Poeta greco (n. Sifno 1871 - m. 1942), autore di sonetti (Σκαραβαῖοι καὶ τερρακότες "Scarabei e terracotte", 1918) e di traduzioni dal greco antico (l'Eutidemo e la Repubblica di Platone, l'Orestea, I [...] sette a Tebe e le Supplici di Eschilo). ...
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Vedi TEISIKRATES dell'anno: 1966 - 1973
TEISIKRATES (v. vol. vii, p. 664)
Red.
Una nuova firma di questo scultore, seguita dall'epoiesen, è stata rinvenuta su di una base da Eretria, con dedica, da parte [...] della città di Delfi, di una statua onoraria di Eschilo, figlio di Antandrides. Eschilo è un noto personaggio politico, polemarco in Eubea conosciuto da numerose iscrizioni e la statua può datarsi intorno al 272 a. C.; verrebbe così abbassata la ...
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Introduzione, discorso introduttivo a un’opera. Può essere parte di questa, come ogni prefazione o introduzione, oppure autonomo, come per es. i p. ai Vangeli e quelli alle epistole di s. Paolo.
Nella [...] tragedia antica dell’età classica (Eschilo, Sofocle, Euripide), il p. era la scena che precedeva l’entrata del coro (parodo) e introduceva l’azione, senza avere necessariamente funzione di esposizione dell’antefatto e dello svolgimento del dramma. ...
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IPERMETRO
Angelo Taccone
. Si chiama ipermetro il periodo ritmico che supera la durata di un periodo bimembre. si tratta di raggruppamenti non estranei alla lirica, ma assai più frequenti nel dramma, [...] in lat. Orazio, Odi, III, 12); gliconici: es. Anacr., fr. 8 Diehl (in latino, Catullo, 34 e 61); docmiaci: es. Eschilo, Sette, 203 segg.; Euripide, Medea, 1258 segg., Oreste, 162 segg.
Bibl.: H. Gleditsch, Metrik der Griechen u. Römer, 3ª ed., Monaco ...
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Filologo e storico del pensiero antico (Detmold 1886 - Francoforte 1958); prof. nelle univ. di Marburgo (1916-19), Amburgo (1919-24), Francoforte sul Meno (1924-42), Lipsia (1942-46), di nuovo a Francoforte [...] (1946). Importanti sono i suoi studî su Parmenide, Eschilo, Sofocle. Opere principali: Parmenides (1916); Kosmos und Sympathie (1926); Sophocles (1933; 3a ed. 1947); Von Werken und Formen (1948); Aischylos als Regisseur und Theologe (1949). ...
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TERZAGHI, Nicola
Filologo classico, nato a Bari il 7 luglio 1880; è stato professore di lingua e letteratura latina (dal 1929) prima nell'università di Torino, poi di Firenze.
Oltre a commenti a varî [...] autori latini e greci (Plauto, Eschilo, Sofocle, Euripide, Eroda, di cui ha dato l'ediz. e la traduzione, 1925), ha curato edizioni critiche di Lucilio (1928), Ampelio (1947), Petronio (testo, trad. e comm. in collab. con G. A. Cesareo, 1950), ...
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PALMBLAD, Wilhelm Fredrik
Giuseppe Gabetti
Scrittore svedese, nato a Liljestad il 16 dicembre 1788, morto il 2 settembre 1852 a Upsala, dove era stato dal 1822 docente di storia e dal 1835 professore [...] di greco all'università.
Traduttore di Eschilo e Sofocle (1834-1845); ma le prime versioni risalgono al 1812), fu anche uno dei capi del movimento romantico: fondatore dell'Aurora förbundet", editore della rivista Phosphoros e del Poetisk Kalender. ...
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LORDE, André de
Silvio D'Amico
Autore drammatico francese, nato a Tolosa nel 1871. È tra i creatori di quel truculento genere di teatro che fu denominato Grand Guignol. Scambiando il tragico orrore [...] spirituale che spira da opere famose di Eschilo, di Sofocle, di Shakespeare, ecc., col mero spavento fisico, il De L. si è compiaciuto di mettere materialmente in scena - come nel Système du docteur Goudron (1904) e La dernière torture (1905) - ...
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Stato dell’Europa meridionale, comprendente la parte inferiore della Penisola Balcanica, gli arcipelaghi delle Ionie e dell’Egeo e l’isola di Creta. Confina a NO con l’Albania, a N con Repubblica della [...] finché per la giustizia divina non sia ristabilito il rotto equilibrio; la tensione tragica, altissima in tutta l’opera di Eschilo, nasce da un contrasto continuo tra l’agire dell’uomo e questa superiore giustizia che deve compiersi a dispetto o per ...
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(o Clitemnèstra o Clitemèstra; gr. Kλυταιμήστρα e, per erronea trascrizione, Kλυταιμνήστρα, lat. Clytaemestra) Eroina greca, figlia di Tindareo e di Leda, sorella di Elena e dei Dioscuri, moglie di Agamennone, [...] cede al seduttore Egisto dopo lunga resistenza. Invece nell'Odissea (XI 409 segg.) ha parte diretta nel delitto. Nell'Orestea di Eschilo uccide essa stessa Agamennone al suo ritorno da Argo ed è poi uccisa da Oreste, dopo Egisto. Ancor più truce è la ...
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eschileo
eschilèo agg. – Di Èschilo, grande poeta tragico ateniese (c. 525 - c. 455 a. C.), autore di numerose tragedie, di cui sette sono pervenute fino a noi insieme a vari frammenti: l’arte e .; le tragedie e.; e con riferimento all’opera...
lecizio
lecìzio s. m. [dal gr. ληκύϑιον «boccetta» (dim. di λήκυϑος: v. lekythos), che compare nel v. 1200 delle Rane di Aristofane, dove Eschilo ridicolizza i versi delle tragedie di Euripide, aggiungendo, dopo la cesura dei trimetri giambici...