Il termine complessità è oggi frequentemente usato, in campo scientifico, in contesti diversi. In quello dell'informatica, dell'analisi numerica e dell'ottimizzazione, corrisponde alla caratteristica quantitativa [...] (vi sono traiettorie che divergono da ˆx, anche se prendono origine da un punto molto vicino a quello di equilibrio); se però, per es., in un sistema del secondo ordine, si ha una coppia di autovalori di J(ˆx) con parte reale nulla (nel qual caso il ...
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Sport e politica: identità nazionali e locali nella società moderna
Richard Giulianotti
Il legame fra sport e politica è talmente stretto che è assurdo ipotizzare che le due sfere si possano dividere, [...] una città si festeggia la vittoria della squadra locale in un campionato o in un incontro importante. È il caso per es. delle agitazioni provocate nel 2002 da tifosi ubriachi durante le Olimpiadi invernali di Salt Lake City. Non di rado nei colleges ...
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Con la locuzione lingua cortigiana (o cortegiana o cortesiana) ci si riferisce a un’espressione usata nel dibattito di primo Cinquecento in relazione agli usi linguistici delle corti italiane (Milano, [...] Trissino, in linea con la sua teorizzazione italianista, ammette nel suo uso una notevole polimorfia, dove esiti trecenteschi (per es. i tipi truova, pruova, brieve, priego; io era, io amava, io sentiva, ecc.) coesistono con quelli più moderni delle ...
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periscopio
periscòpio [Der. dell'ingl. periscope, comp. di peri- e -scope "-scopio"] [OTT] Dispositivo ottico che consente di scrutare l'orizzonte a un osservatore in una posizione in cui tale esplorazione [...] , non sia possibile l'osservazione diretta, come capita, per es., per osservare in posizione di sicurezza da dietro un robusto riparo materiali radioattivi e di impianti contaminati da radiazioni, per es. al-l'interno di un reattore nucleare. Questi ...
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asintotico
asintòtico [agg. (pl.m. -ci) Der. di asintoto] [LSF] (a) Di ciò che tende ad avvicinarsi sempre più a qualche cosa, senza mai raggiungerla o coincidere con essa. (b) Con signif. affine, il [...] le quali si conoscono solo espressioni approssimate, che però tendono a diventare esatte quando n tende all'infinito; è tale, per es., la funzione che dice quanti sono i numeri primi minori di n. ◆ [MCQ] Campo a.: v. campi, teoria quantistica dei: I ...
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programma
programma [Der. del lat. programma -atis, dal gr. prógramma -atos, a sua volta da prográpho "scrivere prima"] [LSF] Enunciazione particolareggiata di ciò che si vuole fare, in partic. dell'inquadramento [...] . di elaborazione volto a una specifica utilizzazione del calcolatore (per es., p. di archiviazione, di grafica, ecc.). ◆ [ELT] di elaborazione: ogni p. che, a differenza di altri (per es., p. di controllo), serve soltanto per l'elaborazione di dati o ...
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collettivo
collettivo [agg. e s.m. Der. del lat. collectivus, dal part. pass. collectus di colligere "raccogliere"] [LSF] Qualifica di fenomeni consistenti in interazioni simultanee fra enti identici [...] sono esempi di magnetismo c.) la superconduzione; anche, denomin. degli enti che partecipano a fenomeni c.: per es., elettroni c. (v. oltre). ◆ [FSD] Elettroni c.: altra denomin. degli elettroni di conduzione, in quanto determinano collettivamente ...
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eliotermia
eliotermìa [Comp. di elio- e -termia] [FTC] [TRM] Parte della termotecnica volta all'utilizzazione dell'energia termica solare, ancora a carattere sperimentale e limitata a impianti di limitata [...] potenza (per es., pannelli solari per riscaldare acqua, oppure, usando concentratori a specchi, crogioli solari, in cui si raggiungono temperature dell'ordine di 5000 K). ...
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IDEE, Storia delle
Jacques Le Goff
*La voce enciclopedica Storia delle idee è stata ripubblicata da Treccani Libri, arricchita e aggiornata da un contributo di Francesco Mores.
I fondamenti della storia [...] storico, fosse pure un grand'uomo, è proprio ciò che egli ha in comune con gli altri uomini del suo tempo. Prendiamo, per es., Carlo v di Francia. Tutti gli storici lo lodano per il suo senso dell'economia, dell'amministrazione dello stato; è il re ...
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adattamento
adattaménto [Atto ed effetto dell'adattare o dell'adattarsi (→ adattato)] [LSF] (a) La capacità che un sistema ha di modificare il proprio funzionamento o la propria struttura in relazione [...] , ottico, ecc.; se necessario, ciò s'ottiene mediante opportuni dispositivi intermediari, detti adattatori d'impedenza: per es., un condotto acustico a sezione non costante per sistemi acustici, un opportuno trasformatore per sistemi elettrici, ecc ...
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es-
– Prefisso di molte parole derivate dal latino, che rappresenta l’ex- originario. Ha valore ora negativo-detrattivo (come in esautorare), ora intensivo (come in esclamare, esaudire); in molti verbi, e loro derivati, ha il sign. proprio...