Modo di parlare burlesco consistente nella sostituzione d’una parola con altra che inizi con le stesse lettere (per es., fagiani per «fagioli», arciconigli per «arciconsoli»). La tendenza a questi bizzarri [...] travestimenti è frequente nella lingua popolare di vari paesi. Come linguaggio artificiale fu inventato a Firenze sulla fine del 16° sec. (quando vennero in uso la lingua fidenziana e la maccheronica), ...
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Linguistica
Nella grammatica greca, contrazione della vocale finale di una parola con la vocale iniziale della parola successiva (per es., τοὔνομα per τὸ ὄνομα). Si segna con la coronide.
Medicina
Termine [...] coniato da Ippocrate per designare la mescolanza dei quattro umori fondamentali (sangue, flemma, bile bianca e bile nera) di cui si credeva composto l’organismo.
C. sanguigna o ematica, la composizione ...
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Chimica
Reazione che si svolge fino all’equivalenza, tra un acido e una base con formazione della base e dell’acido coniugati. Per es.:
HCl + C2H5ONa → NaCl + C2H5OH.
All’equivalenza si ottiene cloruro [...] una base, anche le reazioni di spostamento tra un sale e un acido forte possono essere considerate di neutralizzazione. Per es.:
Na2S + 2HCl → 2NaCl + H2S;
in modo analogo può essere considerata la reazione di spostamento per opera di una base forte ...
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I tempi composti sono forme della ➔ coniugazione verbale costituite da un ausiliare + il participio passato del verbo: l’ausiliare contiene le informazioni grammaticali di tempo, ➔ aspetto, modo e ➔ persona [...] sintattica la regola che in italiano moderno impone l’ausiliare essere nelle costruzioni con la particella di origine pronominale si (per es., Emma si è mangiata il panino o qui si è sempre lavorato molto; ➔ pronominali, verbi). Il fatto che in altre ...
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Categoria morfologica di alcune lingue, deputata alla designazione nel nome del valore quantitativo di 4 unità. Il q. compare, per es., nella lingua delle Nuove Ebridi (oggi Repubblica di Vanuatu). ...
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Nome della prima lettera dell’alfabeto ebraico, il cui simbolo è ℵ.
In matematica indica la potenza di un insieme: per es., con ℵ0 si indica la potenza dell’insieme di tutti i numeri interi ecc. (➔ transfinito). ...
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In fonologia, mutamento di una consonante (dentale, alveolare o palatale) occlusiva in sibilante, spesso condizionato da vocale palatale seguente: per es. la desinenza greca -σι (presente atemat. III sg.) [...] da un precedente *-ti (sanscr. -ti, lat. *-ti > -t) ...
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In linguistica, vocabolo che indica una parte di un tutto, rispetto a un altro vocabolo che indica quel tutto (per es., petalo rispetto a fiore).
La relazione semantica tra questi due vocaboli prende il [...] nome di meronimia ...
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Per focalizzazione si intende l’insieme di fenomeni che consentono di mettere una porzione di enunciato in maggiore evidenza di altre. Gli enunciati infatti non solo trasmettono informazioni, ma spesso [...] B) valgono come si è visto per i casi di dislocazione a destra, ma anche per quelli di dislocazione a sinistra. Con l’es. (17) si è mostrato che un costituente può essere spostato a sinistra per focalizzarlo: infatti, avendo su di sé la tonica in una ...
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Botanica
Uno dei due modi di accrescimento della membrana cellulare, e cioè quello che è dovuto alla deposizione di sostanze, per es. della cellulosa, sulla membrana già esistente con conseguente ispessimento [...] una proprietà particolare. Può precedere il termine a cui si riferisce o seguirlo, e spesso ha ulteriori determinazioni (per es., Pirro, re dell’Epiro). A differenza dell’attributo, l’a. ha sempre funzione accessoria. Nelle lingue fornite di ...
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es-
– Prefisso di molte parole derivate dal latino, che rappresenta l’ex- originario. Ha valore ora negativo-detrattivo (come in esautorare), ora intensivo (come in esclamare, esaudire); in molti verbi, e loro derivati, ha il sign. proprio...