COSTANTINO il Grande
S. Manacorda
Imperatore romano, nato a Naisso (od. Niš, in Serbia) nel 280, Flavio Valerio C. regnò dal 306 al 337. Nel 306 fu acclamato imperatore dall'esercito in Britannia, ma [...] a proposito di C. una sorta di mito in cui, rispetto alla reale vicenda storica, predominarono gli elementi simbolici ed escatologici. La vita di C. fu schematizzata e riassunta in poche immagini-chiave che l'arte figurativa riprodusse per secoli in ...
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1. Una setta di questo nome (Adamiani; seguaci di Adamo) con caratteri affini allo gnosticismo è segnalata da un tardo, né troppo attendibile, eresiologo, S. Epifanio (Haer., 52), che attribuisce loro [...] frequente nel corso del Medioevo e al tempo della Riforma, per lo più in relazione col ripullulare di movimenti escatologici-millenaristi. Così troviamo menzionati come Adamiti i seguaci di Tandelmo (o Tanquelmo; secolo XII), i Turlupins del tempo di ...
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utopia
Formulazione di un assetto politico, sociale, religioso che non trova riscontro nella realtà ma che viene proposto come ideale e come modello. Sebbene il termine u. sia apparso solo in epoca moderna, [...] u. politico-filosofica delineata da Platone nella sua Repubblica. Poco rappresentata nel Medioevo, se non come ripresa di motivi escatologici presenti in opere patristiche, per es. nel De civitate Dei di s. Agostino, l’u. raggiunge l’apice del ...
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Apologeta e scrittore cristiano (sec. 2º-3º d. C.). Considerato il padre della teologia latino-occidentale, che già allora si differenziava dalla grande speculazione teologica greco-orientale, fu uno dei [...] poiché il suo cristianesimo aveva sempre portato l'impronta d'uno spirito nettamente realistico e d'una ferma fede nei valori escatologici originari. T. visse assai a lungo, ma sono ignoti il luogo e la data di morte.
Pensiero
Con T. la cristianità ...
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Filosofo russo contemporaneo, nato a Kiev nel 1874. Con Bulgakov, Florenskij, Frank e altri, forma nella storia del pensiero russo il gruppo dei "filosofi religiosi". Negli anni 1904-05 fece parte della [...] storia. Come pensatore religioso B. porta il suo universalismo cristiano addirittura a visioni apocalittiche e presentimenti escatologici; la sua concezione della storia, strettamente legata a quella della religione, è per conseguenza, pessimistica ...
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Dottrina che riguarda i destini ultimi dell’umanità e del singolo. È una parte delle credenze coessenziale all’idea stessa della religione e questo spiega perché credenze escatologiche s’incontrino sia [...] , s. Giustino, s. Ireneo, Tertulliano ecc.). Già in s. Paolo, e più ancora in s. Giovanni, comunque, la spiritualizzazione dell’escatologismo si era precisata nel senso di un’e. di realizzazione, di contro a quella di attesa, sì da portare il centro ...
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TOPITSCH, Ernst
Antonio Rainone
Filosofo e sociologo austriaco, nato a Vienna il 20 marzo 1919. Laureatosi in filosofia (1946), conseguì la libera docenza nel 1951. Dopo un periodo d'insegnamento a [...] mostrerebbero, nella loro dipendenza da temi hegeliani, di essere largamente impregnate di schemi gnostico-neoplatonici ed escatologici: per quanto secolarizzato, il mito della caduta e della redenzione sarebbe a fondamento delle dottrine hegeliane ...
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escatologia
Dal gr. ἔσχατος «ultimo» e λόγος «discorso». Dottrina degli ultimi fini, cioè quella parte delle credenze religiose (e, in qualche caso, di teorie filosofiche) che riguarda i destini ultimi [...] in mille anni): mille anni fu la durata stabilita per il regno messianico intermedio, prima della parusia, in una dimensione escatologica nutrita di elementi tratti anche dall’Apocalisse (20-21) e che ebbe nel 2° sec. numerosi seguaci (per es., Papia ...
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Dal greco mỳthos ("parola, racconto"), una narrazione di particolari gesta compiute da dei, semidei, eroi e mostri. Il m. può offrire una spiegazione di fenomeni naturali, legittimare pratiche rituali [...] antropogonici o antropologici (origine dell'umanità), soteriologici o culturali (sulle attività di un salvatore o eroe civilizzatore), escatologici (che riguardano il futuro del mondo o l'oltretomba), eziologici (che cercano di spiegare le cause e l ...
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CORSI, Cosimo Barnaba
Giacomo Martina
Di famiglia marchionale, nacque a Firenze il 10 giugno 1798 da Giuseppe Antonio e da Maddalena dei conti della Gherardesca.
Ammesso tra i paggi di Elisa Bonaparte [...] dall'amnistia del 16 luglio. Forse anche per non esser da meno del vescovo di Gubbio, Giuseppe Pecci, che aveva esaltato in termini escatologici l'atto del papa come l'inizio di una nuova era, il 23 agosto il C. paragonava Pio IX al padre del figliol ...
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escatologìa s. f. [comp. del gr. ἔσχατος «ultimo» e -logia]. – Dottrina degli ultimi fini, cioè quella parte delle credenze religiose (e, in qualche caso, di teorie filosofiche e teologiche) che riguarda i destini ultimi dell’umanità e del mondo:...
escatologico
escatològico agg. [der. di escatologia] (pl. m. -ci). – Che riguarda i destini finali dell’uomo e dell’universo: dottrina e.; problemi escatologici. Iron. o scherz., problemi, programmi e., che riguardano o prospettano soluzioni...