Ramo delle biologia che si occupa del materiale ereditario, cioè della sua struttura, del suo modo di funzionare, delle modalità della sua trasmissione, sia da una cellula alle sue discendenti (se si tratta [...] del DNA; e) la struttura fine del gene e il concetto di cistrone, definiti a livello formale nei batteriofagi T di Escherichiacoli; f) la dimostrazione che agenti letali ad azione immediata (come i fagi virulenti T) non inducono in una coltura di ...
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In biologia, il corredo aploide dei cromosomi di una cellula, con i geni in essa contenuti.
Il Progetto genoma
Nel 1990 negli Stati Uniti è iniziato ufficialmente il progetto di ricerca internazionale [...] Nel 1997 ha suscitato grande entusiasmo nel mondo scientifico la pubblicazione della sequenza completa (4.639.221 bp) di Escherichiacoli. La sequenza del g. del primo organismo eucariotico, il lievito Saccharomyces cerevisiae (12.068 kilobasi, o kb ...
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(o operon) In genetica, gruppo di geni strutturali adiacenti, che sono trascritti tutti in una singola molecola di mRNA e che sono pertanto soggetti a una regolazione coordinata. In Escherichiacoli, i [...] anni 1950 con l’analisi genetica dettagliata, di F. Jacob e J. Monod, degli enzimi del metabolismo del lattosio in Escherichiacoli e culminò, nel 1961, nella formulazione del modello dell’o. per la regolazione genica. In larga misura, gli studi sull ...
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In genetica molecolare, sequenza di acido nucleico (DNA o RNA) in grado di spostarsi autonomamente da una posizione a un’altra del genoma. I t., detti anche geni che saltano o elementi genetici trasponibili, [...] è stato confermato da H. Seadler, P. Starlinger e J.A. Shapiro verso la fine degli anni 1960 in Escherichiacoli, grazie alla scoperta di mutazioni genetiche caratterizzate dall’inserimento di ampi segmenti di DNA, detti sequenze di inserzione (IS ...
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Procedimento logico, mediante il quale si passa dalla considerazione di casi particolari a una conclusione universale.
Nel linguaggio scientifico, in genere, modificazione che determinate proprietà di [...] enzima da parte di una cellula avviene infatti in presenza di una sostanza specifica (detta induttore): per es., il batterio Escherichiacoli utilizza come fonte di energia il glucosio, ma cresce anche in colture in cui il glucosio sia sostituito dal ...
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Nome dato da W. Waldeyer nel 1888 ai piccoli corpi intensamente colorabili, in genere di forma bastoncellare, visibili nel nucleo della cellula durante la mitosi. Secondo la teoria cromosomica, dimostrata [...] quanto non sia circondato da una membrana come nel nucleo degli Eucarioti. Il c. batterico è stato studiato in Escherichiacoli, che ha un unico c. circolare a doppio filamento di DNA.
Malattie cromosomiche
Sindromi associate ad alterazioni della ...
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In genetica, termine coniato (1958) da F. Jacob e E. Wollman indicante un elemento genetico presente nei batteri che può replicarsi autonomamente nel citoplasma o inserirsi nel cromosoma batterico e replicarsi [...] con esso. L’esempio più noto di e. è il fattore F (fertility) di Escherichiacoli (v. fig.), formato da un anello di DNA a doppia elica chiuso da legami covalenti. I geni del fattore F determinano la formazione del pilus e il trasferimento dell’ ...
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In biologia molecolare, qualsiasi traccia di DNA proveniente da organismi estinti o estratto da resti scheletrici fossili, per il cui studio a partire dalla seconda metà degli anni Ottanta l'impiego della [...] la presenza di DNA, peraltro fortemente degradato, nel tessuto cellulare, ma ne replicarono alcuni frammenti nel batterio Escherichiacoli e giunsero infine a isolare una porzione di DNA presente negli organuli cellulari chiamati ‘mitocondri’ (DNA ...
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In genetica, fenomeno per cui un gene represso viene attivato, permettendo la trascrizione della sua informazione dal DNA all’RNA e da questo ai ribosomi. In una cellula non tutti i geni presenti nel patrimonio [...] d. genica si può comprendere anche l’induzione del sistema enzimatico deputato alla produzione di arginina in Escherichiacoli. In un terreno culturale contenente arginina i geni strutturali per l’arginina non sono attivi, ma vengono rapidamente ...
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Tipo di vettore (bacterial artificial chromosome), indicante in genetica molecolare un plasmide ricombinante che permette la clonazione di lunghi inserti di DNA e presenta un basso numero di copie nella [...] cellula batterica ospite. Fra i vettori BAC si utilizza il fattore F, un plasmide naturale di Escherichiacoli, coinvolto nei processi di trasferimento dei geni e contenente due geni, par1 e par2, che mantengono basso il suo numero di copie nella ...
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escherichia
escherìchia 〈eššerìkia〉 s. f. [lat. scient. Escherichia, dal nome del batteriologo ted. Th. Escherich (1857-1911)]. – Genere di batterî che comprende forme a bastoncino corto, diffuse in natura, particolarmente nell’intestino degli...
coliforme
colifórme agg. [comp. di coli(bacillo) e -forme]. – In biologia, riferito a numerosi batterî gram-negativi con caratteristiche biologiche, morfologiche e biochimiche simili a quelle di Escherichia coli (v. escherichia e colibacillo).