proprio
pròprio [Der. del lat. proprius, probab. dalla locuz. pro privo "a titolo privato"] [LSF] Conserva il signif. di proprietà e quindi con signif. affine a quello di peculiare, specifico e simili. [...] ◆ [ALG] È per lo più in contrapp. a improprio (per es., punto p. cioè non improprio e quindi punto al finito; analogamente per retta p., piano p., ecc.) o a generico, in senso lato e sim. per sottolineare la specificità di qualcosa. ◆ [ALG] [FAF] ...
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anecoico
anecòico (o anecòide) [agg. (pl.m. -ci) Comp. di an- privat. ed eco, quindi "senza eco"] [FTC] [ACS] [ELT] Qualifica di materiali per rivestimento di ambienti e, estensiv., degli ambienti medesimi [...] dar luogo a riflessioni (echi) per radiazioni sonore oppure elettromagnetiche (per es., radar). ◆ [ACS] [EMG] Camera, o cabina, a.: esteso, e a essa si ricorre per varie prove e tarature: per es., v. compatibilità elettromagnetica: I 659 f. ...
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obiettivita
obiettività (meno corr. obbiettività) [Der. di obiettivo] [LSF] Carattere di ciò che è obiettivo. ◆ [FAF] Principio, o assioma, di o., o di indifferenza materiale: ha varie formulazioni, [...] sistema (proprietà materiali e costitutive) è indipendente dall'osservatore (per es., v. meccanica dei sistemi continui: III 692 c); un' del sistema di riferimento e dell'origine dei tempi (per es., v. fluidi strutturati, dinamica dei: II 642 c). ...
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mosaico
mosàico [(pl. -ci) Der. del lat. musaicum opus "opera sacra alle Muse", da Musae, le Muse protettrici delle arti] [LSF] Nome di dispositivi costituiti, come le tessere di un vero e proprio m., [...] da molti elementi simili o identici, opportunamente disposti: per es., il m. fotoelettrico, costituito da elementi fotoelettrici disposti a matrice piana (→ fotomosaico), e, analogamente, il m. piezoelettrico (→ piezomosaico). ◆ [BFS] Modello a m. ...
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spia
spia [Der. del gotico spahía, da spaíhôn affine al lat. specere "osservare"] [FTC] Nome generico di semplici dispositivi (le cosiddette gemme luminose colorate a lampadinetta elettrica o a led, [...] campanelli elettrici, ecc.) per indicare che un apparecchio è in condizioni normali (per es., gemme verdi) oppure anormali (gemme rosse, campanelli; ma gemme rosse sono spesso usate per indicare semplic. che un apparecchio sta funzionando, è "acceso ...
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disinnesco
disinnésco [Comp. di dis- e innesco] [LSF] Generic., atto ed effetto del fare venir meno le condizioni che determinano il verificarsi di un fenomeno. ◆ [EMG] D. di scarica: cessazione della [...] scarica elettrica ottenuta variando le condizioni fisiche da cui è provocata (per es., abbassando la tensione, allontanando gli elettrodi, ecc.): d. di un arco elettrico, d. di una lampada a luminescenza, ecc. ...
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Simbolo operatorio che permette di indicare in modo conciso il prodotto di più fattori muniti di indice; il simbolo di p. è la lettera greca Pi maiuscola (Π) accompagnata da un indice variabile in un certo [...] intervallo o in un certo insieme (anche infiniti): per es.,
,
è il prodotto degli n fattori da a1 ad an. ...
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In chimica, gli atomi di carbonio, di azoto ecc. che sono legati direttamente a quattro atomi di carbonio. Vengono così indicati anche i composti in cui sono presenti tali atomi (come i sali di ammonio [...] quaternari, ➔ ammonio) oppure i composti formati da quattro elementi (per es., le proteine, normalmente costituite da carbonio, idrogeno, ossigeno, azoto). ...
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strato
strato [Der. del lat. stratum, neutro sostantivato del part. pass. stratus di sternere "distendere"] [LSF] (a) Quantità di materia più o meno omogenea, distesa più o meno uniformemente, con vario [...] piano e quella Ed del campo elettrico di s. piano doppio vale, nel caso di s. piani indefiniti uniformemente carichi e usando unità SI, Es= [σ/(2ε)]n ed Ed=(σ/ε)n, con σ densità areica di carica dello s., ε costante dielettrica assoluta del mezzo e n ...
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contrasto
contrasto [Der. di contrastare, dal lat. comp. di contra "contro" e stare] [LSF] Termine inizialmente introdotto nell'ottica per indicare la differenza della sensazione visiva tra zone più [...] dai caratteri di stampa), finendo con l'essere usato anche per indicare l'escursione dei valori di una qualche grandezza (per es., c. di segnali: v. oltre). ◆ [OTT] C. di fase: riduzione o variazione del-l'intensità nell'immagine di un oggetto, a ...
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es-
– Prefisso di molte parole derivate dal latino, che rappresenta l’ex- originario. Ha valore ora negativo-detrattivo (come in esautorare), ora intensivo (come in esclamare, esaudire); in molti verbi, e loro derivati, ha il sign. proprio...