Le "temporali calamità"
Alberto Tenenti
Introduzione
Vergando il prologo della sua Cronica, all'indomani della Peste Nera e delle sue sequele, sin dalle prime righe Matteo Villani evocava quella che [...] . Si trattava di una cultura all'interno della quale era tuttora molto vivo - se non preponderante - un sottofondo escatologico ed al cui orizzonte più o meno lontano si profilava la "fine dei tempi".
Non per la paratattica enumerazione di ...
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Agostino, Aurelio
Gaetano Lettieri
In tutta l’opera di M., il nome di A. (Tagaste 354 - Ippona 430) compare solo nel frammento di traduzione della Historia persecutionis Africanae Provinciae del vescovo [...] ricerca del potere e della gloria (cfr. XIX 7; V 12 2), il cristiano è quindi chiamato a peregrinare verso la pace escatologica (il «Paradiso» di M.), disprezzando le passioni, la potentia e l’honor (XIX 19) politici e la realtà stessa del mondo: Res ...
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anagogico
Francesco Tateo
. Il termine a. (cfr. il latino anagogicus, adattamento del greco ἀναγωγιχός) indica ciò che " conduce su ", " solleva ", e applicato all'ermeneutica biblica, della quale è [...] insistendo sul fatto che esso va ricercato nella narrazione ‛ vera ' del testo biblico, come a dire che il significato escatologico non può risultare dalle favole poetiche: e questo è quando spiritualmente si spone una scrittura, la quale ancora [sia ...
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GERUSALEMME
M. Piccirillo
(ebraico Yerushalayim; gr. ῾Ιεϱοσόλυμα; lat. Ierusalem, Hierusalem, Aelia Capitolina; arabo Urshilīm, al-Quds, Iliyā; Hierosolyma, Solyma nei docc. medievali)
Città situata [...] , come la c.d. culla di Gesù, nell'angolo sudorientale. Altri edifici invece servivano a ricordare vari aspetti del messaggio escatologico del Corano, per es. la porta d'Oro, che divenne porta della Misericordia e del Perdono. Tali edifici, insieme ...
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Denina, Carlo
Domenico Consoli
Storico, letterato e poligrafo (Revello 1731 - Torino 1813). Non molti né particolarmente vivi i suoi interessi danteschi. Nel Saggio sopra la letteratura italiana (1762) [...] e da uno " spirito intollerante e satirico " si sia ispirata in molte occasioni alla letteratura provenzale di argomento escatologico.
Bibl. - C. Denina, Saggio sopra la letteratura italiana, Torino - Lucca 1762; ID., Discorso sopra le vicende della ...
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Teologie
Giuseppe Ruggieri
Tra la fine del 20° e l'inizio del 21° sec. non ci sono state nuove acquisizioni capaci di sconvolgere il paesaggio teologico. Semmai si è consolidata una certa diversità [...] i vari autori sono tuttavia molteplici: profeta escatologico o maestro carismatico di saggezza eversiva, contadino una fuga quasi disperata, si ricorre al futuro, al compimento escatologico - sia esso individuale o collettivo - in cui apparirà ciò ...
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Gli eresiologi cristiani hanno qualificato come δοκηταί (doceti) tutti coloro che in varia guisa hanno negato la realtà "carnale" del corpo umano di Cristo, hanno messo in discussione la sua concezione [...] marcionita, abbia di mira più gli effetti marginali che il nucleo essenziale di quella predicazione. Di fronte all'escatologia realistica difesa da Tertulliano, la visione marcionita del Regno ci appare di natura nettamente spiritualistica: il regno ...
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NOÈ
Alberto Vaccari
. Eroe della Bibbia (Genesi, V, 28-IX, 29), decimo nella serie dei più antichi patriarchi della linea di Set (ibid., V, 1-29) a cavaliere fra due età del mondo, prima e dopo il [...] una tacita predicazione e una condanna del mondo incredulo (Ebrei, XI, 7; Ecclesiastico, XLIV, 17). Gesù stesso nel suo grande discorso escatologico (Matteo, XXIV, 37 segg.; Luca, XVII, 26 segg.) mette in parallelo il mondo quale fu ai giorni di N. e ...
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GIOELE (ebr. Yôel "Jahvè è Dio"; i Settanta 'Ιωήλ; Vulgata Ioel)
Giuseppe Ricciotti
Autore di un libro della Bibbia, che occupa il secondo posto nella serie ebraica dei Profeti minori (v. bibbia), mentre [...] che è ordinario in Oriente. Inoltre dai moderni si è messo in rilievo, inquadrandolo nella storia dell'ebraismo, il carattere escatologico e apocalittico della seconda parte del libro (II, 18-IV), e da ciò hanno argomentato che esso fu scritto in ...
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Anima
Giancarlo Movia
Marta Cristiani
Paolo Casini
Gianni Carchia
Lucio Pinkus
È il greco ἄνεμος, latino anima, il cui primo senso è "aria", poi "respiro, soffio", e, di qui, "principio vitale", [...] . A tale concezione metafisica e razionale dell'anima s'accompagna, in Platone, la credenza nella metempsicosi e nel destino escatologico della ψυχή. È con Platone che la distinzione anima-corpo diviene, in realtà, separazione e induce a pensare l ...
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escatologico
escatològico agg. [der. di escatologia] (pl. m. -ci). – Che riguarda i destini finali dell’uomo e dell’universo: dottrina e.; problemi escatologici. Iron. o scherz., problemi, programmi e., che riguardano o prospettano soluzioni...
escatologìa s. f. [comp. del gr. ἔσχατος «ultimo» e -logia]. – Dottrina degli ultimi fini, cioè quella parte delle credenze religiose (e, in qualche caso, di teorie filosofiche e teologiche) che riguarda i destini ultimi dell’umanità e del mondo:...