Tipo di vettore (bacterial artificial chromosome), indicante in genetica molecolare un plasmide ricombinante che permette la clonazione di lunghi inserti di DNA e presenta un basso numero di copie nella [...] cellula batterica ospite. Fra i vettori BAC si utilizza il fattore F, un plasmide naturale di Escherichiacoli, coinvolto nei processi di trasferimento dei geni e contenente due geni, par1 e par2, che mantengono basso il suo numero di copie nella ...
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Microbiologo italiano (Milano 1903 - Boston 1976). Laureatosi in medicina a Milano, dopo aver svolto alcune ricerche in Italia si trasferì negli Stati Uniti, dove dal 1957 al 1968 ricoprì la cattedra di [...] . Le sue ricerche, oggetto di numerose pubblicazioni, riguardano lo studio dei meccanismi di regolazione genica nel batterio Escherichiacoli; in particolare riuscì a dimostrare che durante la sintesi dell'arginina il prodotto finale ha un'azione ...
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Pediatra e batteriologo tedesco (Ansbach 1857 - Vienna 1911). Dal 1890 prof. di pediatria all'univ. di Graz. Approfondì la ricerca microbiologica, in cui egli ravvisa il più valido mezzo per risolvere [...] , difterite) e sulla patologia da dismicrobismo intestinale; e soprattutto legò il suo nome alla identificazione e alla descrizione del batterio che egli chiamò Bacterium coli commune e che, modernamente, è denominato, in suo onore, Escherichiacoli. ...
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Abbreviazione di recombination, che in genetica molecolare indica proteine multifunzionali (per es., RecA, RecB) presenti in Escherichiacoli e in altri enterobatteri con un ruolo essenziale nei processi [...] di ricombinazione (➔) del DNA ...
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(App. V, i, p. 384)
Le b., intese nel significato più ampio e moderno del termine, possono essere definite come le tecnologie che utilizzano organismi viventi o loro componenti subcellulari, al fine di [...] ⁶, un milione di volte.
Le prime reazioni di PCR sono state sviluppate utilizzando la DNA-polimerasi estratta da Escherichiacoli. Tuttavia, durante la fase di denaturazione ad alta temperatura la polimerasi veniva inattivata ed era perciò necessario ...
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GENE
Burke H. Judd
Storia e problematiche della ricerca. - La doppia elica del DNA. - La fase esplosiva nell'evoluzione del concetto di g. (v. anche codice genetico, in questa Appendice; genetica, XVI, [...] falsariga del classico test per l'allelismo usato nello studio degli eucarioti diploidi. Benzer osservò che un determinato ceppo di Escherichiacoli non era in grado di sostenere la crescita di virus T4 mutanti, sia che si trattasse di virus di tipo ...
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NUCLEICI, ACIDI
Massimo Libonati
. Gli a. n. si distinguono in due tipi, l'a. deossiribonucleico (DNA) e l'a. ribonucleico (RNA). Entrambi sono molecole di grandi dimensioni preposte a una funzione [...] molecolare (P.M.) dei vari DNA può variare da 1,6 × 106 daltons nel caso del fago ΦX174 a 2,6 × 109 nel caso di Escherichiacoli, a 1,2 × 1011 nel caso della Drosophila melanogaster, a 3 × 1012 nel caso del DNA umano. La gran parte dei DNA noti è a ...
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Ingegneria genetica
Vittorio Sgaramella
Definizioni e fondamenti
La genetica è una scienza teorico-sperimentale che cerca di spiegare il processo per cui da simile nasce simile. L'i. g. ne è un'applicazione [...] essere determinanti. I più usati sono per ora le cellule di due organismi unicellulari ben conosciuti: il batterio Escherichiacoli e il fungo Saccharomyces cerevisiae (il lievito di birra). Tra i batteri, Bacillus subtilis risponde meglio a esigenze ...
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MICROBIOLOGIA
Maurizio Iaccarino
. La m. è la scienza che studia i microrganismi o micròbi, cioè, in prima approssimazione, quegli organismi che l'uomo non riesce a vedere a occhio nudo (di dimensioni [...] della biologia. Più recentemente alcuni microrganismi (prima un fungo, Neurospora, poi alcuni batteri, tra cui Escherichiacoli, e infine diversi batteriofagi) sono stati utilizzati come sistema modello per studiare alcuni processi fondamentali della ...
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escherichia
escherìchia 〈eššerìkia〉 s. f. [lat. scient. Escherichia, dal nome del batteriologo ted. Th. Escherich (1857-1911)]. – Genere di batterî che comprende forme a bastoncino corto, diffuse in natura, particolarmente nell’intestino degli...
coliforme
colifórme agg. [comp. di coli(bacillo) e -forme]. – In biologia, riferito a numerosi batterî gram-negativi con caratteristiche biologiche, morfologiche e biochimiche simili a quelle di Escherichia coli (v. escherichia e colibacillo).