Verso tradizionale dell’epopea greca e romana da Omero in poi, usato però anche nella poesia religiosa (oracoli e inni), nella didascalica e, unito con il cosiddetto pentametro elegiaco, nella poesia elegiaca [...] e. latino, introdotto da Ennio, ha prevalenza di spondei, rigetta la cesura trocaica, preferisce la pentemimera. Con Virgilio l’esametro di stile severo raggiunge la perfezione anche per la tecnica delle regole sulla fine del verso.
Nell’e. medievale ...
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elegìa Componimento poetico in distici (esametro più pentametro), detti appunto elegiaci. Le e. greche e romane, in origine di vario argomento, finirono per acquisire un tono mesto e sognante, atto a esprimere [...] il dolore per eventi funesti, passioni non corrisposte, lontananze nostalgiche. Nel Sette-Ottocento l'e. rivisse in rifacimenti dell'antico metro in J.W. Goethe, F. Hölderlin, G. Carducci, G. D'Annunzio ...
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(o pitiambico) Sistema della metrica antica (composto di πύϑιος «pizio» e ἰαμβικός «giambico»), usato da Orazio negli Epodi in due forme: p. primo, composto di un esametro dattilico (detto anche pizio) [...] e di un dimetro giambico, e p. secondo, composto di un esametro dattilico e di un trimetro giambico. Entrambe le forme furono imitate da G. Carducci nelle sue Odi barbare. ...
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sticometria Procedimento con cui si calcolava la lunghezza delle opere letterarie antiche: per i testi metrici si effettuava secondo il numero dei versi; per le opere in prosa si prendeva come misura base [...] il verso esametro di 16 sillabe o di 34-38 lettere. Lo stico, unità di misura dell’estensione di un libro o di una porzione di un’opera, serviva a fissare la remunerazione del copista. Molti manoscritti greci hanno una numerazione marginale in ...
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Letteratura
In poesia, unità di discorso avente una struttura metrica e un disegno ritmico e delimitata da una pausa virtuale, di solito isolata, nella tradizione grafica occidentale, mediante un a capo [...] . In Omero ha 32 forme nella ripartizione dei piedi, in Nonno non ne ha più di 9. Si ebbero vari tipi di esametro secondo la disposizione degli spondei rispetto ai dattili: spondaico, se il 5° piede è spondeo; periodico, se alterna dattili e spondei ...
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Nella metrica classica, pausa nel corso del verso, coincidente con la fine di una parola all’interno di un piede; se cade in fine di parola e in fine di piede si chiama dieresi. Nei versi recitativi (esametro, [...] trimetro e tetrametro tragico) cade in determinate sedi assumendo denominazioni diverse: pentemimera o semiquinaria (dopo la sillaba in posizione forte del 3° piede), eftemimera o semisettenaria (dopo ...
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Nella poesia latina, verso in cui vocaboli diversi terminano con sillabe uguali (come un’eco), oppure la parola finale del verso ripete la finale del primo emistichio. Anche di distico in cui l’emistichio [...] finale del pentametro ripete l’emistichio iniziale dell’esametro. ...
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Letteratura
Disciplina che ha per oggetto lo studio della versificazione, fondata su un complesso di norme che variano secondo la natura di ciascuna lingua e le convenzioni che si stabiliscono in rapporto [...] Già nell’antichità si ebbero varie teorie sulla derivazione dei metri da poche (o una soltanto) forme originarie, per es. l’esametro eroico. Si tende oggi a identificare alcune forme m. libere, con sillabe fisse e sillabe mobili, dalle quali a mano a ...
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(o strofa) Raggruppamento di due o più versi, costituenti un periodo ritmico, che di solito si ripete più volte nello stesso componimento.
Metrica classica
S. greca. Periodo ritmico di due o più cola [...] oraziani, i sistemi di iterazione di s. composte da un trimetro giambico + un elegiambo (per es., epodo 11), o da un esametro + un giambelego (per es., epodo 13).
La s. asclepiadea è così chiamata da Asclepiade di Samo. Orazio riprese e fissò la ...
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esametro
eṡàmetro s. m. [dal lat. hexamĕter, gr. ἑξάμετρον, comp. di ἑξα- «esa-» e μέτρον «misura, metro»]. – Nella metrica classica, in generale, qualsiasi periodo di sei metri: e. coriambico, e. cretico. In partic.: e. dattilico, o semplicem....
esametrico
eṡamètrico agg. [der. di esametro] (pl. m. -ci), non com. – Relativo all’esametro, costituito di esametri: clausola e.; componimento esametrico.