GISULFO
Andrea Bedina
Duca del Friuli (circa 590-circa 610), secondo di questo nome: l'estrema povertà di notizie offerte dalle poche fonti disponibili non consente che supposizioni, specie per quanto [...] il destino degli altri due figli maschi di G., Grimoaldo e Radualdo: dopo l'assassinio dei fratelli da parte dell'esarcabizantino Gregorio I e una volta insediatosi al potere (625) in Friuli Grasulfo (II), fratello del defunto G., dovettero riparare ...
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SABINIANO, papa
Antonio Sennis
SABINIANO, papa. – Nato a Blera, in Tuscia, in data imprecisata da Bono, prima di accedere al soglio pontificio ebbe una carriera ecclesiastica tutta interna alle gerarchie [...] concerne il trattato di pace con i longobardi stipulato nel 605, non facendo alcun cenno al ruolo avuto dall’esarcabizantino di Ravenna. Risulta quindi palese lo sforzo propagandistico di collegare, con una certa enfasi, il sia pur breve pontificato ...
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GIOVANNI
Andrea Bedina
Arcivescovo di Ravenna di cui non si hanno notizie precedenti la sua ascesa alla cattedra arcivescovile come successore di Felice, ma sulla data di inizio del suo episcopato gli [...] rifugiandosi probabilmente nella laguna veneta. Tuttavia, grazie ai preesistenti accordi diplomatici stipulati tra Gregorio III e l'abile esarcabizantino, la situazione ben presto si capovolse. Ma il pericolo non si esaurì; pochi anni dopo, nel 739 ...
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SISINNIO
Vera von Falkenhausen
Secondo il Liber pontificalis, l'unica fonte che lo menziona, S. era di origine sira, figlio di un certo Giovanni. Il suo luogo di nascita è sconosciuto e niente si sa [...] proprio l'età avanzata di S. e la sua salute cagionevole a farlo considerare un candidato adatto: all'esarcabizantino, che doveva confermare il candidato eletto, poteva sembrare un pontefice arrendevole, mentre gli elettori romani non dovevano ...
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Teodoro Antipapa
Teodoro
Antipapa (7° sec.). Presbitero romano, fu scelto al soglio pontificio in due successioni travagliate: alla morte di Giovanni V (686), fu sostenuto dall’esercito contro l’arcipresbitero [...] Pietro; il contrasto fu risolto con l’elezione di Conone. Alla morte di questi (687), T. fu sostenuto in contrapposizione all’arcidiacono Pasquale, ma l’intervento dell’esarcabizantino portò all’elezione di Sergio I. ...
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Per quanto perdesse il suo nome nel diventare, come Costantinopoli o Nuova Roma, la capitale dell'Impero d'Oriente, Bisanzio ebbe la sorte di essere ancora ricordata quando si volle designare l'arte, la [...] chiesa, comprendente i territorî imperiali del Lazio, della Tuscia, dell'Umbria, della Pentapoli, e dell'Esarcato. Sul resto dell'Italia bizantina, i basileis poterono mantenere il loro dominio; ma in alcune delle più importanti città, come Venezia ...
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Comune del Veneto (415,9 km2 con 261.362 ab. al censimento del 2011, divenuti 258.685 secondo rilevamenti ISTAT del 2020, detti Veneziani), capoluogo di regione e città metropolitana. L’insediamento storico [...] Repubblica veneta
L’ordinamento politico-amministrativo veneziano ereditò attraverso i Bizantini le strutture romane. Il doge non era che il dux romano-bizantino dal 584 dipendente dall’esarca d’Italia, poi, dopo la secessione del 726, designato dall ...
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Comune dell’Emilia-Romagna (653 km2 con 158.247 ab. nel 2020), capoluogo di provincia. È situata nella bassa pianura, nell’area meridionale del delta padano, a poca distanza dal Mare Adriatico, cui è congiunta [...] piegarono la resistenza dei Goti (540): da allora R. divenne capitale del governo bizantino in Italia e, alla fine del 6° sec., dell’Esarcato. A R., sede dell’esarca, governatore civile e militare dell’Italia, affluivano le rendite fiscali, erano di ...
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Centurione bizantino (m. 610) che nel 602, quando l'esercito insorse, fu acclamato imperatore e occupò senza resistenza Costantinopoli, facendo decapitare l'imperatore Maurizio e i suoi. Mentre ovunque [...] che d'infierire contro i proprî avversarî. Nell'ott. 610 fu rovesciato da Eraclio, figlio dell'esarca d'Africa, e mandato a morte. In suo onore l'esarca d'Italia Smaragdo aveva posto una statua di bronzo dorato sulla colonna corinzia alta m 13,60 ...
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Stato dell’Europa sud-orientale, che occupa la parte NE della Penisola Balcanica, tra Romania (N), Serbia e Repubblica della Macedonia del Nord (O), Grecia e Turchia (S) e Mar Nero (E).
Elemento centrale [...] la Bulgaria agli inizi del 1019 cadde sotto il dominio bizantino a opera di Basilio II, detto il Bulgaroctono, che divise L’11 marzo 1870 il governo ottomano creò un esarcato bulgaro, indipendente dal patriarcato ecumenico di Costantinopoli, che ...
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esarcato
eṡarcato s. m. [dal lat. mediev. exarchatus, der. di exarchus: v. esarca]. – 1. In senso ampio, territorio sottoposto alla giurisdizione di un esarca; fu in partic. nome del governatorato militare che dalla fine del sec. 6° alla metà...
esarca
eṡarca s. m. [dal lat. tardo exarchus, gr. ἔξαρχος «comandante, capo»] (pl. -chi). – 1. Titolo dei dignitarî che, dalla fine del 6° alla metà dell’8° sec., governarono le province d’Italia e d’Africa per conto degli imperatori bizantini...