worm hole
worm hole 〈uë´ëm hól〉 [s.ingl. "buco a forma di verme" Comp. di worm "verme" e hole "buco", usato in it. come s.m.] [RGR] Denomin. di particolari connessioni spaziotemporali, per es. tra universi [...] differenti, ipotizzate in alcune teorie della gravità quantistica: v. fisica contemporanea: II 596 a ...
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isoipsa
isoipsa [Comp. di iso- e del gr. hy´psos "altezza"] [LSF] Linea luogo di punti che hanno la medesima altezza (nei vari signif. di questo termine), lo stesso che curva di livello: per es., in [...] una carta topografica o geografica, isolinea per la quota dei punti della superficie terrestre ...
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ordinogramma
ordinogramma (pl. -i) [Comp. di ordine e -gramma][LSF]2Rappresentazione grafica costituita dalla successione ordinata dei vari atti elementari dell'esecuzione di un esperimento, di un calcolo, [...] ecc.; vi si ricorre frequentemente, per es., nelle procedure di calcolo elettronico, dove è detto anche diagramma di flusso. ...
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inattinico
inattìnico [agg. (pl.m. -ci) Comp. di in- neg. e attinico] [OTT] Di luce o, in generale, di radiazione elettromagnetica la cui composizione spettrale è tale da non impressionare le emulsioni [...] fotografiche; per es., per un'emulsione ortocromatica è sensibilmente i. una luce rossa. ...
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In fisica delle particelle elementari, termine inglese («sapore») usato per indicare i vari tipi di quark u, d, s, c, b e t (➔ quark) e i diversi numeri quantici che li caratterizzano. Così, per es., il [...] quark s possiede il f. stranezza, ha cioè il numero quantico stranezza s=−1 mentre tutti gli altri quark hanno s=0. Di ciascun tipo si hanno tre repliche diverse, caratterizzate da un numero quantico ...
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ultraveloce In fisica, si dice di metodica sperimentale capace di raggiungere una risoluzione temporale dalle decine di picosecondi o meno, fino all’ordine di grandezza dei femtosecondi, e perciò adatta [...] allo studio di fenomeni (per es., reazioni chimiche) che si verificano su tali scale di tempo: spettroscopia ultraveloce. ...
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digitazione
digitazióne [Dal lat. digitus "dito"] [STF] [ALG] (a) Generic., qualunque procedimento per contare che si serva delle dita della mano; dai vari sistemi di d. sono derivati altrettanti sistemi [...] di numerazione, per es. anche l'ordinario sistema decimale, basato sull'uso delle 10 dita delle mani; (b) Specific., procedimento di conteggio a base 12, donde è derivato il sistema di numerazione duodecimale; nacque tra le antiche popolazioni ...
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tasto
tasto [Der. del lat. tastare "toccare per assaggiare", comp. di tangere "toccare" e gustare "assaggiare"] [LSF] Piccolo organo di varia forma (levetta, tassello piano, ecc.), su cui si preme con [...] t. di servizio, od operativi, il cui numero varia a seconda del modello di macchina, che consentono particolari funzioni (per es., la spaziatura, il passaggio dal minuscolo al maiuscolo, ecc.). ◆ [ELT] T. telegrafico: lo stesso che manipolatore Morse ...
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formatura
formatura [Lat. formatura, der. del part. pass. formatus di formare "dare una forma"] [FTC] In varie tecniche, operazione avente per scopo quello di ottenere un oggetto di data forma a partire [...] da una sostanza plastica o resa tale, per es. per colata o per pressatura dentro appositi corpi cavi (forme e stampi): per es., v. ceramici, materiali: I 557 b. ...
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biauricolare
biauricolare (meno comunem. biaurale, per infl. dell'ingl.) [Comp. di bi- e auricolare] [FME] Ascolto, o audizione, b.: nell'acustica medica, l'ascolto normale, cioè con le due orecchie [...] (non è tale, per es., l'ascolto con il normale ricevitore telefonico), al quale è attribuito il potere localizzatore (←) dell'udito. ◆ [ACS] [ELT] Sistema b.: lo stesso che sistema stereofonico. ...
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es-
– Prefisso di molte parole derivate dal latino, che rappresenta l’ex- originario. Ha valore ora negativo-detrattivo (come in esautorare), ora intensivo (come in esclamare, esaudire); in molti verbi, e loro derivati, ha il sign. proprio...