsi intorno al 272 a. C.; verrebbe così abbassata la ...
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HIPPALEKTRYON (ἱππαλεκτρυών)
G. Scichilone
Animale fantastico con mostruosa unione del corpo del gallo con una protome equina, raramente ricordato nella tradizione letteraria antica e noto soprattutto [...] attraverso monumenti figurati greci di età arcaica.
Aristofane, che riceve il termine lessicale da Eschilo, ricorda la figura dell'h. impiegata come paràsemon di navi (Rane, 932-933) e, ancora, come elemento decorativo di tappeti persiani (ibidem, ...
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PROMETEO (Προμηϑεύς, Prometheus)
E. Paribeni
Titano, figlio di Giapeto e di Gaia-Themis o secondo altre fonti di Klymene o di altre madri. E poiché Giapeto è fratello di Kronos, si ha l'impressione, [...] confermata del resto dalle parole di Eschilo, che P. stesso rientri nelle generazioni degli antichi dèi che precedettero Zeus e gli altri Olimpi. P. stesso è con tutta probabilità un antico dio del fuoco che ebbe ancora un suo culto accanto ad Efesto ...
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IFIGENIA
G. Ambrosetti
(᾿Ιºιγεᾒνεια, Iphigenīa). − Con le varianti del nome Ifianassa ed Ifigone è, secondo la versione più corrente del mito, figlia di Agamennone e Clitennestra.
Appare nell'Iliade [...] ; la scena tradisce totalmente la versione euripidea: I. appare trascinata all'ara a forza da Ulisse e Diomede, come attestato in Eschilo (Agam., 238 ss.) seguito da Lucrezio (1, 86 ss.). Più vicini allo schema di Timante sono sia l'ara di Kleomenes ...
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GRAIAI (Γραῖαι)
A. Comotti
"Le Vecchie", figlie di Phorkys e Keto, sorelle e guardiane delle Gorgoni.
Esiodo (Theog., 270 ss.) ne menziona soltanto due, Pe(m)phredò ed Enyò, che descrive come fanciulle [...] , la borsa di cui egli aveva bisogno per metterci la testa di Medusa. L'appellativo di κυκνόμορϕοι, con cui le definisce Eschilo, non va inteso letteralmente: le G. sono dette avere aspetto di cigno in quanto le piume di questo animale valevano come ...
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(raro, alla greca, Prometèo; gr. Προμηϑεύς, lat. Prometheus) Personaggio della mitologia greca con un suo preciso posto anche nel culto: la festa ateniese Promètheia (gr. τὰ Προμήϑεια; corse con fiaccole) [...] letteratura e nella musica
Il mito di Prometeo fu trattato con grande rilievo da Esiodo (che ne fu forse il creatore), Eschilo e Platone. In Esiodo (Teogonia) Prometeo è un Titano, figlio di Giapeto e dell'oceanide Climene, che in contrasto con ...
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ATTEONE (᾿Ακταίων, Actaeon)
G. Cressedi
Figlio di Aristeo e di Autonoe.
Fu allievo di Chirone, che ne fece un valentissimo cacciatore. Insuperbito da questa sua qualità, A. si vantò di superare nel tiro [...] , ma la dea lo fece dilaniare dai cani di lui, che non riconoscevano più il loro padrone, secondo la versione accolta da Eschilo e da Euripide. In Stesicoro era la dea stessa a gettare una pelle di cervo su A. dormiente. Questa punizione invece ...
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RHODOS (῾Ρόδος, Rhodos, Rhodus)
A. Bisi
Divinizzazione, introdotta in età ellenistica, della città e dell'isola omonime (v. rodi).
Nella personificazione dello stato rodio, cui si tributa culto, confluisce [...] altri di Oceano ed Anfitrite, consorte di Helios, al quale partorì i famosi Heliadi, protagonisti della omonima tragedia di Eschilo.
Il culto di R. era svolto in epoca tarda dai συνϑύται ῾Ροδιασταὶ ἐπιδαμιασταί, che, come indica quest'ultiìno nome ...
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eschileo
eschilèo agg. – Di Èschilo, grande poeta tragico ateniese (c. 525 - c. 455 a. C.), autore di numerose tragedie, di cui sette sono pervenute fino a noi insieme a vari frammenti: l’arte e .; le tragedie e.; e con riferimento all’opera...
lecizio
lecìzio s. m. [dal gr. ληκύϑιον «boccetta» (dim. di λήκυϑος: v. lekythos), che compare nel v. 1200 delle Rane di Aristofane, dove Eschilo ridicolizza i versi delle tragedie di Euripide, aggiungendo, dopo la cesura dei trimetri giambici...