In India, denominazione, «oppressi», con cui si indicano gli individui d’infima condizione sociale appartenenti a gruppi situati al di fuori dello schema delle quattro caste tradizionali. In passato venivano [...] chiamati intoccabili, perché tradizionalmente connessi ad attività considerate impure (per es. pulizie, concia delle pelli, manipolazione di cadaveri, dieta carnivora ecc.). L’abolizione formale dell’intoccabilità e delle discriminazioni che ne ...
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induzione
induzióne [Der. del lat. inductio -onis, dal part. pass. inductus di inducere "indurre" (→ induttivo)] [FAF] Procedimento logico, opposto a quello della deduzione, per cui dall'osservazione [...] a I (o godono di P); (c) si esclude che elementi diversi da quelli detti appartengano a I (o godano di P). Per es., è definito per i. l'insieme dei numeri naturali, in cui elemento base è lo zero e operazione definitoria è quella di passaggio al ...
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capacita
capacità [Der. del lat. capacitas -atis, da capax "capiente"] [LSF] (a) Attitudine di un oggetto a contenere qualcosa fino a un determinato limite; è riferita di norma a recipienti (c. di un [...] per contenere sostanze liquide o solide incoerenti (per es., materiali polverizzati) ed è allora commisurata semplic. ad altri conduttori il cui potenziale viene assunto nullo (per es., un'eventuale custodia metallica): si parla così di c. ...
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canale
canale [Der. del lat. canalis, da canna "canna"] [LSF] In senso proprio, sede di scorrimento, naturale oppure artificiale, di acqua o di un altro liquido; per estensione, solco, scanalatura in [...] o, come si dice, allocati su un medesimo mezzo fisico, per es., su un medesimo cavo o una medesima onda radio, con partic più c. un sistema formato da più c. elettroacustici, per es. un riproduttore stereofonico nel quale sono separati il c. di ...
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proiettore
proiettóre [Der. del part. pass. proiectus del lat. proicere "gettare innanzi"] [LSF] Che proietta, che lancia, anche in signif. figurati. ◆ [ALG] Dato un insieme X, è un endomorfismo P sull'insieme [...] , può essere un'algebra di Boole, un reticolo, ecc. I p. hanno notevole interesse nella rappresentazione di operatori lineari, per es. in spazi di Banach e di Hilbert, dove intervengono nella costruzione di un elemento dello spazio attraverso il suo ...
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simmetrico
simmètrico [agg. (pl.m. -ci) Der. di simmetria] [LSF] Di sistemi che presentino una qualche simmetria, per lo più geometrica, nella loro configurazione ma anche di funzioni che li descrivono, [...] che sia invariante per ogni permutazione eseguita sulle variabili, come sono, per es., le funzioni xyz, x+y+z, xy+xz+yz. ◆ [ALG simb.: aRb) anche b è associato ad a (bRa), com'è, per es., l'equivalenza, in partic. l'uguaglianza (R è il segno =). ◆ ...
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relativistico
relativistìco [agg. (pl. -ci) Der. di relatività] [LSF] Di principio, risultati, teoria, ecc. che siano fondati sui principi della relatività: interpretazione r. di un fenomeno, ecc. Il [...] è spesso usato in contrapp. a classico: per es., dinamica r., fondata sulla relatività einsteiniana, e dinamica altro che in base ai principi della teoria della relatività: per es., l'avanzamento del perielio di un'orbita planetaria (v. meccanica ...
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lavorazione
lavorazióne [Der. del lat. laboratio -onis, da laborare, che è da labor -oris "fatica, lavoro"] [LSF] L'atto e l'effetto del sottoporre un materiale a procedure per dargli una certa forma [...] o per conferirgli determinate proprietà (per es., con opportuni trattamenti termici). ◆ [OTT] L. ottica: il complesso delle operazioni necessarie per ottenere, a partire dalla materia prima (vetro, quarzo, materie plastiche), i cosiddetti "pezzi d' ...
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spike
spike 〈spàik〉 [s.ingl. "punta, spiga", affine al lat. spica (→ spiga), usato in it. come s.m.] [LSF] Termine correntemente usato per indicare strutture la cui forma ricorda quella di una punta [...] o di una spiga, quali, per es.: (a) [ELT] uno stretto e ampio segnale impulsivo e anche il fenoneno che ha provocato un segnale di tale genere (uso molto frequente); (b) [BFS] come caso particolare del signif. precedente, nome, a motivo della loro ...
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Chimica
D. di un’acqua Concentrazione di sali di calcio e di magnesio presenti in un’acqua (non si ha invece d. quando l’a. contiene anche in grande quantità altri sali, quali quelli di sodio ecc.). In [...] ; 4, fluorite; 5, apatite; 6, ortose; 7, quarzo; 8, topazio; 9, corindone; 10, diamante. Una sostanza si dice che ha d., per es., 3,5 se scalfisce la calcite ed è scalfita dalla fluorite ecc. Va però rilevato che la differenza di d. tra una sostanza ...
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es-
– Prefisso di molte parole derivate dal latino, che rappresenta l’ex- originario. Ha valore ora negativo-detrattivo (come in esautorare), ora intensivo (come in esclamare, esaudire); in molti verbi, e loro derivati, ha il sign. proprio...